Venticinque anni fa, in un piccolo villaggio di pescatori in Islanda, un uomo costruì da solo un campo da calcio ai piedi di un vulcano, sognando di fondare una squadra per giocare in casa una partita della coppa nazionale. Il sorteggio decise invece che avrebbero giocato in trasferta, persero 10-0, e nessuno mise mai più piede sul quel campo. Venticinque anni dopo, Kari Vidarsson resuscita il sogno del padre: giocare almeno una partita di coppa in casa, e perdere con meno di dieci gol di scarto. Kari adotta la filosofia paterna e arruola chiunque voglia di giocare, compresi un pescatore e suo figlio, un riluttante parroco protestante, e una madre di tre figli. Ma proprio l’inclusione di una donna mette a rischio la storica partita, perché le squadre miste non sono accettate dalla federazione islandese.
PROGRAMMAZIONE
Chien de la casse
di Jean-Baptiste Durand, 2023, Francia, 93' - v.o. francese sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
In un villaggio del Sud della Francia, Dog e Mirales, due inseparabili amici d’infanzia, trascorrono la maggior parte del tempo vagando per le vie del borgo. Per ammazzare il tempo, Mirales ha preso l’abitudine di prendere in giro Dog più del dovuto. Quando una ragazza, Elsa, arriva nel villaggio e nasce una storia d’amore con Dog, la loro amicizia viene messa a dura prova. Mirales, tormentato dalla gelosia, dovrà liberarsi del suo passato per crescere e finalmente trovare il suo posto.
FILMOPERA 2024
Tosca
di Luigi Magni, 1973, Italia, 103′ – pellicola 35 mm in italiano concessa da CSC – Cineteca Nazionale
INGRESSO: intero 4€, ridotto 3€
Il melodramma diventa commedia musicale, il tono da tragico si fa ironico, il clima da retorico sfuma nel grottesco, l’ambiente da aulico sfocia nel plebeo, la retorica si confonde con l’umorismo. In questo caso trasteverino. Denudata da ogni orpello e drappeggio mèlo, La Tosca di Luigi Magni si appropria della musica di Puccini, delle sue immortali melodie, come della drammaturgia di Sardou, e con spirito iconoclasta e anticlericale le consegna “rugantinescamente” (non dimentichiamo che Magni aveva collaborato con Garinei e Giovannini alla “sceneggiatura” del celeberrimo “Rugantino”) allo spassoso birignao e ai couplets romaneschi di un cast quant’altri esuberante, un ensemble vocale alto e basso, colto e popolare, inclito e grezzo, un cast di straordinario spessore metafisico e sublime equilibrio vernacolare. “Luigi Magni – scrive nella sua Storia del cinema Giampiero Brunetta – mette in scena l’anima schietta, lo spirito laico di un popolo che riesce a difendere la propria identità e la propria vitalità, che cede alle tentazioni della carne senza preoccuparsi troppo dell’inferno né desiderare la beatitudine del paradiso promesso dagli eserciti del papa”. L’operazione imbastita da Magni, alimentata da una vena gaglioffa e divertita, si colora dei toni della parodia, sfiora la caricatura, spinge fino in fondo il pedale dell’ironia, l’enfasi del melodramma viene rovesciata come un guanto in versione rivistaiola “Roma nun fa la stupida stasera” o per meglio dire in ottica da opera buffa: un terreno sempre fertile dove scattano volutamente, con pochissimo sforzo, i riferimenti alla nostra epoca. La critica si divide ma lo spettacolo è vincente. Il bello è che nel film, inizialmente pensato come una commedia musicale da portare in giro per i palcoscenici della penisola, non scorre neanche una nota di Puccini. La gustosa girandola di trovate e i dialoghi spesso in rima (“dall’acceso chiaroscuro dialettale” annota Guglielmo Biraghi sul Messaggero) vengono solleticati dalla colonna sonora e dalle canzoni di Armando Trovajoli, che contaminano lo stornello popolaresco con la strimpellata folk, Beethoven e Paisiello con il “Ça ira” e la banda paesana. (G.Rizza)
Interpreti: Monica Vitti, Gigi Proietti, Umberto Orsini, Vittorio Gassman, Aldo Fabrizi, Fiorenzo Fiorentini, Gianni Bonagura, Ninetto Davoli, Marisa Fabbri
Introduce il critico Gabriele Rizza
SGUARDI DISTORTI, CORPI INQUIETI – IL CINEMA DI CRONENBERG
Cosmopolis
di David Cronenberg, Canada, Francia, Italia, Portogallo, 2012, 109’ - v.o. sot. ita
INGRESSO: 6€ /5€ ridotto
Il miliardario Eric Packer, reduce da una disastrosa giornata a Wall Street, decide di attraversare Manhattan a bordo della sua limousine per raggiungere la bottega del suo barbiere di fiducia. New York è completamente bloccata e la macchina procede a passo d’uomo. La visita del presidente degli Stati Uniti d’America, il funerale di un celebre rapper e una manifestazione di anarchici contribuiscono alla paralisi del traffico. La sua scelta di itinerario è quindi bizzarra, ma Eric trasforma il viaggio in una specie di scommessa con se stesso, ed è assolutamente determinato a vincere.
IN CAMPO – TRE DOCUMENTARI SUL CALCIO E SUL MONDO CHE GLI GIRA ATTORNO
The home game
di Smari GunnLogi Sigursveinsson, Isalnda, 2023, 79' - v.o. sot. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 3€ con tessera Firenze al Cinema (sugli spettacoli segnalati nella newsletter di Firenze al Cinema) e abbonati L’Ultimo Uomo
LA COMPAGNIA CULT – I CAPOLAVORI DEL XX SECOLO
La fiamma del peccato
di B. Wilder. USA 1944, 107’ - v.o. sott. ita
INGRESSO: 5€ intero/4€ ridotto
Un agente assicurativo si infatua di una donna sposata che lo convince a commettere il delitto perfetto.
Tratta da un romanzo di James Cain, la sceneggiatura scritta da Wilder in collaborazione con Raymond Chandler fece tremare non pochi addetti ai lavori terrorizzati all’idea che una storia così nera avrebbe tenuto il pubblico
lontano. Ma Wilder riuscì a convincere la Paramount e gli attori a girare quello che sarebbe stato il primo noir della storia del cinema e un capolavoro immortale.
LA COMPAGNIA CULT – I CAPOLAVORI DEL XX SECOLO
Il terrore scorre sul filo
di A. Litvak, USA 1948, 90’ - v.o. sott. ita
INGRESSO: 5€ intero/4€ ridotto
Una donna invalida scopre durante una telefonata la trama di un omicidio. Cerca in ogni modo di sventare il crimine, quando in realtà scopre che la vittima designata è proprio lei. Tratto da un popolare radiodramma, Il terrore corre sul filo è un precursore del thriller a suspense e una rara occasione per vedere Stanwyck nei panni di una vittima indifesa. Con questo film, l’attrice conquistò la quarta e ultima candidatura all’Oscar. Che non abbia mai vinto la statuetta è considerato dai cinefili e fans tuttora un errore imperdonabile.
LA COMPAGNIA CULT – I CAPOLAVORI DEL XX SECOLO
Ricorda quella notte
di M. Leisen, USA 1940, 94’ - v.o. sott. ita
INGRESSO: 5€ intero/4€ ridotto
La prima commedia romantica di Barbara Stanwyck nei panni di una ladra in attesa di condanna “costretta” a passare il Natale con il procuratore distrettuale che la prende in custodia prima della sentenza. Il nascere dell’amore e il perfetto equilibrio tra commedia e mélo in un film natalizio che fonde la scrittura eversiva di Preston Sturges e la magia registica di Mitchell Leisen. Stanwyck e MacMurray in stato di grazia.
PROGRAMMAZIONE
Chien de la casse
di Jean-Baptiste Durand, 2023, Francia, 93' - v.o. francese sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
In un villaggio del Sud della Francia, Dog e Mirales, due inseparabili amici d’infanzia, trascorrono la maggior parte del tempo vagando per le vie del borgo. Per ammazzare il tempo, Mirales ha preso l’abitudine di prendere in giro Dog più del dovuto. Quando una ragazza, Elsa, arriva nel villaggio e nasce una storia d’amore con Dog, la loro amicizia viene messa a dura prova. Mirales, tormentato dalla gelosia, dovrà liberarsi del suo passato per crescere e finalmente trovare il suo posto.