RIVER TO RIVER
Permanent Roommates
di Sameer Saxena, serie I, ep. 2 e 3, v.o. in inglese, 39’, India, 2014
Presa da mille dubbi, Tanya chiede di posticipare il matrimonio, ma ormai è troppo tardi: Mikesh ha già informato il suo futuro suocero dell’evento. Durante la ricerca di un appartamento da dividere con Tanya, Mikesh trova alloggio da un amico, ma la ragazza non la prende molto bene.
RIVER TO RIVER
Desiring the City
di Oindrila Duttagupta, v.o. sott. italiano e inglese, 16’, India, 2016
Quali sono i tuoi desideri? È questa la domanda che la regista pone ad alcune donne di Nuova Delhi, che raccontano non solo aspirazioni e sogni ma anche i propri desideri sessuali, le loro preoccupazioni e il modo in cui si confrontano con l’idea stessa di desiderio.
RIVER TO RIVER
Cortometraggi 1
AA.VV. (4 cortometraggi, durata tot. 60')
The Day He Sleeps, di Anurag Verma & Ishan Sharma, v.o. sott. italiano e inglese, 20’, India, 2015
La lune folle, di Meneka Das, v.o. sott. italiano e inglese, 11’, UK-India, 2016
Yellow Tin Can Telephone, di Arunima Sharma, v.o. sott. italiano e inglese, 14’, India, 2016
Silence Radio, di Kartik Singh, v.o. sott. italiano e inglese, 15’, Francia, 2016
Storie enigmatiche, tra immagini oniriche e di mistero.
Saranno presenti i registi Meneka Das e Kartik Singh, l’autore delle musiche di La lune folle Andrew Mackay.
RIVER TO RIVER
Jugni (Firefly)
di Shefali Bhushan, v.o. sott. italiano e inglese, 113’, India, 2016
La giovane musicista Vibhavari è alle prese con il suo primo incarico importante. Si reca in un piccolo villaggio del Punjab alla ricerca di Bibi Saroop, una talentuosa cantante locale. Tra melodie tradizionali e ritmi travolgenti, il viaggio rivoluzionerà la vita della protagonista, facendole anche conoscere il vero amore.
RIVER TO RIVER
Permanent Roommates
di Sameer Saxena, serie I, ep. 4 e 5, v.o. in inglese, 71’, India, 2014
Mikesh e Tanya incappano in un appartamento e...in un matrimonio! La rottura tra i due sembra inevitabile o, almeno, l’unico accordo che sono in grado di raggiungere per ora…
RIVER TO RIVER
Little India Big Business
di Bal Brach, v.o. sott. italiano e inglese, 45’, Canada, 2016
Il business dietro ai matrimoni indiani in Canada, tra enormi stravaganze e altrettanto impegno da parte degli sposi.
RIVER TO RIVER
Sandokan
di Sergio Sollima, ep. 3 e 4, v.o. in italiano, 119’, Italia, 1976
l colonnello Fitzgerald chiede in sposa Marianna ma la ragazza scappa con Sandokan. I due vengono trovati e il pirata si deve arrendere. Fingendo la morte, riesce a fuggire e manda l’amico Yanez ad avvisare Marianna. Bevendo un siero nascosto nel liquore, Yanez però rivelerà tutto.
RIVER TO RIVER
Budhia Singh, born to run
di Soumendra Padhi, v.o. sott. italiano e inglese, 100’, India, 2016
Biopic sul piccolo Budhia Singh, il cui talento per la corsa viene scoperto dall’allenatore di judo Biranchi Das, che ne farà il più giovane maratoneta della storia. Storia appassionante che fa riflettere e mostra anche i retroscena che si celano dietro al grande talento del protagonista.
Sarà presente il regista Soumendra Padhi.
FESTIVAL DEI POPOLI
How I did it
Incontro pubblico con gli autori
FESTIVAL DEI POPOLI
A two way mirror
di Katarina Zrinka Matijević (Croazia, 2016, 42’)
Lika è un campo coperto di erba; è un alveare pieno di miele; è montagna, lago, aria, vento, albero, fiore. D’inverno, è un campo coperto di neve. Un’intensa ricognizione poetica per disegnare un suggestivo “paesaggio interiore”, quello della regista, che ci conduce a visitare Lika, la terra che fu dei suoi antenati e che sarà dei suoi discendenti. Un paesaggio magico e speciale, perché non risiede nel Regno del Reale, ma in quello, incontaminato e incorruttibile, dell’anima. Un film che guarisce le ferite interiori, perché fatto da chi l’anima ebbe ferita.
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
Dum spiro spero
di Pero Kvesić (Croazia, 2016, 52’)
“Dum spiro spero” è un motto latino che significa ‘finché respiro spero’, ancora oggi usato da coloro che vogliono vivere fino all’ultimo respiro. Intrecciando vita quotidiana, libri e morte, il regista riflette sulla sua progressiva perdita delle forze e sulla forza che ci vuole per lasciare andare la vita. Pero Kvesić, acclamato scrittore croato, è al primo film: il risultato raggiunge le vette della sua letteratura. Un diario in cui le immagini e le parole girano libere, in un intreccio di ironiche e lapidarie scintille d’autore che sanciscono la libertà individuale, nella vita come nella morte.
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
Beyond the snowstorm
di Levin Peter (Germania, 2016, 92’)
Il vecchio nonno del regista ha sepolto i ricordi di quando fu soldato nazista, nel 1943, durante l’invasione tedesca dell’Ucraina. Non ricorda, o non vuole ricordare, i luoghi, le genti, i pensieri e le azioni di quel lungo cammino nelle tenebre della storia. Levin Peter trova un album di fotografie che evocano il vissuto di quel giovane nazista. Comincia a interrogarlo a caccia di risposte, cercando di rompere il muro dell’incomunicabilità, e infine compie il viaggio in Ucraina sulle tracce di quel drammatico pezzo di vita del suo passato con l’obiettivo di custodirne la memoria.
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
Hotel Splendid
di Mauro Bucci (Italia, 2016, 90’)
Alla presenza di Mauro Bucci
Hotel Splendid è un racconto intimo e corale sulla vita di una comunità di migranti provenienti dalle coste africane, ospitata presso una struttura per richiedenti asilo politico a Cesenatico. Il film documenta le esperienze quotidiane e il funzionamento di un albergo adibito a centro di accoglienza per rifugiati. Il documentario intreccia una doppia narrazione per raccontare differenti itinerari: il drammatico viaggio segnato da violenze e abusi intrapreso dai migranti per giungere in Europa e il percorso dei richiedenti asilo dall’ingresso nel centro di accoglienza fino alla conclusione dell’iter di valutazione.
Concorso Italiano
PROGRAMMAZIONE
The Rolling Stones Olé Olé Olé!: A trip across Latin America
di Paul Dugdale, 2016, Gran Bretagna, 105'
Un documentario che segue il tour dei Rolling Stones nei primi mesi del 2016 attraverso dieci città latinoamericane concluso con un concerto all’aperto a l’Avana. Un road movie che celebra il potere rivoluzionario del rock in modo divertente e indagatore. Il film racconta il tour, la cultura locale e il legame unico che esiste tra i popoli dell'America Latina e i Rolling Stones combinando le vibranti riprese dal vivo con altre più intime. Una rock band immortale, che ha visto tutto ma che è ancora affamata e desiderosa di esplorare nuovi orizzonti.
FESTIVAL DEI POPOLI
Ma fille Nora
di Jasna Krajinovic (Belgio, Francia, 2016, 15’)
Prima di partire, Nora ha scritto a sua madre una lettera dicendole tutto quello che una figlia può dire dopo che ha deciso di lasciare la famiglia per intraprendere la propria strada. Questo sentimento, universale, assume qui una connotazione agghiacciante: Nora ha infatti lasciato la sua Bruxelles per andare in Siria e prendere parte alla Jihad. “I meccanismi di radicalizzazione sono così elaborati, così raffinati, che qualsiasi giovane ne può essere vittima”. [J. Krajinovic]
Eventi Speciali
FESTIVAL DEI POPOLI
La chambre vide
di Jasna Krajinovic (Belgio, Francia, 2016, 58’)
Alla presenza di Samira Laakel e Shaila Ben Ali
Siamo nella Bruxelles del post-attentato e la camera vuota è quella di Sabri che, a 19 anni, ha abbandonato genitori e fratelli per andare in Siria a combattere la Jihad. Quattro mesi dopo la famiglia ha ricevuto un messaggio che ne annunciava la morte. È da quel giorno che Saliha, madre di Sabri, è impegnata in un’associazione di famiglie i cui figli hanno aderito al terrorismo islamico e che si batte perché si mettano a punto leggi e strategie per impedire che altri giovani si lascino contagiare dalla “vocazione al martirio”.
Eventi Speciali
FESTIVAL DEI POPOLI
How I did it
Incontro pubblico con gli autori
FESTIVAL DEI POPOLI
Dead ears
di Linas Mikuta (Lituania, 2016, 42’)
Due uomini, un anziano contadino e il suo figlio sordomuto, vivono in una zona di campagna remota, isolata dalla civiltà. Pur vivendo insieme e condividendo problemi e dolori, rimangono molto distanti tra loro. I tentativi di conversazione si riempiono di equivoci che a volte diventano conflitti. Il padre ritiene il figlio incapace e infantile. Il figlio trova il padre insensibile e ruvido. Potranno mai capirsi?
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
La vie à venir
di Claudio Capanna (Belgio, 2016, 52’)
I gemelli Eden e Leandro sono nati molto prematuri. Una volta fuori dal ventre della madre, Laurence, si trovano gettati nel mondo asettico e angosciante dell’ospedale, pieno di macchine rumorose e medici in camice bianco. Le settimane passano nella sezione neonatale, e madre e figli lottano ostinatamente per la vita. Noi che osserviamo siamo con loro in questa specie di limbo, una corteccia linfatica spazio- temporale che monitora, nutre, guarisce.
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
La prima meta
di Enza Negroni (Italia, 2016, 74’)
Alla presenza di Enza Negroni
Max è l’allenatore della Giallo Dozza, squadra multietnica di rugby composta dai detenuti della Casa Circondariale Dozza di Bologna, ed è anche il motore di un processo di trasformazione umana che è forse già cinema, prim’ancora che realtà. Gli estenuanti allenamenti, le partite giocate sempre in casa, e sempre perse, la voglia di riscatto che si trasforma nella voglia di un gioco con delle regole. Due narrazioni che scorrono parallelamente: quella della cella, qui solo evocata, e quella del campo da gioco, che è un altro interno, che però include e non isola.
Concorso Italiano
FESTIVAL DEI POPOLI
Corps
di Benjamin d’Aoust (Belgio, 2016, 16’)
Dalla sua terrazza Benjamin d’Aoust vede due ali della prigione Saint-Gilles a Bruxelles e, soprattutto, sente le grida dei detenuti e dei secondini che la popolano. Saint-Gilles, costruito con i mattoncini rossi tipici dell’architettura industriale del XIX secolo, diventa nel film un luogo dell’anima; le voci dei detenuti, tutte insieme, diventano una: quella del carcere stesso, che si fa corpo e diventa un mostro. Il regista crea un conflitto tra il Dentro e il Fuori, innescando una riflessione sul ruolo del carcere nella società oggi.
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
A second birthday
di Georg Manuel Zeller (Italia, 2016, 30’)
Misha è affetto da fibrosi cistica, una malattia incurabile ed ha nove anni quando si rende necessario un trapianto di fegato. Una profonda consapevolezza di sé e delle grandi questioni della vita, ed una candida visione del mondo lo hanno accompagnato nelle lunghe degenze negli ospedali di tutta Europa. Il padre di Misha, regista di questo intimo, emozionante lavoro, filma il tempo e lo spazio di una testimonianza che incanta, durante i mesi che precedono e che seguono il trapianto.
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
Remains from the desert
di Sebastian Mez (Germania, 2016, 21’)
Ciò che resta di Osman dopo sette mesi passati in un “campo di tortura” nel Sinai, nel mezzo del suo viaggio pieno di speranza dall’Eritrea a Israele, è un ricordo indicibile e un corpo solcato dalla violenza. Ogni angolo di Osman è attraversato da una storia che secca l’anima, la inaridisce come il territorio in cui è finito prigioniero. Sebastian Mez ripercorre quel viaggio, tra paesaggi di violenta bellezza, pianeti che non si possono immaginare, così come inimmaginabile è l’esperienza di Osman, astronauta alieno che tenta l’approdo su un mondo nuovo.
Concorso Internazionale
FESTIVAL DEI POPOLI
Between fences
di Avi Mograbi (Israele, Francia, 2016, 84’)
Alla presenza di Avi Mograbi
In collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi
In collaborazione con la mostra Ai Weiwei. Libero, Fondazione Palazzo Strozzi
Holot è un centro di detenzione nel deserto di Israele, vicino al confine con l’Egitto. Ospita i richiedenti asilo dall’Eritrea e dal Sudan, che non possono essere rimpatriati né tantomeno hanno prospettive in Israele a causa delle politiche del paese. Anche se non è tecnicamente una prigione, ne ha tutte le caratteristiche. Chen Alon e Avi Mograbi, decidono di avviare un laboratorio teatrale con le persone che si trovano lì, nella più precaria delle situazioni, seguendo i principi del “Teatro dell’Oppresso” che si propone come un percorso artistico ed estetico finalizzato al cambiamento politico e sociale. Le esperienze della vita dei richiedenti asilo costituiscono il punto di partenza per il processo.
Eventi Speciali
FESTIVAL DEI POPOLI
How I did it
Incontro pubblico con gli autori
FESTIVAL DEI POPOLI
Dal ritorno
di Giovanni Cioni (Italia, Francia, Belgio, 2015, 92’)
“Caro Silvano, quando ci siamo incontrati, una sera di dicembre, mi hai chiesto di accompagnarti. Volevi tornare laggiù, nel luogo a cui sei sopravvissuto. Io sono sempre laggiù, mi dicevi. In vita, solo, nell’incredulità dell’esistenza. Abbiamo iniziato il viaggio. Sei dovuto sopravvivere, di nuovo”. [G. Cioni] Silvano Lippi racconta: soldato italiano in Grecia, nel 1943, prigioniero dei Tedeschi, deportato a Mauthausen dove fu addetto ai forni crematori. Il film si rivolge a lui, dal ritorno. Un ritorno senza fine, un ritorno che non ha risposte.
Eventi Speciali
FESTIVAL DEI POPOLI
Homo sapiens
di Nikolaus Geyrhalter (Austria, Germania, 2016, 94’)
In collaborazione con la mostra La fine del mondo – Centro Pecci Prato
Cosa resterà dell’ingegno dell’uomo moderno dopo la sua scomparsa? Come in un flash-forward, Geyrhalter ci fa scoprire scenari desertici, abbandonati, quasi apocalittici, non-luoghi che diventano simbolo tanto della caducità e della provvisorietà dell’uomo, quanto della sua incuria e del suo poco rispetto per la natura che lo circonda. Homo sapiens è un inno all’ingegno dell’uomo, un monito alla sua coscienza, è un invito alla riflessione sul suo ruolo nel mondo.
Eventi Speciali
FESTIVAL DEI POPOLI
This smell of sex
di Danielle Arbid (Francia, 2008, 20’)
Un giorno a Danielle Arbid viene chiesto di realizzare un programma per la radio. La regista incontra e interpella donne e uomini che conosce, in Libano, registrando una vasta collezione di racconti intimi sulle idee, le vicende, le esperienze sessuali di una generazione. Qualche tempo dopo la messa in onda radiofonica, quello stes- so materiale viene ripreso e impiegato nella realizzazione di un cortometraggio.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid
FESTIVAL DEI POPOLI
Étrangère
di Danielle Arbid (Francia, 2002, 39’)
Margot è un’immigrata che viene da uno dei paesi che stanno dall’altro lato del Mediterraneo. Sebbene abbia 78 anni, va a lavorare tutti i giorni a piedi come stiratrice in lussuosi appartamenti di ricchi parigini. Per la maggior parte del tempo non li incontra, ma assorbe il loro mondo come una bambina in una casa di bambola.
Dans les champs de bataille: il cinema di Danielle Arbid
RIVER TO RIVER
Kapoor & Sons
di Shakun Batra, v.o. sott. italiano e inglese, 140’, India, 2016
I due fratelli Rahul e Arjun Kapoor tornano nella loro casa d’infanzia, dopo l’infarto del nonno, riunendosi al resto della famiglia. Una frizzante commedia corale che indaga l’interiorità dei personaggi raccontando litigi e segreti della famiglia Kapoor.
Sarà presente l’attore Rajat Kapoor.
RIVER TO RIVER
Permanent Roommates
di Sameer Saxena, serie I, ep. 1, v.o. in inglese, 15’, India, 2014
Dopo tre anni di relazione a distanza, Mikesh rientra dagli States e propone a Tanya di fare il grande passo. La ragazza, però, non sembra così convinta...
RIVER TO RIVER
conversazione: Le web series ci raccontano l’India di oggi
Intervengono:
Eleonora Degrassi, giornalista RecenSerie e Mediacritica
Teresa Nannucci, giornalista CarnageNews
RIVER TO RIVER
Bade Tv Wala
di Avadhoot Khanolkar, v.o. sott. italiano e inglese, 28’, India, 2015
Il proiezionista Maru ci conduce all’interno delle sale dei cinema storici indiani, mostrandoci cosa comporta il passaggio dalla pellicola in 35 mm alla proiezione digitale.
RIVER TO RIVER
Sandokan
di Sergio Sollima, ep. 1 e 2, v.o. in italiano, 116’, Italia, 1976
Sandokan giunge a Mompracem. Durante un attacco a Sir Brooke cade nella trappola del colonnello Fitzgerald e viene colpito a tradimento finendo in mare. Il pirata viene salvato da Marianna e ne rimane colpito. Per dimostrare il suo amore alla ragazza, affronta una caccia alla tigre.
Sarà presente l’attore Kabir Bedi.
RIVER TO RIVER
The last smile
di Shankey Srinivasan, v.o. sott. italiano e inglese, 87’, USA, 2016
Ispirato a fatti realmente accaduti raccontati nel libro omonimo, racconta la storia di un padre che, in cerca di giustizia per l’improvvisa morte del figlio, deciderà di dare inizio ad una lotta contro la plurimilionaria azienda farmaceutica ritenuta responsabile.
Sarà presente l’autore del libro Jeevan Zutshi.
RIVER TO RIVER
Mohenjo Daro
di Ashutosh Gowariker, v.o. sott. italiano e inglese, 150’, India, 2016
Film epico e coinvolgente sulla leggendaria civiltà di Mohenjo Daro, con Kabir Bedi nei panni del re. Il giovane Sarman, arrivando nella città, troverà un mondo pieno di ingiustizie portato avanti dal re corrotto. Sarman scoprirà di essere legato a Mohenjo Daro più di quanto si immaginava e lotterà per salvare gli abitanti da un’imminente catastrofe…
Saranno presenti l’attore Kabir Bedi e il regista Ashutosh Gowariker.