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“River to River”, il trionfo di bollywood: vince “Rocky aur Rani ki prem kahani”

Si intitola Rocky aur Rani ki prem kahani (La storia d’amore di Rocky e Rani) di Karan Johar (India, 2023, 166’), il film in vero stile Bollywood che si è aggiudicato, martedì 12 dicembre sera, al cinema La Compagnia di Firenze, il riconoscimento del pubblico per il Miglior lungometraggio in concorso al 23/mo River to River Florence Indian Film Festival.

Il film, campione d’incassi in patria, vede protagoniste le superstar Alia Bhatt e Ranveer Singh, interpreti di vicende tra la rottura degli schemi dominanti e lotta al patriarcato. Una love story epica – che mescola sapientemente risate e riflessioni su tematiche fortemente attuali come il rispetto della diversità, la violenza di genere e il contrasto tra cultura tradizionale e nuovi modi di concepire le relazioni e l’identità, con una colonna sonora strepitosa e coreografie spettacolari – è stata presentata in prima nazionale nell’ambito della manifestazione, unico evento cinematografico in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea con la direzione di Selvaggia Velo, che si è tenuta dal 7 al 12 dicembre.

La giuria popolare ha assegnato inoltre il riconoscimento per il miglior documentario a Call me dancer, di Leslie Shampaine e Pip Gilmour (Uk, Israele, USA, 2023, 83’), una storia sulla speranza e la forza di volontà necessaria a raggiungere i propri obiettivi più ambiziosi con protagonista il giovane Manish, un ragazzo che fa di tutto per inseguire il sogno di diventare un ballerino professionista. Premio al miglior cortometraggio è invece andato a American-born, confused and half-desi, di Ronak Shah (USA, 2023, 17’), che vede una ragazza americana alla ricerca delle proprie origini indiane, malgrado l’ostilità del padre.

“Siamo molto soddisfatti di questa edizione – dichiara Selvaggia Velo – che ha proposto film di qualità e grandi ospiti al pubblico e alla stampa. Abhishek Bachchan, Adil Hussain e Suraj Sharma hanno portato al festival non solo i loro nuovi lavori, ma anche una rivitalizzante ventata d’India dopo gli ultimi anni in cui viaggiare da e verso il subcontinente è stato impossibile o estremamente complesso. Un altro elemento molto significativo dell’atmosfera che si è respirata quest’anno è la scelta del pubblico di premiare titoli che portano con sé riflessioni sul momento storico che stiamo vivendo: “Rocky aur Rani Ki Prem Kahaani”, che dietro ai lustrini di Bollywood racconta una storia di emancipazione femminile, lotta al patriarcato e necessità di agire sull’educazione degli uomini per vivere in un mondo dove la parità di genere non sia solo uno slogan; “Call me dancer”, sull’importanza di perseguire i propri sogni contro ogni barriera e pregiudizio, che sia culturale, politico o sociale; “American-born, confused and half-desi”, sulla ricchezza della multiculturalità, la ricerca dell’identità e la necessità di approfondire e accettare le proprie radici. Siamo felici che il River to River sia un luogo in cui soffiano i venti del cambiamento, dal Gange all’Arno il cinema ci ispira a prendere parte alla costruzione di un mondo più aperto, inclusivo, giusto”

Il River to River Florence Indian Film Festival ha proposto in sei giorni 28 proiezioni tra prime italiane ed europee oltre a mostre, lezioni di cucina, talk, ospiti ed eventi speciali. Protagoniste di questa edizione le star Abhishek Bachchan, Adil Hussain e Suraj Sharma; tra gli eventi il focus dedicato al maestro del cinema indiano Mrinal Sen in occasione del centenario dalla nascita, l’incontro su Italo Calvino e la sua India con la content creator Veronica Giuffré, il cooking show dello chef creatore del primo food truck indiano Basheerkutty Mansoor, e, novità di quest’anno, la proiezione “disturbata” dedicata ai neo-genitori e ai loro bebè del vincitore del Leone d’Oro “Matrimonio Indiano” di Mira Nair.

Aperta fino al 16 dicembre presso lo Spazio Espositivo C.A. Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana, Palazzo del Pegaso (via dei Pucci 16) la mostra fotografica “My India/Megalopoli” di Rocco Rorandelli in collaborazione con Fondazione Studio Marangoni, un viaggio visuale nel subcontinente indiano attraverso lo straordinario processo di urbanizzazione che sta portando 250 milioni di persone a spostarsi dalle campagne alle città. Protagoniste 19 immagini scattate durante oltre 15 anni di esplorazioni di alcune delle principali megalopoli e città indiane – Nuova Delhi, Mumbai, Chandigarh – dove di giorno in giorno foreste e campi seminati lasciano spazio a edifici commerciali e complessi residenziali per alimentare a volte l’illusione e a volte la realtà di una nuova vita urbana. La mostra, a ingresso gratuito, sarà visitabile con orario lun-ven ore 10.00-12.00 e 15.00-19.00, sa 10.00-13.00.

A consentire la 23esima edizione del festival River to River, come di consueto, il sostegno dell’Ambasciata dell’India, di Fondazione Sistema Toscana nell’ambito della “50 giorni di cinema a Firenze”, il contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Cinema e Audiovisivo, insieme a Regione Toscana, Comune di Firenze e Fondazione CR Firenze (www.rivertoriver.it).

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