L’ultimo documentario di Giuliana Gamba è un melò d’archivio che racconta la storia di una migrazione verso un futuro migliore.
Era scritto sul mare racconta una sfida, quella di molte persone che all’inizio del secolo scorso hanno deciso di abbandonare la loro vita di sempre per emigrare negli Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore. L’utilizzo delle immagini d’archivio rappresenta l’elemento di maggiore interesse all’interno del film che sembra diventare un omaggio al cinema muto: il risultato del lavoro della regista può essere definito un melò d’archivio. La maggior parte delle immagini, infatti, sono riprese e fotografie d’epoca che evocano un tempo ormai lontano più di un secolo. Su di esse (insieme ad alcune piccole scene girate per l’occasione) si poggia la storia, inventata, di Vito e Anita. Lui parte per gli Stati Uniti alla ricerca di miglior fortuna, mentre lei rimane sull’isola di Marettimo, in attesa del momento propizio per raggiungerlo. Lui che lavora sospeso tra i grattacieli, in una fabbrica di birra, come pescatore; lei che amministra i risparmi e insieme alle altre donne manda avanti l’isola. A dividerli, l’Atlantico. A unirli, le lettere che si scrivono.
«Marettimo, scoglio dolomitico in mezzo al Tirreno. Appare come un grande ventre che dà la vita a uomini coraggiosi che sfidano il mare, a donne forti come le rocce su cui si infrangono le onde quando c’è tempesta. E’ un’isola sacra e misteriosa. Ho voluto raccontare le donne di Marettimo e la loro laboriosa e paziente attesa che ci rimanda a miti ancestrali, alle radici profonde della nostra cultura mediterranea. Attraverso una narrazione che unisce fiction a un inedito materiale di repertorio, ho ricostruito la storia di Anita e Vito, emblema di questa unica e straordinaria vicenda umana». Giuliana Gamba
Venerdì 14 giugno, ore 19.00 – proiezione alla presenza della regista Giuliana Gamba
REGIA: Giuliana Gamba
PAESE: Italia
ANNO: 2024
DURATA: 61′ min
v.o. in italiano
INGRESSO: 3,50€ unico Il film è inserito all’interno della promozione Cinema Revolution