Una carrellata di immagini, momenti e presenze che hanno attraversato la XXVII edizione del Festival Fabbrica Europa di Firenze e che anticipano i progetti per il 2021.
Fabbrica Europa presenta Il Festival per immagini, un riassunto dell’ultima edizione del Festival che si è svolta dal 3 settembre all’8 ottobre 2020. Un’edizione complessa, impegnativa, ma anche intensa ed emozionante, che ha saputo creare un dialogo vivo e vitale tra spazio aperto e spazio chiuso, tra forme, segni e linguaggi diversi. Un festival che vogliamo ripercorrere con chi ha partecipato a queste cinque settimane straordinarie, fatte di danza e musica, e soprattutto con chi, in un periodo di difficoltà e limitazioni, non ha potuto essere con noi.
Fabbrica Europa, inoltre, sta già lavorando per portare a Firenze, nella primavera 2021, due importanti creazioni internazionali che, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, non hanno potuto essere programmate nell’edizione 2020.
Evento gratuito, disponibile esclusivamente in streaming nella sala virtuale Più Compagnia.
ANTICIPAZIONI 2021
When Monday came con il sostegno di Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e Arts Council Norway
Mentre viaggiava in un’Australia devastata dagli incendi la coreografa norvegese Ina Christel Johannessen si è posta molte domande. Cosa succede alle persone quando il loro ambiente brucia? Quali sono le possibili conseguenze di un incendio di vaste proporzioni? Semplicemente distruzione? O forse la possibilità di cambiare il nostro modo di essere?
aSH con il supporto di Fondazione Nuovi Mecenati e Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea
Con aSH il regista francese Aurélien Bory chiude il suo trittico di ritratti di donne, coreografe e danzatrici, che ha già visto protagoniste Kaori Ito e Stéphanie Fuster. Questa volta l’incontro è con la straordinaria danzatrice indiana Shantala Shivalingappa che costruisce il suo solo sulla figura di Shiva, dio creatore e distruttore, signore dei luoghi della cremazione. Shantala, con la sua energia ritmica e vitale, danza su una coltre di cenere, simbolo di morte ma anche di rinascita.