Dal 10 al 15 novembre, alla 50 Giorni, la 14edizione del Florence Queer Festival, diretto da Bruno Casini e Roberta Vannucci, porterà a Firenze una panoramica sulla Queer culture e cinema a tematica LGBTIQ. Tra gli oltre 30 titoli in programma, che indagano sul tema dell’uguaglianza e della dignità delle persone LGBT – lungometraggi, documentari e corti – due film sono ambientati in un cimitero.
In apertura, giovedì 10 novembre, alle 18, Garten der Sterne, di Pasquale Plastino e Stéphane Riethauser, in anteprima europea, racconta di un piccolo cimitero berlinese dove riposano molte figure della scena gay culturale berlinese, vittime dell’ AIDS dagli anni ’80 ad oggi. Un luogo che ha al suo interno ha anche una caffetteria, frequentata dalle famiglie arcobaleno che con quella memoria condividono storie e sentimenti.
In chiusura, martedì 15, alle 18, in programma A cuore nudo, un documentario composto da una lunga video-intervista ad Ivan Cattaneo per la regia di Tiziano A. Sossi, realizzata al Cimitero Monumentale di Milano. Il documentario, che cita molti personaggi vicini al cantautore, da Patty Pravo a Rita Pavone, da Yoko Ono a Franco Battiato e ancora Mario Mieli, Giuni Russo ed il Parco Lambro, sarà presentato dallo stesso Ivan Cattaneo.
Il Florence Queer Festival è anche questo. E’ cinema che si accompagna al queer theatre e al queer book. E’ una serie di eventi legati alla letteratura, all’arte e alla danza. E’ allegria, piume di struzzo e Queerlesque, con la serata che anticipa il festival allo Spazio Alfieri, che ospita performer della scena europea del burlesque.
Ma è anche riflessione e sentimenti forti. E’ ricordare la fragilità di persone morte giovani a causa dell’Aids, o di altre malattie, costrette a prostituirsi come scelta a senso unico per sopravvivere, vittime dell’indifferenza, del bullismo, dell’emarginazione. E’ ricordarsi che una vita “LGBTI” non è cosa facile e gli ostacoli per un’esistenza soddisfacente sono di ogni natura: giuridici, culturali, ideologici.
Un festival i cui film, in definitiva, sono un invito alla conoscenza di questo complesso mondo, per una sua maggiore integrazione nella società.