Cinque film di culto, in versione restaurata, per riscoprire la dirompente attualità e la libertà espressiva del cinema degli anni ’80 di Pedro Almodóvar. Dal 12 giugno a La Compagnia in lingua originale con sottotitoli.
Negli anni ’80, Pedro Almodóvar conquista la scena internazionale film dopo film con la forza di un ciclone: il suo cinema estroso e coloratissimo rappresenta la reazione ai rigidi schemi sociali e morali ereditati dal franchismo; riesce ad essere dissacrante attraverso una miscela unica di realismo e fantasia che rivoluziona il linguaggio cinematografico di quegli anni, introducendo temi considerati scabrosi e trasformando donne, poveri ed emarginati in eroi ed eroine di un mondo nuovo, sgangherato e kitsch ma pieno di energia e politicamente molto, molto scorretto. Divertenti, grotteschi, melodrammatici, scorretti, passionali, graffianti e sinceri, tutti i personaggi del mondo di Almodóvar sono mossi dal desiderio, che sia per amore, per vendetta, per riscatto o per puro piacere. Carmen Maura, Antonio Banderas, Miguel Bosè, Marisa Paredes, Victoria Abril, Rossy de Palma sono solo alcuni dei grandi interpreti che hanno dato volto e forma al desiderio di ognuno dei personaggi scritti e diretti da Almodóvar.
Esattamente 40 anni fa L’indiscreto fascino del peccato suscita grande scalpore e accende il dibattito alla Mostra del cinema di Venezia del 1983; con la commedia noir Che ho fatto io per meritare questo? il giovane Almodóvar va alla ricerca di quello che si cela dietro la facciata di una tranquilla famiglia spagnola; indimenticabile melodramma dei sentimenti, La legge del desiderio, con un giovanissimo Antonio Banderas, vince il Teddy Bear al Festival di Berlino nel 1987 e rivela per la prima volta il regista spagnolo a un pubblico italiano sbalordito e pronto a lanciarne il culto; Almodóvar torna a Venezia con Donne sull’orlo di una crisi di nervi nel 1988, la commedia degli equivoci che con oltre 50 premi, una nomination agli Oscar® e record al Box Office di più paesi, consacra a livello internazionale il talento del regista spagnolo; con il giallo sentimentale e famigliare Tacchi a spillo (1991), il cinema di Almodóvar continua a graffiare, riprendendo le tematiche e l’estetica degli anni ’80 e aprendosi allo stesso tempo verso una nuova fase creativa.
La rassegna Almodóvar – La forma del desiderio è distribuita in sala da CG Entertainment in collaborazione con Cinema Beltrade – Barz and Hippo. I film saranno proiettati dai materiali in alta definizione resi disponibili da TF1.
“Il veicolo migliore per raccontare una storia sono i sentimenti, e naturalmente, l’umorismo.”
(Pedro Almodóvar)
Tutti i film della rassegna sono in versione originale con sottotitoli in italiano.
La proiezione di apertura in programma per lunedì 12 giugno, ore 21.00 sarà introdotta da Marco Luceri (Critico cinematografico Corriere Fiorentino – Corriere della sera)
BIGLIETTI
Singolo film: 3.50€
PROGRAMMA
LUNEDÌ 12 GIUGNO, ORE 21.00 / DOMENICA 18 GIUGNO, ORE 17.00
L’indiscreto fascino del peccato (Entre tinieblas) di P. Almodóvar (Spagna, 1983, 87′, v.o. sott. ita – VM18)
Yolanda canta in uno squallido nightclub. Quando il suo fidanzato muore di overdose, scappa dalla polizia e trova rifugio nel convento delle “Redentrici umiliate”. La comunità è composta da suore fuori dal comune: c’è chi scrive romanzi erotici sotto falso nome, chi alleva una tigre nel cortile, chi è dedita alla moda. La trasgressiva madre superiora, in cerca di peccatrici da salvare, non resterà indifferente al fascino di Yolanda.
“Come Alida Valli in Senso o James Mason in Lolita, mi interessano di più quelli che amano che l’oggetto della loro passione. Perché chi ama, quando ama senza rimedio, è capace di qualsiasi cosa, non importa se sublime o spregevole.” (Pedro Almodóvar)
MARTEDÌ 13 GIUGNO, ORE 19.00 / GIOVEDÌ 22 GIUGNO, ORE 21.00
Che ho fatto io per meritare questo? (¿Qué he hecho yo para merecer esto?) di P. Almodóvar (Spagna, 1984, 101′, v.o. sott. ita)
Gloria è una casalinga disperata che lavora come donna delle pulizie. Vive in un piccolo appartamento con il marito, taxista ancora ossessionato dal ricordo di una vecchia fiamma, la suocera e i due figli, uno omossessuale e l’altro spacciatore. Durante una lite, la donna uccide accidentalmente il marito con un osso di prosciutto e la sua vita prendere una nuova svolta.
“Si tratta di una famiglia normale, riconoscibile, ma totalmente fuori di testa. Lo straordinario è la cosa più ordinaria.” (Pedro Almodóvar intervistato da Borija Cassani)
MERCOLEDÌ 14 GIUGNO, ORE 17.00 / SABATO 17 GIUGNO, ORE 19.00
La legge del desiderio (La ley del deseo) di P. Almodóvar (Spagna, 1987, 102′, v.o. sott. ita – VM18)
Pablo e Tina sono fratelli. I genitori si separarono quando erano ragazzi, maschi. Tino ha cambiato sesso ed è andato a vivere con il padre, con cui ha avuto una relazione, prima di essere abbandonata. Pablo è un regista, è innamorato di Juan, ma non ricambiato. A sconvolgere la sua vita – e quella di Tina – arriva Antonio, un giovane tormentato, possessivo e minaccioso.
“Volevo fare un classico. Mi sono detto, le cose di Almodóvar, come tutte le cose, passano ed è quindi arrivato il momento di fare un classico.” (Pedro Almodóvar)
VENERDÌ 16 GIUGNO, ORE 21.30 / SABATO 24 GIUGNO, ORE 19.00
Donne sull’orlo di una crisi di nervi (Mujeres al borde de un ataque de nervios) di P. Almodóvar (Spagna, 1988, 100′, v.o. sott. ita)
Pepa, doppiatrice cinematografica, viene abbandonata dal collega e amante Ivan. Da lui aspetta un bambino ed è pronta a dargli la caccia. Intanto la donna si trova a dover ospitare Candela, un’amica ricercata dalla polizia, mentre in casa sta per arrivare Lucia, l’ex moglie di Ivan, in cerca dell’uomo con l’intento di vendicarsi di lui.
“Il veicolo migliore per raccontare una storia sono i sentimenti, e naturalmente, l’umorismo. Perché una commedia sia tale deve respirare umorismo, a prescindere dal suo colore.” (Pedro Almodóvar)
LUNEDÌ 19 GIUGNO, ORE 21.00 / DOMENICA 25 GIUGNO, ORE 17.00
Tacchi a spillo (Tajones lejanos) di P. Almodóvar (Spagna, 1991, 102′, v.o. sott. ita)
Becky del Paramo, una famosa cantante pop spagnola della fine degli anni ’60, torna a Madrid dopo molti anni di assenza. Ritorna per trovare sua figlia Rebecca non solo sposata, ma sposata con un suo ex amante, Manuel, proprietario di una stazione televisiva privata per la quale la donna lavora come giornalista. Rebecca è entusiasta di vedere sua madre, ma Manuel è ancora più felice, e decide di provare a riaccendere la vecchia fiamma con sua suocera.
“La giustizia, se esiste una cosa del genere, non si esercita in tribunale, ma nel profondo della nostra coscienza, ed è espressa in un suo linguaggio, il linguaggio del dolore, della passione e del sacrificio.” (Pedro Almodóvar)
Foto credits: Marisa Paredes, Pedro Almodóvar e Miguel Bosé” – Foto di César Urrutia© El Deseo