Il Festival del Film Etnomusicale “Immagini e Suoni del Mondo”- organizzato dall’associazione Multi Culti – si terrà quest’anno eccezionalmente al CINEMA SPAZIO UNO (via del sole, 10 – Firenze). Cinque giorni intensi con il meglio della produzione documentaristica su culture e musiche del mondo, e quasi tutti in prima visione italiana.
TUTTI I FILM SONO IN LINGUA ORIGINALE SOTTOTITOLATI IN ITALIANO
BIGLIETTI: € 7 intero – € 5 ridotto (studenti universitari)*
ABBONAMENTO (proiezioni pomeridiane + serali): € 10
*Il biglietto è valido per una delle due sessioni: pomeridiana o serale.
PROGRAMMA
mercoledì 25 settembre
21.00
MILES DAVIS. Birth of the Cool di Stanley Nelson
(USA / 2019 / 113 min.) v.o. ing., sott. ita – Anteprima italiana – Genere: documentario
>> replica giovedi 26, ore 21.00
Un visionario, innovatore e creatore che ha sfidato ogni etichetta e ha incarnato la parola cool: un’incursione nella vita e nella carriera dell’icona musicale e culturale Miles Davis.
Usando le parole dell’autobiografia di Miles Davis, questo film offre una visione incisiva della nostra comprensione del leggendario musicista. Il materiale d’archivio recentemente pubblicato, insieme alle interviste con storici di spicco e amici personali come Quincy Jones, illustrano un uomo devoto alla sua arte. Nonostante le tristi vicende americane legate al periodo della segregazione, nulla avrebbe impedito a Davis di realizzare il suo sogno: creare una nuova forma di espressione musicale. Davis ha lavorato come un fisico con i suoi collaboratori per spingere la sperimentazione musicale e ampliare i toni e il lirismo del jazz – i cui effetti si fanno sentire fino ad oggi.
C’è l’aneddoto di quando da bambino, con la prima tromba regalo del papà dentista e benestante, andava nei boschi ad ascoltare gli animali, per poi riprodurne il suono. C’è il racconto di quando, già professionista, arriva a New York e si iscrive alla Juilliard School su volere della madre, ma con il rischio che imparando la tecnica classica «il suono si facesse troppo bianco». C’è il ricordo di Juliette Greco, conosciuta a Parigi nel 1949, una appassionata storia d’amore grazie alla quale incontra Jean-Paul Sartre e Pablo Picasso. Ci sono le interviste al figlio Erin, ai nipoti, ai musicisti, agli amici d’infanzia, a Quincy Jones e a Herbie Hancock, all’ex moglie la ballerina Frances Taylor e all’ultima fidanzata, l’artista Jo Gelbarb, insieme alla quale dà sfogo a una passione tardiva per la pittura.
giovedi 26 settembre
17.00
I AM THE BLUES (Les derniers demons du blues) di Daniel Cross
(USA /2016 / 106 min.) v.o. fr., sott. ita – Prima visione italiana – Genere: documentario
I Am the Blues accompagna il pubblico in un viaggio musicale attraverso le paludi del Louisiana Bayou, i juke joints del delta del Mississippi e i Moonshine barbecue del North Mississippi Hill Country. Visitando ‘gli ultimi diavoli del blues’, molti di loro ottantenni, che vivono ancora nel profondo sud, che lavorano senza alcun management e girano per il Chitlin’ Circuit. Il bel documentario fa in modo che Bobby Rush, Barbara Lynn, Henry Grey, Carol Fran, Lazy Lester, Bilbo Walker, RL Boyce, Jimmy ‘Duck’ Holmes, Lil Buck Sinegal, LC Ulmer risveglino il blues negli spettatori.
18.30
BLUE NOTE RECORDS. Beyond the Notes di Sophie Huber
(USA /2018 / 85 min.) v.o. ing., sott. ita – Genere: documentario
Un viaggio rivelatore, eccitante ed emotivo dietro le scene dell’etichetta discografica Blue Note Records. La Blue Note è stata d’ispirazione fin dal 1939 per generazioni di musicisti in cerca della propria via espressiva. Il film segue l’arco dell’evoluzione della musica, dagli albori del jazz fino all’hip hop, attraverso sessioni di registrazione attuali, rari materiali d’archivio e diverse conversazioni con alfieri della casa discografica quali Herbie Hancock, Wayne Shorter e Ambrose Akinmusire.
21.00
MILES DAVIS. Birth of the Cool (replica) di Stanley Nelson
(USA / 2019 / 113 min.) v.o. ing., sott. ita – Genere: documentario
Un visionario, innovatore e creatore che ha sfidato ogni etichetta e ha incarnato la parola cool: un’incursione nella vita e nella carriera dell’icona musicale e culturale Miles Davis.
Usando le parole dell’autobiografia di Miles Davis, questo film offre una visione incisiva della nostra comprensione del leggendario musicista. Il materiale d’archivio recentemente pubblicato, insieme alle interviste con storici di spicco e amici personali come Quincy Jones, illustrano un uomo devoto alla sua arte. Nonostante le tristi vicende americane legate al periodo della segregazione, nulla avrebbe impedito a Davis di realizzare il suo sogno: creare una nuova forma di espressione musicale. Davis ha lavorato come un fisico con i suoi collaboratori per spingere la sperimentazione musicale e ampliare i toni e il lirismo del jazz – i cui effetti si fanno sentire fino ad oggi.
C’è l’aneddoto di quando da bambino, con la prima tromba regalo del papà dentista e benestante, andava nei boschi ad ascoltare gli animali, per poi riprodurne il suono. C’è il racconto di quando, già professionista, arriva a New York e si iscrive alla Juilliard School su volere della madre, ma con il rischio che imparando la tecnica classica «il suono si facesse troppo bianco». C’è il ricordo di Juliette Greco, conosciuta a Parigi nel 1949, una appassionata storia d’amore grazie alla quale incontra Jean-Paul Sartre e Pablo Picasso. Ci sono le interviste al figlio Erin, ai nipoti, ai musicisti, agli amici d’infanzia, a Quincy Jones e a Herbie Hancock, all’ex moglie la ballerina Frances Taylor e all’ultima fidanzata, l’artista Jo Gelbarb, insieme alla quale dà sfogo a una passione tardiva per la pittura.
venerdi 27 settembre
17.00
INDUS BLUES. The Forgotten Music of Pakistan di Jawad Sharif
(Pakistan /2018 / 76 min.) v.o. urdu, sott. ita Genere: documentario- Prima visione italiana
In Pakistan, un paese scosso da disordini politici, sfide economiche e crisi d’identità sociale, i musicisti e gli artigiani costruttori di strumenti trovano difficile sopravvivere e sostenere la loro arte. Devono anche fare i conti con il fatto che essere un musicista è un tabù in una società ancorata ai valori tradizionali. Indus Blues è offre una visione differente perché non solo mette in mostra le performance uniche di straordinari musicisti che raramente hanno avuto la possibilità di farsi sentire fuori dai confini nazionali, ma porta anche il pubblico in un viaggio attraverso i paesaggi mozzafiato del Pakistan dalle montagne del Karakorum settentrionale alla costa meridionale.
18.30
PAPA HEDI – The Man Behind the Microphone di Claire Belhassine
(Tunisia /2017/ 96 min.) v.o. ing., sott. ita – Prima visione italiana – Genere: documentario
Hedi Jouini è la stella musicale più popolare nella storia tunisina, conosciuto come il “Frank Sinatra della Tunisia”. Le sue canzoni continuano a ispirare riformatori e conservatori allo stesso modo, colpendo il cuore degli sconvolgimenti sociali e politici post-coloniali della Tunisia e della sua continua ricerca di identità sulla scia della primavera araba. Ma perché ha tenuto nascosta la sua fama alla sua famiglia? Quali segreti oscuri teneva nascosti alla nazione che lo adora? L’uomo dietro il microfono svela l’incredibile storia di un uomo e della sua carriera musicale e offre una visione affascinante dell’evoluzione culturale della Tunisia.
21.00
PIAZZOLLA: the Years of the Shark di Daniel Rosenfeld
(Argentina /2017 / 85 min.) v.o. sp., sott. ita – Genere: documentario
Il suonatore di bandoneon e compositore argentino Astor Piazzolla (1921-1992) rivoluzionò il tango. Il suo tango nuevo, con le sue influenze jazz e classiche, lo ha reso una figura controversa nel suo paese, poiché la sua rivoluzione si è scontrata con la tradizione. Per questo documentario il figlio di Piazzolla, Daniel, ha aperto la sua collezione privata. Esibizioni live e film familiari si combinano con il materiale d’archivio per dipingere un vivido ritratto di Piazzolla: sicuro di sé, ostinato, appassionato e un vero virtuoso. Il commento di Daniel rivela una relazione complicata con il padre. Le registrazioni di ore di conversazioni tra Piazzolla e sua figlia Diana forniscono una rara visione della mente di un genio musicale.
sabato 28 settembre
17.00
NO HABRA’ REVOLUCION SIN CANCION, There Will Be No Revolution Without Song di Mélanie Brun
(Cile /2013 / 89 min.) v.o. sp., sott. ita – Prima visione italiana – Genere: documentario
“Non c’è rivoluzione senza una canzone”, aveva gridato Salvador Allende. Questo bellissimo film riprende e adatta queste parole mostrandoci la vita musicale cilena prima e durante il governo di Unità Popolare e la sua portata a lungo termine. Mostra come la musica accompagna le speranze della gente ed esprime una nuova consapevolezza nel movimento popolare: “Alzati, canta, trionferemo …”
18.30
YO NO ME LLAMO RUBEN BLADES, My Name is Not Ruben Blades di Abner Benaim
(Panama, USA /2018 / 84 min.) v.o. ing./sp., sott. ita – Prima visione italiana – Genere: documentario
Rubén Blades, un’icona della musica latino-americana, fu al centro della rivoluzione della salsa negli anni 70. I suoi testi di temi sociali e ritmo esplosivo portarono il genere ad un pubblico internazionale. Blades riceve il regista nella sua casa, che lo accompagna anche nel suo ultimo tour. Questo viaggio attraverso la sua carriera di 50 anni rivela che il musicista ha ancora ambizioni sia musicali che politiche.
21.00
ELIADES OCHOA. De Cuba y para el Mundo di Cynthia Biestek
(Cuba /2019 / 100 min.) v.o. sp., sott. ita Genere: documentario – Prima visione italiana
Vita e opera del musicista cubano Eliades Ochoa, che dalle sue umili origini come contadino ha raggiunto la fama come membro del gruppo acclamato nel mondo, il Buena Vista Social Club. Foto poco conosciute, materiale d’archivio e interviste illustrano la sua storia mentre si lavora sulla conservazione della musica tradizionale cubana per le generazioni future.
Special guest della serata, la cantante cubana Yorka Rios, accompagnata dal chitarrista argentino Daniel Chazarreta, con un omaggio musicale ai protagonisti del mitico Buena Vista Social Club.
domenica 29 settembre
17.00
BEATS of THE ANTONOV di Hajooj Kuka
(Sudan / 2014 / 66 min.) v.o. arabo, sott. ita – Genere: documentario – Prima visione italiana
La separazione del Sudan in due stati sovrani non ha impedito la più lunga guerra civile del continente africano. Gli abitanti delle regioni del Blue Nile e Nuba Mountain, dopo aver combattuto per l’indipendenza del Sud Sudan, continuano a lottare per i loro diritti culturali, etnici, sociali e economici. Con Beats di Antonov, il regista Hajooj Kuka fornisce un resoconto di come il patrimonio culturale e le tradizioni possono sfidare l’umiliazione dell’emigrazione.
18.30
TOUMAST. Guitars and Kalashnikovs di Dominic Margot
(Mali/ 2010/ 85 min.) v.o. fra., sott. ita – Prima visione italiana – Genere: documentario
TOUMAST. Chitarre e Kalashnikov ripercorre una parte della storia recente dei Tuareg. La loro è una storia frammentata fatta di sofferenza, peregrinazione, rivolta e ingiustizia – ma anche di viaggio, conforto e speranza. Moussa Ag Keyna, ex ribelle e musicista, ci guida su queste traiettorie casuali e complesse.
21.00
BURKINABE’ RISING. The Art of Resistance in Burkina Faso di Iara Lee
(Burkina Faso / 2018 / 72 min.) v.o. ita – Genere: documentario
Burkinabè Rising mostra la resistenza creativa nonviolenta in Burkina Faso. Piccolo paese, senza sbocco sul mare, dell’Africa occidentale, il Burkina Faso è sede di una vivace comunità di artisti e cittadini impegnati, che forniscono un esempio del tipo di cambiamento politico che può essere raggiunto quando le persone si uniscono. È un’ispirazione, non solo per il resto dell’Africa ma anche per il resto del mondo.
Seguira’ un intervento musicale del musicista e compositore burkinabe Gabin Dabire’.