A nove anni da Il grande Gatsby, Luhrmann realizza un film che proprio come il suo protagonista vuole essere “larger than life”. Un film che va oltre l’etichetta di biopic e racconta il celebre cantante con un fare sgargiante ma anche profondamente cupo.
Il film realizzato da Baz Luhrmann non è solo un brillante biopic, ma anche un raffinato e intelligente spaccato dell’industria musicale a cavallo tra gli anni ’50 e ’70. Grazie a queste diverse letture, abbiamo quindi due punti di vista della storia: quello di Parker che accompagna tutto il film e che si sofferma sugli aspetti legati alla manipolazione e invenzione del Re del rock e quello di Elvis stesso, più sottile e meno esplicito, che invece racconta al pubblico l’uomo dietro il mito. I quadri della vita e della carriera di Presley sono frammentati e messi insieme da una regia caratterizzata da uno stile eccentrico, perfetto per riprodurre bagliori e oscurità dell’uomo dietro il mito: un collage poliedrico che riesce ad ammaliare lo spettatore, ma anche a tenerlo distante dalle vicende del cantante statunitense.
Una menzione particolare va alle colonna sonora: come già accaduto ne Il grande Gatsby, il regista mischia la musica del periodo con cover moderne, coinvolgendo artisti come i Maneskin, Eminem, Tame Impala, Doja Cat, Jack White e molti altri.
REGIA: Baz Luhrmann
ANNO: 2022
PAESE: USA
DURATA: 159 minuti
LINGUA: v.o. sub ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
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