La storia incredibile del Campo Profughi di Latina. Storia lontana nel tempo e nascosta ma di certo non dimenticata.
A metà degli anni ’60, la famiglia di Emanuela ha ospitato alcuni rifugiati, fuggiti dall’Europa orientale, ospitati nel campo profughi di Latina: in casa sua ci sono ancora oggi molte foto e lettere.
Emanuela inizia una ricerca. Trova Alex che aveva 22 anni, quando nel 1982 fuggì dalla Romania. Poi Aurelia, polacca, fuggita all’età di 20 anni nel 1980. E Mihai, che ha scritto un libro sulla sua fuga negli anni Settanta dalla Romania. Cosa è diventata la loro vita, e che cosa ricordano di quel periodo di transizione da est a ovest ? Dopo molti anni questi fanno un viaggio nel loro passato, ricordando la loro ricerca della libertà, tornando al campo profughi, incontrando le persone che lavoravano lì e trovando molti documenti negli archivi: fotografie, carte, numeri e lettere. Vi è anche la documentazione per l’asilo politico del regista russo Andrey Tarkosky.
Il campo profughi di Latina ha ospitato circa 100.000 profughi in fuga dall’Europa orientale tra il 1956 (invasione dell’Ungheria) e 1989 (la caduta del muro di Berlino). Dopo alcuni mesi nel campo, andavano in Canada, Australia e Stati Uniti.
“Mentre narravo mi sono resa conto che non volevo parlare solo del campo. Ma di cosa significa tornare dopo trent’anni. E del concetto di libertà. Possiamo immaginare la guerra, la fame, ma non cosa vuol dire la mancanza di libertà. E soprattutto il fatto che quando scappi e vai in un altro paese non è finita, ma è appena l’inizio di un percorso che durerà tutta la vita. Le persone in esilio sono scisse, completamente ripiegate sul passato, portano dentro di sé un grande dolore.” Emanuela Gasbarroni
Sabato 5 ottobre, ore 21 proiezione, presenta Massimo Tria, slavista, professore associato dell’Università di Cagliari, che ha collaborato come programmatore, selezionatore ed interprete linguistico in vari festival cinematografici (Mostra del cinema di Venezia, Trieste Film Festival, Festival dei Popoli fra gli altri).
Domenica 6 ottobre, ore 15 proiezione con dibattito sulla tematica delle migrazioni. Intervengono Anna Miele (Cospe), Valentina Pagliai (Robert Kennedy Foundation), Silvia Lelli (Antropologiche) e l’assessore alle politiche sociali del comune di Firenze Andrea Vannucci. Presenta Vittorio Iervese.
Lunedi 7 ottobre, ore 17 nell’ambito della “Settimana tedesca” proposta dall’istituto di cultura tedesco di Firenze sulla tematica del 30 anniversario della caduta del muro di Berlino.
REGIA: Emanuela Gasbarroni
PAESE: Italia
ANNO: 2018
DURATA: 72 minuti
INGRESSO: 6€ int/ 5€ rid/ 3€ con IOinCOMPAGNIA
v.o. in italiano