dal 2 al 4 Ottobre torna in sala Il Festival del Film Etnomusicale “Immagini e Suoni del Mondo”. Il meglio della produzione documentaristica su culture e musiche del mondo.
Tre giorni dedicati alla cultura musicale nel mondo: nove lungometraggi, sette anteprime italiane e un entusiasmante concerto a chiusura del festival con la cantante cubana Yorka Rios e il gruppo Cubania y Tradicion.
€ 5,00 per ciascuno dei film del pomeriggio
Abbonamento giornaliero (2 proiezioni pomeridiane + 1 serale): € 10,00
Programma
VENERDì 2 OTTOBRE
ORE 16.30
ANTEPRIMA ITALIANA
BUGANDA ROYAL MUSIC REVIVAL di Basile & Jules Louis Koechlin (Buganda 2019, 60 min.)
v.o. luganda sott. ita
Negli ultimi 50 anni, la musica un tempo fiorente del regno del Buganda è stata prossima a scomparire. Attraverso i ritratti intimi dei restanti musicisti reali, Buganda Royal Music Revival inizia un viaggio in Uganda per scoprire suoni e storie incorporati in questa musica ricca e diversificata. Esplorando l’equilibrio tra memoria e oblio, il film affronta la delicata questione della continuità di una tradizione secolare.
ORE 18.30
ANTEPRIMA ITALIANA
PEARL OF THE DESERT di Pushpendra Singh (India, 2019, 83 min.)
v.o. marwari sott. ita
Moti, un ragazzo di dodici anni, vive nella polverosa campagna indiana, aride pianure dove vagano capre e cammelli e la terra è ancora coltivata a mano. Come membro della casta Manganiar, è cresciuto con la musica. Cantare fa parte della sua vita, un modo per raccontare storie e tramandare tradizioni. Moti ha un talento considerevole e frequenta una scuola di musica per migliorare ancora. È usanza che la sua casta si esibisca per ricchi patroni, ma Moti non è a suo agio. Quando viene ingaggiato in un musical e fa un giro del mondo, il suo villaggio lo tratta come un eroe. Questa è la storia di un ragazzo che è la prima persona nel suo villaggio ad andare all’estero e a diffondere lo spirito della sua gente.
Divisa in capitoli e punteggiata da canzoni tradizionali di Manganiar, Pearl of the Desert offre una visione affascinante delle tradizioni, dei costumi e dell’etichetta di questa casta musulmana. Ma soprattutto, per Moti l’avventura è un palcoscenico del suo viaggio per scoprire a chi appartiene.
ORE 21.00
ANTEPRIMA ITALIANA
ingresso libero (su prenotazione inviando una mail con numero partecipanti e nominativi all’indirizzo info@cinemalacompagnia.it )
THE JAZZ AMBASSADORS di Hugo Berkeley (Usa/Russia, 2020, 90 min.)
v.o. ing. sott. ita
Il documentario di Hugo Berkeley racconta una storia affascinante, ma poco conosciuta: nel 1956, gli Stati Uniti decisero di tentare una nuova arma nella Guerra Fredda contro l’URSS. I grandi nomi del jazz, Louis Armstrong, Duke Ellington, Dizzy Gillespie e Dave Brubeck, insieme alle loro band, vennero reclutati per una tournée mondiale che aveva l’obiettivo di contrastare la propaganda sovietica sulle disuguaglianze razziali in America. Ma il diffondersi del movimento dei diritti civili in patria costrinse questi ambasciatori culturali a un dilemma morale: come potevano promuovere all’estero l’immagine di un’America tollerante, quando l’uguaglianza nel loro paese era ancora un sogno irrealizzato?
Sabato 3 ottobre
ORE 16.30
ANTEPRIMA ITALIANA
LOMAX IN ÉIRINN di Declan McGrath (Irlanda, 2018, 52 min.)
v.o. gaelico sott. ita
Nel 1951 il musicologo americano Alan Lomax si recò in Irlanda e, guidato dal piper Séamus Ennis, iniziò a registrare e collezionare canzoni e musica tradizionali irlandesi. Pubblicato come album Irlanda, è diventato il vessillo del folk revival degli anni ’60 e ’70. Pól Brennan di Clannad rintraccia le radici delle canzoni folk e blues delle comunità nere emarginate degli Stati del sud degli Stati Uniti, mostrando come la registrazione di Lomax di Lead Belly nel 1933, in seguito vennero registrate in gaelico dalla cantante sean nó Cití Ní Ghallchóir (Kitty Gallagher) a Donegal.
ORE 18.30
ANTEPRIMA ITALIANA
SONG OF LAHORE di Sharmeen Obaid-Chinoy & Andy Schocken (Pakistan 2015, 82 min.)
v.o. urdu sott. ita
La città di Lahore era un centro di cultura musicale, fino a quando la musica non fu considerata peccaminosa ai sensi della legge della Sharia nel 1977. I musicisti furono denigrati e la musica fu bandita. Dopo aver lavorato duramente per anni nell’oscurità, un album innovativo e una straordinaria registrazione di “Take Five” che diventa virale su YouTube, porta i Sachal Studios ad un successo internazionale e un concerto trionfante con Wynton Marsalis e la sua orchestra al Jazz al Lincoln Center. Questo lungometraggio del regista vincitore dell’Oscar Sharmeen Obaid Chinoy e Andy Schocken segue il loro viaggio e chiede se troveranno mai un pubblico a casa.
ORE 21.00
SING YOUR SONG di Susanne Rostock (USA, 2011, 1h. 43 min.)
v.o. ing. sott. ita
Sing Your Song è lo straordinario documentario sulla vita del cantante, attore, attivista Harry Belafonte, raccontato da lui stesso con profondo senso di intimità. Dagli esordi alla fama, alle sue esperienze in tournée in un paese segregato, alla sua provocatoria incursione a Hollywood, la rivoluzionaria carriera di Belafonte incarna il movimento americano per i diritti civili e ha influenzato molte altre organizzazioni per la giustizia sociale. Rostock ci rivela un tenace e partecipe attivista, che lavorava a stretto contatto con Martin Luther King, di come abbia partecipato alla lotta contro l’apartheid in Sud Africa e preso provvedimenti per contrastare la violenza delle gang e l’incarcerazione dei ragazzi più giovani. Con indomito ottimismo ancora oggi, a 84 anni continua a chiedersi: “Cosa facciamo adesso?”
Domenica 4 ottobre
ORE 16.30
ANTEPRIMA ITALIANA
L’ ALTRO CAMMINO. TANGO CON RODOLFO MEDEROS di Gabriel Szollosy (Argentina, 2011, 56 min.)
v.o. sp. sott. ita
Rodolfo Mederos è un bandoneonista, un prolifico compositore, una delle autorità sul tango e una fonte d’ispirazione per le nuove generazioni di musicisti. L’artista vive nella sua città: Buenos Aires; il suo modo di suonare cattura l’essenza di una gigantesca metropoli che non dorme mai e trova solo momenti di riposo nella musica di Rodolfo. Le sue melodie sono una parte inseparabile della città e riflettono il suo modernismo e intensità.
ORE 18.30
INNA DE YARD: THE SOUL OF JAMAICA di Peter Webber (Giamaica, 2019, 110 min.)
v.o. ing. sott. ita
Ritratto di un gruppo pionieristico di musicisti reggae, Inna De Yard coglie la costante rilevanza del reggae e dei suoi valori sociali, la passione della musica nel tentativo di trasmetterla ad ascoltatori più giovani. Voci leggendarie dell’età d’oro del reggae si riuniscono: Ken Boothe, Winston McAnuff, Kiddus I, Cedric Myton, The Viceroys e Judy Mowatt. Hanno cantato con artisti del calibro di Bob Marley, Peter Tosh e Jimmy Cliff. Ora, questi leggendari musicisti vogliono tornare alle radici musicali, spirituali e politiche della loro arte e trasmetterle alle generazioni più giovani. Questo spiega il nome del loro collettivo, un omaggio ai cortili delle case in cui il reggae è stato inventato, in completa libertà, lontano dagli studi e dallo showbusiness: Inna de Yard significa “nel cortile” nel patois giamaicano. È un’esperienza artistica, umana e politica che invita l’ascoltatore a scoprire la vera anima del reggae e le sue personalità più vivaci; coloro che lo creano, si esibiscono e lo vivono e per i quali rappresenta molto più di un semplice genere musicale.
ORE 21.00
ANTEPRIMA ITALIANA
A TUBA TO CUBA di T.G. Herrington, Danny Clinch (Usa/Cuba, 2018, 82 min.)
v.o. ing. sott. ita
Il leader della famosa Jazz Band di Preservation Hall di New Orleans cerca di realizzare il sogno del suo defunto padre di ricostruire le proprie radici musicali sulle rive di Cuba. Una ricerca dinamica e colorata della musica che ha dato vita al jazz di New Orleans, costellata di incontri con alcuni dei musicisti più iconici di Cuba. A Tuba to Cuba celebra il trionfo dello spirito umano espresso attraverso il linguaggio universale della musica e ci sfida a scavare più a fondo, per trovare quel terreno comune che tutti abbiamo dentro di noi. Per costruire ponti, non muri.
+ a seguire ORE 22.30
Special guest della serata, la cantante cubana Yorka Rios con il suo gruppo Cubania y Tradicion.