Stop (E)motion
Galline in fuga
di Nick park e Peter Lord, Gran Bretagna/Usa, 2000, 84 min (v.italiana)
In Europa il più grande nome del cinema d’animazione in stop motion mainstream è quello di Nick Park. Galline in fuga è il suo esordio sul grande schermo con un’opera apparentemente folle eppure coronata dal successo, proprio come quella intrapresa dalle galline protagoniste che architettano un piano per evadere dal pollaio. Divertimento assicurato per tutte le età per una Pasqua all’insegna delle risate.
La visione del film, raffinato e insieme divertente per la qualità dell’animazione e il ritmo del racconto, è estremamente godibile, ma riesce ad unire la semplicità della storia ad una ricchezza di contenuti e a spunti di discussione importanti. Il motore primo di ogni fuga è sempre nello sguardo, nel desiderio ardente di scoprire il mondo al di là del filo spinato.
Ingresso: €4/ ridotto €3
PROGRAMMAZIONE
Crazy for Football
Volfango De Biasi, 2016, Italia, 75 min
Un gruppo di pazienti che arrivano dai dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, uno psichiatra, Santo Rullo, come direttore sportivo, un ex giocatore di calcio a 5, Enrico Zanchini per allenatore e un campione del mondo di pugilato, Vincenzo Cantatore, a fare da preparatore atletico. Sono questi i protagonisti di Crazy for Football, il documentario di Volfango De Biasi sulla prima nazionale italiana di calcetto che concorre ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka.
Vincitore Miglior Documentario David di Donatello 2017
Ingresso: 6€ intero/ 5€ ridotto
PROGRAMMAZIONE
Assalto al cielo
di Francesco Munzi, 2016, Italia, 72 Min
Nastro d'argento per il documentario – Cinema del reale: Menzione speciale
Costruito esclusivamente con materiale documentario di archivio – Archivio storico Istituto Luce Cinecittà, Rai Teche, Associazione Alberto Grifi, AAMOD e Cineteca di Bologna – il film racconta la parabola di quei ragazzi che animarono le lotte politiche extraparlamentari negli anni compresi tra il 1967 ed il 1977 e che tra slanci e sogni, ma anche violenze e delitti, inseguirono l’idea della rivoluzione, tentando l’”assalto al Cielo”. Diviso in tre movimenti come fosse una partitura musicale, il film esprime il sentimento che oggi conserviamo di quegli anni, mescolando nelle scelte del materiale e di montaggio, memoria personale, storia, spunti di riflessione e desiderio di trasfigurazione.
v. originale italiana
Ingresso: intero €6/ ridotto €5
PROGRAMMAZIONE
Assalto al cielo
di Francesco Munzi, 2016, Italia, 72 Min
Nastro d'argento per il documentario – Cinema del reale: Menzione speciale
Costruito esclusivamente con materiale documentario di archivio – Archivio storico Istituto Luce Cinecittà, Rai Teche, Associazione Alberto Grifi, AAMOD e Cineteca di Bologna – il film racconta la parabola di quei ragazzi che animarono le lotte politiche extraparlamentari negli anni compresi tra il 1967 ed il 1977 e che tra slanci e sogni, ma anche violenze e delitti, inseguirono l’idea della rivoluzione, tentando l’”assalto al Cielo”. Diviso in tre movimenti come fosse una partitura musicale, il film esprime il sentimento che oggi conserviamo di quegli anni, mescolando nelle scelte del materiale e di montaggio, memoria personale, storia, spunti di riflessione e desiderio di trasfigurazione.
v. originale italiana
Ingresso: intero €6/ ridotto €5
BEST OF LA COMPAGNIA 2017
I Am Not Your Negro
di Raoul Peck, 2016, Francia / USA, 93 Min
I Am Not Your Negro tocca le vite e gli assassinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei Neri in America venga oggi costruita e rafforzata.
Medgar Evers, Malcolm X e Martin Luther King: nell’America che piange John Kennedy questi nomi si impongono al mondo intero come rappresentanti del nascente movimento per i diritti civili degli afroamericani. Nessuno dei tre vedrà l’inizio degli anni ’70 ma, anno dopo anno, l’eco della loro lotta diventerà un grido capace di cambiare la storia. Di quella stagione rimane un manoscritto incompiuto di James Baldwin, Remember this House, ovvero il testo da cui il regista Raoul Peck è partito per raccontare come i diritti, ieri come oggi, siano tutt’altro che acquisiti per una larga parte della popolazione americana.
versione originale inglese con sottotitoli in italiano.
Ingresso: €5 intero / €4 ridotto
PROGRAMMAZIONE
Assalto al cielo
di Francesco Munzi, 2016, Italia, 72 Min
Nastro d'argento per il documentario – Cinema del reale: Menzione speciale
Costruito esclusivamente con materiale documentario di archivio – Archivio storico Istituto Luce Cinecittà, Rai Teche, Associazione Alberto Grifi, AAMOD e Cineteca di Bologna – il film racconta la parabola di quei ragazzi che animarono le lotte politiche extraparlamentari negli anni compresi tra il 1967 ed il 1977 e che tra slanci e sogni, ma anche violenze e delitti, inseguirono l’idea della rivoluzione, tentando l’”assalto al Cielo”. Diviso in tre movimenti come fosse una partitura musicale, il film esprime il sentimento che oggi conserviamo di quegli anni, mescolando nelle scelte del materiale e di montaggio, memoria personale, storia, spunti di riflessione e desiderio di trasfigurazione.
v. originale italiana
Ingresso: intero €6/ ridotto €5
DRAGON FILM FESTIVAL
Little Big Master
di Adrian Kwan (Hong Kong, 2015, drammatico, 112‘)
ALLA PRESENZA DELL’AUTORE
Lui Wai-hung direttrice di una prestigiosa scuola materna si rende conto di non avere più motivazione. Decisa pertanto a prendersi dei mesi di pausa, progetta di viaggiare assieme al marito. Durante i preparativi apprende che una piccola scuola fuori città, con solo 5 studenti, rischia la chiusura. La passione per l’educazione si riaccende e la donna inizia a dedicarsi anima e corpo alla riqualificazione dell’istituto.
DRAGON FILM FESTIVAL
In Search of Perfect Consonance
di Ruby Yang (Hong Kong, 2016, documentario, 38‘)
25 anni di storia dell’Asian Youth Orchestra (AYO) costituitasi per promuovere la pace nelle nazioni asiatiche, prendendo le mosse dalle sue origini per arrivare a comprendere come la musica possa essere un veicolo di pace.
DRAGON FILM FESTIVAL
City of Life and Death
di Lu Chuan (Cina, 2009, drammatico, 133’)
Durante la presa della città di Nanchino (che la storia ricorda come il Massacro di Nanchino), mentre la popolazione civile tenta di mettersi in salvo, il giovane soldato giapponese Kadokawa Masao sente nascere dentro di sé un profondo sentimento di orrore per quanto vede accadere sotto i suoi occhi e del quale si sente complice. Nel corso di quei drammatici giorni il ragazzo vive anche l’infelice amore per una prostituta giapponese.
DRAGON FILM FESTIVAL
The Last Supper
di Lu Chuan (Cina, 2012, storico, 110’)
Cina, 195 a. C. Liu Bang, imperatore e fondatore della dinastia Han, ormai anziano e malato è ancora prigioniero degli incubi che lo tormentano da quando ha conquistato il potere. Chi gli è stato veramente fedele nella sua ascesa e chi invece ha cospirato contro di lui? Lo spettro di un’ambizione senza limiti e il desiderio di vendetta seguono l’imperatore fino alla fine dei suoi giorni.
DRAGON FILM FESTIVAL
Little Big Master
di Adrian Kwan (Hong Kong, 2015, drammatico, 112‘)
ALLA PRESENZA DELL’AUTORE
Lui Wai-hung direttrice di una prestigiosa scuola materna si rende conto di non avere più motivazione. Decisa pertanto a prendersi dei mesi di pausa, progetta di viaggiare assieme al marito. Durante i preparativi apprende che una piccola scuola fuori città, con solo 5 studenti, rischia la chiusura. La passione per l’educazione si riaccende e la donna inizia a dedicarsi anima e corpo alla riqualificazione dell’istituto.
DRAGON FILM FESTIVAL
Office
di Johnnie To (Hong Kong, 2015, musical, 117’)
La società miliardaria Jones & Sunn sta per diventare pubblica. Il presidente Ho Chung-ping ha promesso a Winnie Cheung, sua amante da più di venti anni, di diventare uno dei principali azionisti della società. Ma progetto provocherà reazioni inaspettate, e all’interno del mercato neo-liberista si tesserà una ragnatela di giochi di potere e pathos.
DRAGON FILM FESTIVAL
Chongqing Hot Pot
di Yang Qing (Cina, 2016, commedia, 94’)
Tre amici gestiscono un ristorante cinese all’interno di un vecchio rifugio anti aereo. Scoprono casualmente che il loro locale confina col caveau della vicina banca. Uno di loro riconosce in una impiegata della banca una compagna di classe. I quattro si troveranno coinvolti in una sanguinosa rapina organizzata da veri banditi.
DRAGON FILM FESTIVAL
Keeper of Darkness
di Nick Cheung (Hong Kong, 2015, horror, 103’)
L’esorcista Fatt utilizza il metodo della negoziazione per far passare oltre gli spiriti vendicativi, lasciando così andare i loro rancori. I video dei suoi esorcismi diventano virali e Fatt finisce per attirare le attenzioni di uno spirito omicida e di una giornalista ficcanaso.
DRAGON FILM FESTIVAL
City of Life and Death
di Lu Chuan (Cina, 2009, drammatico, 133’)
Durante la presa della città di Nanchino (che la storia ricorda come il Massacro di Nanchino), mentre la popolazione civile tenta di mettersi in salvo, il giovane soldato giapponese Kadokawa Masao sente nascere dentro di sé un profondo sentimento di orrore per quanto vede accadere sotto i suoi occhi e del quale si sente complice. Nel corso di quei drammatici giorni il ragazzo vive anche l’infelice amore per una prostituta giapponese.
DRAGON FILM FESTIVAL
The Way We Dance
di Adam Wong (Hong Kong, 2013, drammatico, 110’)
Da sempre appassionata di danza, Fa decide di lasciare il negozio di tofu dei genitori ed entra all’università, dove si aggrega a un club di hip hop. La ragazza viene catapultata nel mondo delle sfide di danza, ritrovandosi al centro di una battaglia tra due gruppi rivali.
DRAGON FILM FESTIVAL
I Am Not Madame Bovary
di Feng Xiaogang (Cina, 2016, commedia, 135’)
Un racconto cinese del 17esimo secolo narra di come la fedifraga Pan Jinlian abbia cospirato coll’amante per uccidere suo marito, da allora ogni donna colpevole e infedele è indicata con quel nome. Ai giorni nostri Li Xuelian non ci sta ad essere bollata come una Pan Jinlian e farà di tutto per riabilitare il suo buon nome.
DRAGON FILM FESTIVAL
The Assassin
di Hou Hsiao-hsien (Taiwan, 2015, drammatico, 104’)
Cina: IX secolo, Dinastia Tang. Nie Yinniang è stata addestrata a divenire una spietata assassina dalla suora che l’aveva allevata fin da quando era piccola. La ragazza cresce consapevole di dover eliminare i molti funzionari corrotti che fomentano la ribellione nelle province dell’Impero. Come estrema prova della sua formazione, Nie Yinniang viene incaricata di uccidere il cugino, suo promesso sposo.
DRAGON FILM FESTIVAL
Return of the Cuckoo
di Patrick Kong (Hong Kong, 2015, drammatico, 105’)
Durante le sue consegne un fattorino, Man-Cho, incontra una ragazza muta con la quale instaurerà un rapporto basato sul linguaggio dei segni. La routine dei due ragazzi si interromperà bruscamente con l’arrivo della sorella adottiva di Man-Cho che porterà scompiglio nelle loro vite.
DRAGON FILM FESTIVAL
Where’s the Dragon
di Foo Sing Choong (Cina, 2015, animazione, 97’)
Il Drago dello Zodiaco Cinese è sparito e il mondo è governato dal caos! Bisogna ritrovarlo o il potente Imperatore di Giada assegnerà il suo posto nell’oroscopo ad un altro animale e l’armonia si spezzerà. Compiere l’impresa toccherà alla piccola Jen, una bambina in possesso di una preziosa scaglia di drago, insieme a 3 simpatici amici: il maiale, la pecora e il cavallo che popolano lo zodiaco.
DRAGON FILM FESTIVAL
Mojin The Lost Legend 3D
di Wuershan (Cina, 2015, fantasy, 125’)
Durante la Rivoluzione Culturale un gruppo di giovani guardie rosse scopre casualmente il sito dell’antica tomba di una principessa mongola. La profanazione del sepolcro scatena l’ira di forze occulte dalle quali si salvano solo in due. Molti anni dopo i superstiti, trasferitisi a New York, vengono ingaggiati per ritrovare l’antico sito dove è nascosto un talismano dagli straordinari poteri.
DRAGON FILM FESTIVAL
The Grandmaster
di Wong Kar-Wai (Hong Kong, 2013, biografico, 130’)
Alcuni momenti della vita di Yip Man, maestro dell’arte marziale Wing Chun. La trama ruota intorno a quattro personaggi: Gong Yutian anziano maestro del Nord, sua figlia Gong Er erede della tecnica dei “64 palmi”, Ma San l’allievo ingrato ed ambizioso, e Yixiantian detto “il rasoio”, una spia nazionalista. Tra numerosi e spettacolari combattimenti di kung-fu sboccerà, tra Yip Man e Gong Er, l’amore.