Il doc di Duccio Chiarini vincitore come Miglior Documentario Italiano al 61° Festival dei Popoli. Il regista fiorentino ripercorre la storia d’Italia, a partire dalla Prima guerra mondiale così come è stata vissuta dai suoi nonni e lontani parenti fascisti.
26 aprile 1945. Ferruccio Razzini, un ragazzo di quindici anni figlio di un eroe della Prima Guerra Mondiale, si ritrova a combattere tra le fila degli ultimi difensori della Repubblica di Salò. Ne scrive giorno per giorno in un diario in cui racconta anche i destini delle due sorelle maggiori, Liliana e Maria Grazia, sposate l’una a un fascista l’altra a un partigiano comunista. Il ragazzo è un vecchio zio del regista che, guidato da quel diario, inizia una ricerca nel passato della sua famiglia.
Nota del regista
“Non ricordo esattamente il giorno in cui, bambino, venni a sapere che i miei bisnonni materni erano stati fascisti; né tantomeno ricordo come venni a saperlo, ma ricordo perfettamente il giorno in cui, ormai adolescente, mi resi conto di quello che ciò significava. Quel giorno la parola fascismo uscì dai libri di scuola e si frappose come nebbia tra me e le persone più amate, rendendo improvvisamente torbido tutto ciò che per anni era stato cristallino”.
REGIA: Duccio Chiarini
ANNO: 2020
PAESE: Italia
DURATA: 86 min
DISTRIBUZIONE: Istituto Luce Cinecittà
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto