Un affresco politico nascosto sotto la patina del melodramma che si è aggiudicato la Palma d’oro a Cannes. Il prossimo appuntamento in collaborazione con YFCA, è un inno al potere salvifico dell’arte.
Al tempo dei Signori della Guerra, Cheng Dieyi inizia a vivere con l’Opera di Pechino dopo che la madre l’ha abbandonato in una scuola per artisti. Con il passare degli anni, Dieyi si aggiudica il ruolo della Concubina Yu, personaggio noto nell’opera per la sua tragicità (si toglie la vita dopo che il Re di Chu è stato sconfitto dal Re di Han), e ottiene vasta fama popolare per la sua superba performance. Quando l’uomo di cui è innamorato – suo caro amico e collega – Duen Xiaolou, interprete del Re di Chu, sposa la prostituta Juxian, il ruolo di Dieyi sul palcoscenico diventa realtà.
Sullo sfondo l’Opera attraversa le movimentate vicende storiche del dominio imperiale giapponese, dell’occupazione dei nazionalisti cinesi, del governo comunista e della Rivoluzione Culturale. Idem per le vite di Dieyi, Xialolou e Juxian, la cui relazione di amore-odio diventa l’ancora cui aggrapparsi durante i tempi difficili.
Addio mia concubina è un film colpisce non soltanto per le sue scelte estetiche ma anche per come affronta l’interazione tra eventi pubblici e privati, analizzando il destino dell’Opera, dei suoi protagonisti e delle vicende storiche in parallelismo: daltronde, gli effetti della Storia sul privato e la ricerca dell’identità sono due temi ricorrenti nei film dei registi cinesi della quinta generazione.
PROIEZIONE UNICA: mercoledì 17 aprile, ore 19.00
L’evento è realizzato in collaborazione con YFCA – Young Film and Culture Association all’interno della rassegna Polifonia Cinematica.
REGIA: Chen Kaige
PAESE: Cina/Germania
ANNO: 1993
DURATA: 171 min
v.o. cinese con sottotitoli in italiano
INGRESSO: unico 5€
