Torna in sala la quarta edizione “Made in Sardegna – Un’isola di film 2021”, la rassegna dedicata al cinema sardo.
Dopo un anno di sosta dovuta alla pandemia, ritorna in sala “Made in Sardegna” la rassegna di cinema sardo 2021 sarà concentrata in un’unica giornata, martedì 5 ottobre dalle ore 17.00, con un ciclo di proiezioni che, come per le passate edizioni, si terrà presso il Cinema La Compagnia.
La rassegna, promossa dall’ACSIT in collaborazione con Sardegna Film Commission, godrà, quest’anno, della collaborazione con la Fondazione e il Museo Costantino Nivola di Orani e con la Casa Editrice Ilisso e lo Spazio Ilisso di Nuoro. Il programma sarà incentrato, come al solito, su argomenti strettamente legati alla Sardegna e, particolarmente, sui temi dell’Arte e dell’emigrazione.
INGRESSO
5€ intero/ 4 ridotto
3€ IOinCOMPAGNIA e soci ACSIT
PROGRAMMA
ore 17.00
“Il Pasquino” e “Storia di Edina Altara” di Mira Videoart, Italia, 2020, 6′
I due cortometraggi sono stati prodotti dalla Fondazione Sardegna Film Commission all’interno del progetto NAS, in collaborazione con il Man di Nuoro in occasione della mostra Regno Segreto, Sardegna e Piemonte una visione postcoloniale. Il Pasquino presenta un caleidoscopio di immagini animate riprese dall’omonimo settimanale satirico che, nei suoi 100 anni di vita (1856-1956) ospitò numerosi illustratori sardi (Sini, Manca, Gianeri, ecc.). Il secondo corto, invece è ispirato alle immagini e alla figura della poliedrica dell’artista sassarese Edina Altara (1898- 1983) che, tra l’altro, ebbe un lungo sodalizio artistico con Giò Ponti.
Marianne Sin-Pfaltzer: paesaggi umani di Enrico Pinna e Andrea Mura, Italia, 29′
Il docu-film è stato prodotto dalla Casa Editrice Ilisso. Racconta la storia di Marianne Sin-Pfältzer, fotografa tedesca nata ad Hanau da una famiglia cosmopolita e antinazista che giunse in Sardegna nei primi anni ’50 restando affascinata da una terra ancora integra e misteriosa. Uno sguardo femminile, uno sguardo in 6×6 che racconta un’isola nel profondo. Il filmato, di grande suggestione, propone anche una lettura specialistica del lavoro della fotografa tedesca sintetizzata da Uliano Lucas.
Costantino Nivola – The Sandman di Enrico Pinna e Andrea Mura, Italia, 2018, 10′
Il filmato si concentra sulle opere create da Costantino Nivola (1911-1988) negli Stati Uniti ed è stato appositamente realizzato per completare la sala dedicata all’artista nel Museo della scultura del Novecento allestito nello Spazio Ilisso di Nuoro. Un filmato breve ma di grande impatto che quest’anno, in occasione del 110° anniversario della nascita, dà conto al visitatore di un fondamentale aspetto artistico di Costantino Nivola.
Costantino Nivola 11′
Il secondo video è edicato al grande artista sardo ed è stato concepito all’interno di AIMS, un progetto di trasferimento tecnologico dell’Università di Sassari che ha visto coinvolti diversi studiosi (Antonella Camarda, Lucia Cardone, Franco Lai, Baingio Pinna) e borsisti (Luisa Cutzu, Micaela Deiana, Davide Mariani, Alessandro Pisano, Serena Sias). Il video recupera vecchi filmati commentati dalla viva voce di Costantino Nivola nei quali l’artista racconta, in sintesi, i fatti salienti della sua vita.
ore 19.00
L’agnello di Mario Piredda, Italia, 2019, 97′
Il film, prodotto da Artcolture, MAT Rai Cinema, ha già riscosso un buon successo nelle sale ed è stato premiato nel 2020 come miglior film al festival Annecy Cinéma Italien, il più importante appuntamento internazionale interamente dedicato al cinema italiano. La trama del film, che spazia dalle servitù militari al dramma familiare, racconta una storia intima e dolorosa; una storia che intreccia le vicende di una famiglia con quelle collettive che riguardano il territorio e la Sardegna intera. Piredda riesce ad affrontare temi pesanti in modo discreto; riesce a rendere il dolore e lo spaesamento dei personaggi senza mai indugiare, ma cercando la leggerezza e la speranza.
ore 21.00
Transumanze di Andrea Mura, Italia, 2021, 52′
E’ un racconto corale sulla grande migrazione dei pastori sardi in Toscana a partire dagli anni ’60. Una storia di lavoro, conflitti sociali, emancipazione nel passaggio dalla mezzadria all’industrializzazione. Rievoca le condizioni dei pastori in Sardegna prima della partenza, l’arrivo in Toscana, il periodo dei sequestri e la difficile convivenza tra sardi e toscani, lo sviluppo di caseifici e cooperative. Al centro del documentario c’è la vita di sei famiglie provenienti da sei piccoli paesi sardi. Una vicenda storica che attraversa tre generazioni.