Guardare da vicino la vita e le opere di Ingmar Bergman per riflettere sui tempi moderni
Margarethe von Trotta esplora e approfondisce l’opera e la personalità di Ingmar Bergman. È un universo nel quale la regista ha voluto mettere in particolare risalto l’importanza delle donne, che ebbero un ruolo centrale per Bergman più che per qualsiasi altro cineasta. L’autrice ci guida vestendo i panni della narratrice e guardando ai film e alle singole scene dal proprio punto di vista, in quanto regista. Qual è l’importanza di Bergman per la generazione attuale di cineasti? Per rispondere a questa domanda, la von Trotta incontra attori e registi di fama internazionale come Carlos Saura, Olivier Assayas, Ruben Östlund, Mia Hansen-Løve…
“Ero a Parigi, agli inizi degli anni ’60 quandoi vidi, per la prima volta, “Il settimo sigillo”. fu uno choc culturale ed artistico ed anche una rivelazione. Era il cinema la cosa che desideraravo fare nella vita. Poi ho aspettato 17 anni prima di girare un mio film ma è stato Bergman a darmi questo slancio e questa voglia fortissima di cinema. Per un film dedicato a lui il punto di vista personale mi è sembrato l’unica scelta possibile. Tutti i miei film hanno a che fare con me come anche i film di Bergman sono tutti, in qualche modo, autobiografici.” (la regista)
Dopo l’anteprima del 13 maggio il film torna in programmazione a La Compagnia grazie alla collaborazione con il Festival Internazionale di Cinema e Donne.
REGIA: Margharethe Von Trotta
ANNI: 2018
PAESE: Francia/Germania
DURATA: 99 min.
INGRESSO: 6€ int/ 5€ rid / 3€ IOinCOMPAGNIA
v.o. con sott. ita.