COS’È IL CINELAB?
Il CINELAB nasce dall’incontro tra lo staff de La Compagnia e un gruppo di studenti dell’Università di Firenze accomunati dalla medesima passione: il cinema. L’avventura è iniziata a ottobre 2018 con l’obiettivo di costruire inisieme, passo passo, una rassegna cinematografica, facendo partecipare i ragazzi attivamente a tutte le fasi di progettazione e produzione: il concept iniziale, la selezione dei titoli, le fasi burocratiche e di richiesta diritti, la produzione dei materiali di comunicazione (sia testi che illustrazioni), fino ad arrivare alla presentazione in sala. La prima fatica che il CINELAB è felice di portare in sala è la rassegna DARK – I sentieri del male.
LA RASSEGNA
Quattro film per affrontare la tematica del male attraverso altrettante prospettive autoriali. Quattro occasioni di discussione che guardano al male come una presenza costante, improvvisa e spesso indefinibile sia nella vita pubblica che in quella privata di un individuo.
Nella nostra esperienza quotidiana il contatto con il male è all’ordine del giorno, soprattutto attraverso i media, e il cinema, grazie alla sua complessità, può essere davvero uno strumento fondamentale per affrontarne i tanti volti. Dark è un tentativo, a lungo discusso, di portare lo spettatore dentro i “sentieri” che questo tema traccia nelle vite delle persone.
PS. Se sei interessato a far parte del gruppo, e partecipare ai prossimi progetti, scrivici (info@cinemalacompagnia.it) o vienici a trovare al cinema.
INGRESSO: 4€ INTERO, 3€ ridotto (Under 20 e Over 65, Tessera Mediateca Toscana, soci Coop, Feltrinelli, ARCI, Emergency Card, Maggio Club, Controradio Club, Amici di Palazzo Stozzi, studenti UNIFI, Accademia di Belle Arti, LABA, IED, Accademia Cinema Toscana.)
TICKETS: €4 regular / 3€ reduced (students)
Tutti i film sono in V.ORIGINALE CON SOT. ITA
Original Version with Italian Subtitles
PROGRAMMA
[SCARICA IL PDF] Ogni proiezione sarà preceduta da un breve momento di approfondimento sul film a cura del CINELAB
martedì 9 aprile, ore 21.00
…E ORA PARLIAMO DI KEVIN
(We Need to Talk About Kevin) di Lynne Ramsay, GB/ USA 2011, 110 min
Eva (Tilda Swinton) ha messo da parte tutte le proprie ambizioni e desideri per diventare madre di Kevin (Ezra Miller). Mentre tra padre (John C. Reilly) e figlio tutto sembra essere nella norma, il conflitto tra Eva e Kevin va di pari passo con la crescita di quest’ultimo passando dal provocatorio mutismo infantile fino alla rabbia adolescenziale trovando poi il suo tragico epilogo nella violenza di una strage. Eva si ritrova così ad interrogarsi sulle proprie possibili colpe e responsabilità in quanto madre. Presentato in anteprima e in concorso al festival di Cannes del 2011, il film può essere considerato come un pericoloso viaggio dentro la mente umana, attraverso il deterioramento dei valori che la sorreggono.
Kevin’s mother struggles to love her strange child, despite the increasingly dangerous things he says and does as he grows up. But Kevin is just getting started, and his final act will be beyond anything anyone imagined.
martedì 16 aprile, ore 21.00
FUNNY GAMES
di Michael Haneke, GB/ USA/ Francia/ Austria/ Germania/ Italia 2007, 111 min
Funny Games, diretto da Michael Haneke è il remake austriaco, shot-for-shot, dell’omonimo film girato dallo steso regista 20 anni prima. I membri di una tipica famiglia borghese (madre, padre e figlio) in vacanza diventano improvvisamente vittime del gioco violento e perverso di due ragazzi, Paul e Peter, che sconvolgerà la loro quotidianità. Film fortemente psicologico in grado di mettere a nudo la fragilità umana ma senza mostrare apertamente la violenza fisica.
Il protagonista Paul (Michael Pitt) si rivolge spesso al pubblico e pone delle domande, creando un continuo alternarsi fra realtà e finzione, così da mettere lo spettatore in una situazione di straniamento percettivo. L’attesa è angosciante,la tematica principale è la violenza, ma di che tipo?
I due assassini si divertono a giocare lentamente con le proprie vittime e sin da subito ricercano il piacere nella sofferenza delle vittime.
Il loro intento è uscirne vincitori. Ci riusciranno?
Two violent young men take a mother, father, and son hostage in their vacation cabin and force them to play sadistic “games” with one another for their own amusement.
martedì 14 maggio, ore 21.00
TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI
(Three Billboards Outside Ebbing, Missouri) di Martin McDonagh, GB/ USA 2017, 115 min
Cosa succederebbe se una donna, a cui hanno appena ucciso la figlia, decidesse di mettere in luce l’incapacità della polizia di trovare i colpevoli, utilizzando tre grandi manifesti alle porte della città?
Questo si saranno chiesti gli sceneggiatori di Tre manifesti a Ebbing, Missouri, i quali mettono a nudo uno spaccato di società ignorante e razzista nel cuore pulsante degli Stati Uniti. Jason, un poliziotto troppo spaventato per scavare a fondo dentro se stesso, e Mildred, una donna che non guarda in faccia a nessuno pur di arrivare alla verità, sfidando e umiliando lo sceriffo Bill Willoughby, pur consapevole che quest’ultimo è malato di cancro e sta morendo, consumato dai sensi di colpa.
Candidato a 7 premi Oscar di cui 2 vinti come miglior attrice protagonista a Frances McDormand e miglior attore non protagonista a Sam Rockwell, “Tre manifesti a Ebbing, Missuri” è un’ intreccio di vite abilmente raccontato dal regista britannico Martin McDonagh.
After months have passed without a culprit in her daughter’s murder case, Mildred Hayes (Academy Award winner Frances McDormand) makes a bold move, painting three signs leading into her town with a controversial message directed at William Willoughby (Academy Award nominee Woody Harrelson), the town’s revered chief of police. When his second-in-command Officer Dixon (Academy Award winner Sam Rockwell), an immature mother’s boy with a penchant for violence, gets involved, the battle between Mildred and Ebbing’s law enforcement is only exacerbated.
martedì 28 maggio, ore 21.00
PIETA’
(Pieta) di Kim Ki-duk, Corea del Sud 2012, 104 min – Original Korean version
Seoul, 2012. Lee vaga per la città minacciando, torturando e rendendo storpi uomini che non hanno pagato dei prestiti così da incassare i soldi dell’assicurazione e saldare così i loro debiti. Lo fa in modo meticoloso, freddo e senza nascondere una certa soddisfazione. Un giorno però una donna inizia a seguirlo, dice di essere la madre che lo ha abbandonato molto tempo prima. Lee decide di metterla alla prova con una serie di test umilianti che, senza alcun limite, mettono alla prova ogni tipo di moralità, spettatore compreso. La donna resiste e tra i due si instaura un rapporto costruito su un’empatia disperata e sincera. Pietà è il ritorno di Kim Ki Duk nel suo cinema (quello di Bad Guy e di Ferro 3), quello fatto di rapporti e relazioni portate all’estremo di ciò che, razional- mente, costituisce il bene e il male. Un film definitivo, che usa la fotografia e le musiche come collanti e che difficilmente risulterà dimenticabile per lo spettatore. Vincitore del Leone d’Oro al
69° Festival di Venezia.
A loan shark is forced to reconsider his violent lifestyle after the arrival of a mysterious woman claiming to be his long-lost mother.