eldorado, Il documentario di Markus Imhoof proiettato fuori concorso al Festival di Berlino è a la compagnia per una proiezione speciale
Durante la sua infanzia, alla fine della seconda guerra mondiale, la famiglia del regista ha ospitato Giovanna, una ragazzina milanese, rifugiata su suolo svizzero. Dopo qualche tempo però, cambiate le leggi, Giovanna è stata rimandata in Italia, dove è morta giovanissima di malattia e povertà.
Da qui e in continuo rimando con questa vicenda, il regista parte per un viaggio sull’odissea dei “nuovi”migranti tra mare (siamo negli anni di Mare Nostrum 2013/2014 , che appare oggi come un programma di accoglienza di altissima umanità), sud Italia, Svizzera, e le sue memorie d’ infanzia.
Due anni dopo Fuocoammare, che era valso a Gianfranco Rosi l’Orso d’Oro alla Berlinale 2016, il tema dei migranti che attraversano il Mediterraneo ritorna con il documentario dal simbolico titolo “Eldorado” del maturo regista elvetico Markus Imhoof. Egli imposta un doppio binario di immagini parallele. Da un lato vi sono i suoi ricordi e le sue esperienze sull’emigrazione risalenti alla seconda guerra mondiale, quando la Svizzera dovette accogliere, tra il 1940 e il ’49, migliaia di bambini dall’Europa in guerra, in cambio dell’aiuto offerto agli ebrei per fuggire dall’Europa: tre bambini per ogni ebreo. (nonsolocinema.it)
NUOVE REPLICHE
SABATO 27 E DOMENICA 28 APRILE, ORE 15.00
LUNEDì 29, ORE 19.00
INGRESSO: 5€ intero / 4€ ridotto / 3€ IOinCOMPAGNIA