Come stiamo sfruttando le risorse naturali, quali cambiamenti stiamo provocando e quali saranno le irreversibili conseguenze?
Antropocene è l’ultimo capitolo, dopo Manufactured Landscapes (2006) e Watermark (2013), di una trilogia di documentari dedicata all’impatto dell’attività dell’uomo sulla Terra. Siamo entrati nell’epoca dell’antropocene, una fase della scala geologica in cui l’uomo ha portato il pianeta oltre i suoi limiti naturali, esercitando ormai il suo potere sull’intero globo: oceani, paesaggio, agricoltura e animali.
COMMENTO
Il documentario che non basa la sua forza solo nella presentazione dei dati scientifici ma punta su immagini potenti (sia con spettacolari riprese aeree che sottomarine) accompagnate da musiche eterogenee (si va dalla lirica alla musica ambient): senza proclami politici o pistolotti retorici i tre registi accompagnano lo spettatore in un viaggio al centro dei misteri della terra scoprendo segni e sintomi di un lento avvelenamento. Quale potrebbe essere la soluzione? […] Antropocene è un documentario antiretorico che attraverso la bellezza delle immagini conduce lo spettatore ad una presa di posizione morale: non c’è bisogno di troppe parole o di messaggi ricattatori. Il corpo dell’evidenza produce un inoppugnabile dato di fatto: stiamo assassinando la terra e modificando la flora e la fauna in maniera esiziale. Forse siamo ancora in tempo per poterci fermare. (Fabio Fulfaro, sentieriselvaggi.it)
REGIA: Jennifer Baichwal, Edward Burtynsky, Nicholas de Pencier
ANNO: 2018
PAESE: Canada
DURATA: 87 minuti
INGRESSO: 6€ int/ 5€ rid
v.o. sot ita