Vai al contenuto
29 Ottobre-01 Novembre 2024

France Odeon 2024

Sta per iniziare la 16a edizione di France Odeon, festival del cinema francese a Firenze. Un ricchissimo programma di grandi titoli che porterà in città il meglio della filmografia d’oltralpe: anteprime, eventi speciali, omaggi a grandi artisti e artiste e numerosi ospiti che introdurranno i loro film in esclusiva al pubblico fiorentino.

Come sempre, una giuria d’eccellenza attribuirà i premi Foglia d’oro Manetti-Battiloro insieme alla sempre appassionata giuria dei giovani e al pubblico che assegnerà attraverso il proprio voto uno dei premi più ambiti. France Odeon è sempre una sorpresa, un appuntamento che, come ogni anno, propone il meglio del cinema francese e cerca di farne occasione di riflessione, di emozione e soprattutto di incontro.

Torna anche il progetto LA GRANDE VISIONE che permetterà a giovani artisti di abitare i palchetti del cinema e di comporre opere originali ispirate ai film della selezione.

BIGLIETTI

INTERO: 8€ / RIDOTTO (*): 7€  / ABBONAMENTO PER 5 PROIEZIONI: 30€

(*) Riduzioni: Prima Fila Giovani (prime due file riservate agli spettatori under25), tesserati Institut Français, Mediateca Regionale Toscana, IOinCOMPAGNIA, Teatro della Pergola, tesserati ACI, Amici dei Musei Fiorentini, possessori di un biglietto di un mezzo di trasporto pubblico

MARTEDÌ 29 OTTOBRE

17.30 – PRE-APERTURA – En fanfare di Emmanuel Courcol (113′)
Thibaut (Benjamin Lavernhe) è un giovane e celebre direttore d’orchestra che per la musica ha sacrificato tutto: affetti, relazioni, persino se stesso. Quando scopre che per guarire da una malattia implacabile c’è una possibilità su un milione di trovare un donatore compatibile, in pochi attimi, il fato gli offre una possibilità inaspettata e la sua vita si squarcia, si ribalta, si capovolge. Dall’alveo ovattato degli auditorium, passerà d’un tratto al più crudo ambiente della provincia segnato da drammatiche chiusure di aziende. Dovrà occuparsi anche delle sorti di una malandata fanfara, confrontandosi con il suo doppio sfortunato Jimmy (Pierre Lottin), di cui ignorava l’esistenza. Ciò che sembra uno scherzo del destino si trasforma nella costruzione di una sinfonia fraterna sulle note di Mozart e Ravel, Dalida e Miles Davis, passando per un po’ di Aznavour.


19.45 – INAUGURAZIONE – Presentazione della giuria: Tahar Ben Jelloun, Milena Vukotic, Maurizio Braucci e Carolina Pavone
A SEGUIRE | FILM DI APERTURA Niki di Céline Sallette (99′)
Il desiderio di libertà è l’elemento chiave della vita di Niki de Saint Phalle (Charlotte Le Bon), giovane aristocratica franco-americana, che fugge assieme a suo marito e a sua figlia da un’America che la soffoca. E’ il 1952, Parigi brulica di arte e musica e Niki ne è incuriosita e stimolata. Tuttavia, le sue ossessioni crescenti lasciano intuire un’infanzia traumatica, che chiede di essere affrontata. Da qui, una discesa agli inferi della psiche e la rinascita ottenuta grazie alla pratica dell’arte e alla raggiunta consapevolezza di chi si è davvero.

MERCOLEDÌ 30 OTTOBRE

17.45  Mon inséparable – di Anne-Sophie Bailly (95′)
Mona (Laure Calamy) è una madre single, Joël (Charles Peccia-Galletto) è il figlio trentenne che vive con lei, affetto da un ritardo cognitivo lavora in una struttura specializzata. A legarli, un rapporto complesso e simbiotico, sorretto da una cura che è tanto un dono quanto una maledizione per entrambi e che entra in crisi di fronte all’amore di Joël per la sua collega Océane, e al desiderio di autoemancipazione che ne scaturisce. Ogni crisi contiene però in sé il seme del discernimento e della svolta, qui doppia e speculare quella di un ragazzo che vuole diventare adulto, e quella di una mamma, teneramente goffa, che tenta di riappropriarsi della sua dimensione di donna da tempo accantonata.


19.30 – Leurs enfants après eux di Ludovic e Zoran Boukherma (146′)
Approdiamo nell’est della Francia, in piena estate anni novanta. In una delle tante città vittima del declino post industriale, il quattordicenne Anthony (un Paul Kircher ricco di sfumature) uccide la noia tra videogiochi e scorribande al lago. L’incontro con Stéphanie (Angélina Woreth) è scintilla a prima vista per entrambi, però questa non è una commedia romantica; così, alla festa in cui conosce la ragazza, Anthony si imbatte anche in Hacine (Sayyid El Alami), coetaneo di origine marocchina. Lo scontro con lui, complice una moto rubata, segnerà i destini incrociati dei tre adolescenti lungo l’arco di quattro estati. Resta da capire se, in questo universo di anime calpestate, l’amore salvifico tra Stéphanie ed Anthony può sbocciare… e donare la speranza di travalicare divisioni di classe.
Premio Marcello Mastroianni – Saranno presenti i registi

GIOVEDÌ 31 OTTOBRE

16.30 – PRESENTAZIONE LIBRO – Cinéma mon amour – Cento film francesi da amare di Ignazio Senatore, Edizioni Classi, Firenze, 2024
Cinéma mon amour. Cento film francesi da amare non è un semplice omaggio ad una cinematografia elegante e raffinata, che ha sempre affascinato l’autore per la cura dei dialoghi, lo scavo psicologico nei personaggi e le magiche ambientazioni. È soprattutto un atto d’amore alimentato da Roland Barthes e Gustave Flaubert, Arthur Rimbaud e Charles Baudelaire, i quadri di Matisse, le statue di Rodin, e gli innamoramenti giovanili per Catherine Deneuve, Emmanuelle Béart, Anouk Aimée, Dominique Sanda e Carole Bouquet. A far scattare definitivamente la passione dell’autore è stata la visione di Baci rubati di François Truffaut, il film che lo ha fatto innamorare perdutamente del cinema.Il ricco volume raccoglie i titoli dei registi francesi dagli albori del cinema muto, a partire dal visionario Viaggio nella luna di Georges Méliès. Cento film appartenenti a diversi generi cinematografici, dal thriller al sentimentale, dalla commedia al dramma, che posseggono un’accecante potenza visiva
Valentina Grazzini conversa con l’autore


17.45 – LA MIA PROMESSA A PHILIPPE – Père et fils di Michel Boujenah (93′)
Buongiorno a tutti. Non mi conoscete, o forse un po’ sì. Sono uno degli attori di Tre uomini e una culla. L’uomo di cui vi parlerò, lui sì, lo conoscete, e so che lo amate. Si chiama Philippe Noiret. Ha interpretato il ruolo principale nel mio primo lungometraggio, che state per vedere. Si tratta del suo ultimo film. Abbiamo venduto questo film in tutto il mondo. Siamo stati nominati più volte ai César. Philippe Noiret mi diceva sempre quanto volesse e desiderasse vendere questo film in Italia, paese a lui caro. Gli rispondevo che avrei fatto tutto il possibile affinché questo film venisse proiettato in Italia, esaudendo così il suo desiderio. L’ultimo giorno in cui l’ho visto, prima che se ne andasse in paradiso a girare altri film e interpretare altri ruoli, mi diceva ancora: “Michel, e l’Italia?”. Non ho mai dimenticato la promessa fatta a questo grande attore, a quest’uomo che amavo tanto. In occasione della mia partecipazione al festival del cinema di Venezia, ho incontrato Francesco Ranieri Martinotti in una sala d’attesa. Gli sono saltato addosso, gli ho raccontato questa bella storia e lui è rimasto completamente affascinato dal mio racconto e dai miei begli occhi azzurri. Vi aspetto tutti a Firenze per questo momento così importante che attendo da tanto tempo. E questo no, non è uno scherzo. (Michel Boujenah)
Saranno presenti il regista e Milena Vukotic


20.00 – Le choix di Gilles Bourdos (77′)
Joseph Cross (Vincent Lindon), uomo concreto e affidabile, padre di famiglia e capo cantiere in un’impresa edile, dopo una telefonata serale ricevuta al lavoro, si avventura verso la sua meta, per lui tanto determinante quanto il tragitto. In realtà, Joseph non è proprio solo; in quasi un’ora di viaggio, si susseguono e affastellano, al telefono e nella sua testa, voci e piani di una vita, che una scelta obbligata dal fardello doloroso di decisioni altrui minaccia di disfare brutalmente.
Saranno presenti il Vincent Lindon e il produttore Olivier Delbosc


21.45 – La bête di Bertrand Bonello (146′)
In un futuro non prossimo dove regna l’intelligenza artificiale, le emozioni umane sono diventate una minaccia. Per sbarazzarsene, Gabrielle (Léa Seydoux) deve purificare il suo DNA immergendosi nelle sue vite precedenti. Lì ritrova Louis (George Mackay), il suo grande amore. Ma una paura la assale: il presentimento che sia in arrivo una catastrofe.
Sarà presente il regista

VENERDÌ 1 NOVEMBRE

11.00 – Le royaume di Julien Colonna (108′)
Corsica, 1995. Una prima estate da adolescente per Lesia (Ghjuvanna Benedetti), forse un primo amore da esplorare… ma l’irrompere di una moto la strappa via alla sua spensieratezza e la catapulta al cuore di una guerra tra bande rivali, strette attorno ad un unico uomo: suo padre Pierre-Paul (Saveriu Santucci). Non è così che aveva immaginato di trascorrere le vacanze; però, questa può rivelarsi un’occasione preziosa per l’osservatrice distaccata e al contempo coinvolta che è. Per carpire i segreti di un uomo misterioso e complesso, tanto padre amorevole e devoto quanto freddo stratega, e passare finalmente del tempo con lui. 
Premio France Odeon – Sguardi Mediterranei 2024 – sarà offerto un aperitivo con prodotti della Corsica


15.00 – Mikado di Baya Kasmi (94′)
Mikado (Félix Moati) conduce, con sua moglie Laetitia (Vimala Pons) e i loro due figli, una vita su quattro ruote fuori da ogni schema e convenzione. Re di un piccolo mondo ‘fuori dal mondo’, può gestirne le regole come i pezzi del gioco di cui porta il nome, e insieme a Laetitia rivendica la gioiosa libertà della sua scelta. Ma cosa rende una vita davvero libera, e quali scelte sono davvero tali? D’improvviso, l’incontro con Vincent (Ramzy Bedia) insinua  domande inopinate nella vita della famiglia, spingendo la figlia maggiore, Nuage (Patience Munchenbach), ad esplorare la sua identità oltre le colonne d’Ercole dei suoi genitori.
Sarà presente la regista


17.15 – Le déluge di Gianluca Jodice (101′)
Sappiamo ormai tutto su Luigi XVI e sua moglie Maria Antonietta. O forse no. Forse, dopo tanta storiografia, letteratura e pellicole illustri – da La Marsigliese di Jean Renoir a pellicole dal taglio più intimista come Addio mia regina di Benoît Jacquot -, è arrivato il momento di chiederci se ci sia una nuova prospettiva da adottare, un’angolazione inedita da cui vedere i protagonisti della caduta dell’antico regime. Alla sua seconda regia, Gianluca Jodice risponde portando sullo schermo i mesi finali degli ultimi re e regina di Francia – quella terra di mezzo in cui, nel 1792, al cuore della Rivoluzione, vennero incarcerati insieme ai loro due figlioletti nella Tour du Temple, lugubre fortezza parigina, in attesa di essere giustiziati. Pur mantenendo accuratezza filologica nella narrazione, lo sguardo dell’ambiziosa co-produzione italo-francese va dritto alla psicologia dei personaggi, che per la prima volta si ritrovano vulnerabili, di fronte al popolo ma soprattutto a se stessi. Tra vessazioni e rese dei conti pubbliche e private, tutte le maschere cadono; l’apocalisse, intesa qui letteralmente come svelamento, è multiforme, e mette a nudo le persone dietro le icone di un regime che tramonta insieme ad esse.
Sarà presente il regista


A SEGUIRE | CERIMONIA DI CHIUSURA – Consegna dei premi Foglia d’Oro – Manetti Battiloro assegnati dalla giuria


20.15 – COVERSAZIONE – Vincent Lindon, Coppa Volpi a Venezia 81, incontra il pubblico
A SEGUIRE – Jouer avec le fue di Delphine e Muriel Coulin (120′)
La vita non è stata clemente con Pierre (Vincent Lindon). Meccanico delle ferrovie e convinto sindacalista rimasto presto vedovo, abbandona la passione attiva per i diritti sociali (ma mai i suoi valori) per dedicarsi esclusivamente al lavoro e ai suoi figli. Padre solido e amorevole, costruisce con Louis (Stefan Crepon) e Félix (Benjamin Voisin), detto Fus,  un nucleo affettivo tenero e basato su una sorta di “tutti per uno, uno per tutti”, sempre e comunque. Ma qualcosa sta per mettere a dura prova questo legame che sembra indissolubile. Un vortice di efferatezza e radicalizzazione ideologica trasformerà le vite di tutti.
Coppa Volpi a Vincent Lindon, saranno presenti il cast e il produttore Oliver Delbosc

FacebookTwitterWhatsAppEmail