Con una generosità tutta materna, Vanessa Redgrave riporta l’immigrazione al centro della discussione
Quest’opera segna il debutto alla regia di Vanessa Redgrave con una personalissima e ampia meditazione sull’attuale crisi globale dei rifugiati. Una profonda riflessione sull’importanza dei diritti umani narrata attraverso gli occhi e le voci di attivisti e bambini, mescolando passato e presente, documentario e dramma. La regista ripercorre episodi della propria storia personale, in particolare di quando all’età di due anni dovette fuggire da Londra agli albori dello scoppio della Seconda guerra mondiale; o ancora del periodo da studentessa, in cui si dedicò al volontariato in aiuto dei rifugiati ungheresi; per finire con il viaggio intrapreso in Libano per incontrare un bambino palestinese di tre anni che si trovava in un campo per rifugiati.
È stato Shakespeare a ispirare il titolo del film: “our sea sorrow” dice a un certo punto il personaggio di Prospero all’interno de “La Tempesta”, mentre racconta alla sorella di come sono scampati all’annegamento a bordo di una barca di fortuna ormai alla deriva. Credo che le parole del Bardo esprimano perfettamente la tragedia vissuta dai rifugiati, drammaticamente annegati e inghiottiti dal mare, nel disperato tentativo di trovare una via di fuga dalla violenza della guerra e dalla feroce povertà a cui sono destinati se rimangono nei propri paesi di origine. (Vanessa Redgrave)
REGIA: Vanessa Redgrave
ANNO: 2017
PAESE: Gran Bretagna
DURATA: 74 min
DISTRIBUITO DA: Officine Ubu
INGRESSO: 7€ intero / 5€ ridotto
v.originale con sott. ita.