Torna in sala a La Compagnia il Kibaka Film Festival, alla sua ottava edizione. In programma 9 cortometraggi e 2 film ad ingresso gratuito.
Torna il festival dedicato al cinema africano, arricchito dal diretto coinvolgimento delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto G.Galilei di Firenze con il sostegno di Bella Presenza, progetto selezionato con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Il Festival è nato nel 2010 con lo scopo di presentare al pubblico un tipo di cinema alternativo, lontano degli stereotipi e dai luoghi comuni di un’Africa conosciuta soltanto attraverso le lenti interpretative dell’Occidente.
Quest’anno il programma vuole anche valorizzare il Decennio internazionale per le persone di origine di africana proclamato dalle Nazioni Unite e che punta a far emergere la realtà dell’attuale afro-discendenza, ancora vittima di razzismo e discriminazione. L’obiettivo è infatti quello di far nascere a Firenze, e in tutta la Toscana, un nuovo sguardo sulle giovani generazioni afro-europee e promuovere il lavoro di artisti e talenti emergenti, enfatizzando la bellezza e l’importanza di tale cultura come forza capace di arricchire e trasformare le realtà culturali e artistiche mondiali.
Oltre al Festival principale, uno spazio è dedicato anche al Kibaka For Young – Seconda Edizione, cinema afroeuropeo per ragazzi.
Un grande ringraziamento va al nuovo partner AFROBRIX.
MARTEDÌ 15 FEBBRAIO, DALLE ORE 17.30 >> INGRESSO GRATUITO
PROGRAMMA
Ore 17.30 – Proiezione cortometraggi Afrobrix
BABY BLUES (di Mamadou Diop, Francia, 2021, 15′)
Mathilde sta vivendo gli ultimi istanti della gravidanza, il cuore del suo bambino ha smesso di battere. La sua presunta negligenza, il suo umore, gli appuntamenti medici mancati portano rapidamente ad una sensazione di disagio col suo partner.
LIPSTICK (di Bahram Sadeghi Shabestari, Cuba, 2019, 12′)
La comprensione dell’amore e del piacere può nascere all’interno di qualsiasi essere umano indipendentemente dal genere o dagli orientamenti sessuali. Se non educhiamo sulle questioni LGBTQ, molti transgender continueranno ad essere ignorati e rimarranno in silenzio e solitudine. Gli esseri umani hanno bisogno di esprimere la propria identità e rivelare chi sono veramente.
SOUL RIVER AND BLACK MEMORIES (di Taize Inácia e Thaynara Rezende, Brasile, 2019, 20’)
Un “musical nero” basato sui ricordi dei neri schiavizzati sulle rive del Rio das Almas (Brasile). Attraverso la forza della danza e le manifestazioni culturali afro-brasiliane, vengono rappresentati traumi e ricordi della schiavitù.
BUP (di Dandara de Morais, Brasile, 2018, 7’)
Bup è l’assenza di silenzio. Una frenetica tragicommedia sulla presenza dell’angoscia, dell’insicurezza scomoda e dell’inquietudine costante. Che peccato aver lasciato l’utero.
LONTANO (di Andrea Banfi, Italia, 2021, 22′)
Ibrahim è un immigrato africano in Italia. Lavorando come fattorino senza garanzie, lotta per guadagnarsi da vivere. Lontano dalla sua famiglia, Ibrahim cerca di guadagnare di più con il business della droga per permettersi il viaggio nel suo paese.
Ore 19:30 – Proiezione cortometraggi Afrobrix
THE EBRIMA’S JOURNEY (di Ruda Rosa Cordaro, Portogallo, 2021, 14′)
Un ritratto poetico di un griot chiamato Mbye Ebrima e del suo strumento, la Kora. Viene dal Gambia e attualmente vive a Lisbona. Cinque anni dopo essere arrivato a Lisbona decide di produrre un Festival sulla Kora, ispirato da suo padre. Ora Ebrima sogna di portare il suo festival in altri paesi.
THE BLACK HOLE (di Oussama Lamharzi Alaoui, Marocco, 2019, 7′)
Il suo colore della pelle gli ha fatto cambiare idea sul vedere il mondo e lo ha limitato da solo in un barile. La sua vita cambierà quando incontrerà un venditore di palloncini.
JAMAICA & TAMARINDO: AFRO TRADITION IN THE HEART OF MEXICO (di Ebony Bailey, Messico, 2019, 20’)
Il fiore della Giamaica e il tamarindo sono ingredienti tipici in Messico, ma la loro storia viene da un luogo molto più lontano. In questo breve documentario, incontriamo quattro persone per esplorare l’identità africana a Città del Messico, un’identità che va oltre il semplice colore della pelle.
CALL ME NEGUINHO (di Selim Harbi, Capo Verde, 2019, 10’)
Neguinho, letteralmente “negretto”, è un nome carico di significati colonialisti, razzisti, che parla di sé stesso e del passato di pesante schiavitù a Capo Verde, ma anche altrove. Renato porta questo nome consapevolmente, come una forte affermazione di empowerment. Tra sogno e realtà, riallacciandosi con il suo io profondo, Neguinho è in movimento, alla ricerca della luce.
Ore 20:45 – Inaugurazione 8° edizione Kibaka Florence Festival
Interventi di: Tiziana Chiappelli (Ass. Progetto Arcobaleno/Progetto Bella Presenza), Juntin Thompson (BHMF – Black History Month Florence), Donata Bianchi (Comune di Firenze) e Matias Mesquita (Kibaka Florence Festival).
+ a seguire
Conversazione con Fred Kuwornu, produttore e filmmaker afrodiscendente nato in Italia e residente a New York.
Ore 21:30 – Proiezione film
POR AQUI TUDO BEM (di Maria Esperança Pascoal, Portogallo, 2011, 94′)
Alla fine dell’estate del 1980, Maria e Alda, due sorelle di 16 e 17 anni, si rifugiano a Lisbona per fuggire dalla guerra in Angola. Del padre, rapito quattro anni prima, non si sa nulla. Sopravvivendo senza denaro, tra dormitori e incontri casuali, Maria e Alda aspettano, inutilmente, il ritorno della madre dall’Angola.
Ore 23:10 – Proiezione film
LE FRANC (di Djibril Diop Mambéty, Senegal, 1994, 45′)
Marigo è un giovane suonatore ambulante di congoma. Ha pochi soldi e la padrona di casa è molto risentita con lui perché da mesi non paga l’affitto. Un giorno decide di comprare un biglietto della lotteria. Per paura che qualcuno possa rubarglielo lo incolla all’interno della porta di casa. Lo stupore è grande quando scopre che il biglietto ha vinto il primo premio. Ma c’è un bizzarro imprevisto: Marigo non riesce a staccare il biglietto dalla porta e così deve recarsi in città con la porta intera sopra un autobus per riscuotere la somma.
Si consiglia di arrivare al cinema con anticipo per permettere i controlli del Super Green Pass, obbligatorio per l’accesso alla sala. Per tutta la durata della proiezione è obbligatorio indossare la mascherina FFP2.