L’unione tra le parole DI PJ Harvey e le fotografie di Seamus Murphy. Presentato in collaborazione con il Festival dei Popoli.
La cantautrice e musicista PJ Harvey e il pluripremiato fotografo Seamus Murphy hanno dato vita a una straordinaria collaborazione. In cerca di esperienze dirette su alcuni paesi sui quali intendeva scrivere, PJ Harvey ha accompagnato Murphy in viaggio in Afghanistan, Kosovo, Washington, per realizzare alcuni dei suoi reportage internazionali. Mentre Murphy raccoglieva immagini, la musicista raccoglieva parole. Una volta a casa le parole sono diventate poesie e canzoni, poi un disco, registrato alla Somerset House di Londra.
Murphy riesce, senza farne un ritratto, a trasmettere lo sguardo che la musicista ha sul mondo e a raccontarne l’ispirazione e il processo creativo. Un qualcosa di difficile da rendere, senza essere didascalici, eppure il fotografo, alla prima regia, riesce magicamente a farlo. Si parte da Kabul, il luogo che ritorna più spesso nel film, con un bambino con il naso appoggiato al finestrino e un cinema distrutto. Poi la Harvey cammina per strada e, con la sua voce sottile, condivide alcuni pensieri sulla città. Sono appunti, materia per comporre poi le canzoni, e sono tra le poche parole di un film che coinvolge senza dare troppe spiegazioni. (Nicola Falcinella su Mymovies.it)
Presentato in anteprima all’interno della 60° edizione del Festival dei Popoli