“Jeanne Dielman” di Chantal Akerman è il miglior film di tutti i tempi secondo la classifica di ‘Sight and Sound’ pubblicata lo scorso dicembre e votata da 1600 critici cinematografici provenienti da tutto il mondo.
È giusto? È sbagliato? Una provocazione? Lo specchio dei tempi? Prima di tutto, a La Compagnia, abbiamo pensato di farvelo vedere. In sala, al suo meglio, quindi.
Un film militante senza proclami, dallo sguardo femminile e femminista, ritratto della casalinga vedova che cucina e si prostituisce part-time per racimolare qualche soldo in più e mandare avanti la casa e gli studi del figlio adolescente. Un’opera di puro minimalismo narrativo con uno dei finali più sconvolgenti della storia del cinema.
Chantal Akerman, artista, attrice, scrittrice, sceneggiatrice e regista dallo stile unico e intransigente, è una dei più importanti autori della sua generazione. Figura di punta nel cinema europeo sperimentale con oltre 40 film, raggiunse l’apice del successo come regista di avanguardia durante gli anni Settanta trovando la consacrazione internazionale proprio grazie a Jeanne Dielman che il New York Times definì “il primo capolavoro femminile nella storia del cinema”.
“Ho compreso l’importanza del film molti mesi dopo averlo finito. All’inizio ero convinta di raccontare semplicemente tre giorni della vita di una donna, ma poi ho capito che era un film sull’occupazione del tempo, sull’angoscia: fare le cose nel giusto ordine per non pensare al problema fondamentale, l’esistenza.”
Evento unico: giovedì 16 marzo, ore 20.00
REGIA: Chantal Akerman
ANNO: 1975
PAESE: Belgio, Francia
DURATA: 201 minuti
INGRESSO: 6€ intero, 5€ ridotto
v.originale con sottotitoli in italiano