Grazie alla collaborazione con Club Controradio Firenze, il secondo appuntamento di #criticoperungiorno ha appassionato, coinvolto ed emozionato i partecipanti.
“Esci da cinema dopo aver visto “I’m not your negro” e pensi che un po’ ti vergogni di essere bianco. Perché le scomode verità rivelate da Baldwin (narrate dalla voce calma e profonda di Samuel L. Jackson) ti fanno vergognare e un po’ ti umiliano. Perché anche se ti giustifichi dicendo “succedeva in America, mica da noi” sai benissimo che quella è una realtà del tuo mondo, del tuo Occidente. È una realtà attuale come si vede nelle ultime scene di violenza mostrate nel documentario e risalenti al 2014. E quello che ti sembra un periodo lontano… quando studiare era solo per bianchi, o quando certi mezzi pubblici o certi posti a sedere erano off limits per i neri… era solo il 1960… 70 anni fa… e se poi pensi che quelle figure che hanno fatto la storia, come M. L. King, Malcolm X e M. Evers, non sono arrivate a compiere 40 anni capisci che la denuncia di apatia morale, ignoranza e povertà emotiva che Baldwin fa alla sua America è ancora attuale, in tutto l’occidente che si spaccia per emancipato e di ampie vedute. La divisione in capitoli, l’uso del bianco e nero, il mix tra voce narrante, scene di film e pubblicità, interviste e servizi di cronaca dà al documentario un movimento narrativo originale e d’effetto” (recensione di Serena).
I commenti degli altri “critici” qui
I’m not your negro: giorni e orari di programmazione
Video e interviste a cura di Gimmy Tranquillo