LUIS SEPÚLVEDA. Tra Cinema e Musica
SEPÚLVEDA – Lo scrittore del Sud del Mondo
di Sylvie Deleule (Francia, 2011, 54′)
I segreti, i dolori privati, le battaglie politiche e i luoghi dei ricordi del grande scrittore cileno. A Gijòn, nel nord della Spagna, andiamo a incontrare Luis Sepulveda, che si confida: l’infanzia nella povertà, l’attivismo politico, i due anni in carcere dopo il colpo di stato del generale Pinochet, gli amori di una vita, il mare sempre a portata di mano, presenza costante.
LUIS SEPÚLVEDA. Tra Cinema e Musica
LUIS SEPÚLVEDA, GINEVRA DI MARCO, CARMEN YÁÑEZ – Poesia senza patria
Concerto/Spettacolo
Un progetto originale per un incontro ‘senza confini’ tra Europa e Sudamerica, tra musica e poesia, tra racconto e canto. Ne sono protagonisti Ginevra Di Marco, una delle voci femminili italiane più belle e amate, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori, magici depositari di musiche e suoni che spaziano dalle dolci melodie popolari ai ruvidi suoni rock e lo straordinario talento dello “scrittore del sud del mondo”, Luis Sepulveda, autore di romanzi bestseller in tutto il mondo e dell’altrettanto talentuosa scrittrice Carmen Yáñez.
STOP (E)MOTION
Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro
di Nick Park e Steve Box, Gran Bretagna, 2005, 85’
Un equilibrio perfetto tra fantasia, humor paradossale e spoassose citazioni, per uno dei migliori film in stop motion di sempre. Premio Oscar Miglior film d’animazione nel 2005.
“Più grezzo, più imperfetto ma, forse, più umano e credibile dei film Pixar, è un concentrato di umorismo, divertimento, e intelligenza come raramente se ne vedono al cinema” (MyMovies.it)
INGRESSO: €4/ridotto €3
PROGRAMMAZIONE
Crazy for Football
Volfango De Biasi, 2016, Italia, 75 min
Un gruppo di pazienti che arrivano dai dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, uno psichiatra, Santo Rullo, come direttore sportivo, un ex giocatore di calcio a 5, Enrico Zanchini per allenatore e un campione del mondo di pugilato, Vincenzo Cantatore, a fare da preparatore atletico. Sono questi i protagonisti di Crazy for Football, il documentario di Volfango De Biasi sulla prima nazionale italiana di calcetto che concorre ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka.
Vincitore Miglior Documentario David di Donatello 2017
Ingresso: 6€ intero/ 5€ ridotto
BEST OF LA COMPAGNIA 2017
I Am Not Your Negro
di Raoul Peck, 2016, Francia / USA, 93 Min
I Am Not Your Negro tocca le vite e gli assassinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei Neri in America venga oggi costruita e rafforzata.
Medgar Evers, Malcolm X e Martin Luther King: nell’America che piange John Kennedy questi nomi si impongono al mondo intero come rappresentanti del nascente movimento per i diritti civili degli afroamericani. Nessuno dei tre vedrà l’inizio degli anni ’70 ma, anno dopo anno, l’eco della loro lotta diventerà un grido capace di cambiare la storia. Di quella stagione rimane un manoscritto incompiuto di James Baldwin, Remember this House, ovvero il testo da cui il regista Raoul Peck è partito per raccontare come i diritti, ieri come oggi, siano tutt’altro che acquisiti per una larga parte della popolazione americana.
versione originale inglese con sottotitoli in italiano.
Ingresso: €5 intero / €4 ridotto
PROGRAMMAZIONE
Crazy for Football
Volfango De Biasi, 2016, Italia, 75 min
Un gruppo di pazienti che arrivano dai dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, uno psichiatra, Santo Rullo, come direttore sportivo, un ex giocatore di calcio a 5, Enrico Zanchini per allenatore e un campione del mondo di pugilato, Vincenzo Cantatore, a fare da preparatore atletico. Sono questi i protagonisti di Crazy for Football, il documentario di Volfango De Biasi sulla prima nazionale italiana di calcetto che concorre ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka.
Vincitore Miglior Documentario David di Donatello 2017
Ingresso: 6€ intero/ 5€ ridotto
BEST OF LA COMPAGNIA 2017
I Am Not Your Negro
di Raoul Peck, 2016, Francia / USA, 93 Min
I Am Not Your Negro tocca le vite e gli assassinii di Malcom X, Martin Luther King Jr. e Medgar Evers per fare chiarezza su come l’immagine dei Neri in America venga oggi costruita e rafforzata.
Medgar Evers, Malcolm X e Martin Luther King: nell’America che piange John Kennedy questi nomi si impongono al mondo intero come rappresentanti del nascente movimento per i diritti civili degli afroamericani. Nessuno dei tre vedrà l’inizio degli anni ’70 ma, anno dopo anno, l’eco della loro lotta diventerà un grido capace di cambiare la storia. Di quella stagione rimane un manoscritto incompiuto di James Baldwin, Remember this House, ovvero il testo da cui il regista Raoul Peck è partito per raccontare come i diritti, ieri come oggi, siano tutt’altro che acquisiti per una larga parte della popolazione americana.
versione originale inglese con sottotitoli in italiano.
Ingresso: €5 intero / €4 ridotto
PROGRAMMAZIONE
Ciao amore, vado a combattere
di Simone Manetti, 2016, Italia/Thailandia/USA, 73 Min | Alla presenza del regista e della protagonista
È stata una modella. È stata un’attrice. Ora è una combattente. Chiusa un'importante relazione sentimentale, Chantal Ughi scopre nella pratica del Muay Thai un'isola felice dove poter riappropriarsi della serenità perduta. Fugge da New York, dove era arrivata appena ventenne e si trasferisce in Thailandia, iniziando una serie di duri allenamenti. Nella culla della disciplina e grazie all'allenatore Andrew Thomson, Chantal diventa cinque volte campionessa mondiale di Thai Boxe.
v.originale italiano/inglese con sottotitoli in italiano
Ingresso: intero €6/ ridotto €5
Alla presenza del regista e della protagonista
Made in Sardegna: un’isola di film
Sardinia Green Trip
di Andrea Mura (durata 15′)
Andrea Mura, giovane regista cagliaritano, decide di girare un progetto video che documenti personaggi, aziende e realtà impegnate nella ricerca di un modo di vivere e di consumare rispettoso della natura. Per il viaggio che intraprende attraverso la Sardegna, cercherà di limitare il consumo energetico e imparare lui stesso nuove pratiche ecologiche.
Made in Sardegna: un’isola di film
La stoffa dei sogni
di Gianfranco Cabiddu (durata 1h41′)
La stoffa dei sogni narra le vicende di una modesta compagnia di teatranti che naufraga con dei pericolosi camorristi sulle coste dell’Asinara, isola-carcere in mezzo al Mediterraneo. Attraverso questa storia si dipana, per assonanze, il tema profondo dell’arte nella vita dell’uomo: vengono alla luce i temi universali della colpa, della vendetta, del riscatto e del perdono.
Made in Sardegna: un’isola di film
Le favole iniziano a Cabras
di Raffaello Fusaro (durata 71′)
La storia di un viaggio nel cuore di una delle più famose e misteriose isole del Mediterraneo, la Sardegna. Questa affascinante isola è descritta da alcuni dei suoi più importanti artisti: poeti, musicisti, scultori. Attraverso i loro occhi non solo scopriamo le meraviglie della Sardegna ma anche quello che è forse l’origine dell’arte stessa: la bellezza, la passione e la voglia di vivere.
Made in Sardegna: un’isola di film
Nel mondo grande e terribile
di Maria Grazia Perria, Daniele Maggioni, Laura Perini (durata 1h18′)
La vita e le idee di Antonio Gramsci attraverso le parole che ha scritto nelle Lettere e nei Quaderni dal Carcere. Vengono mostrati gli ultimi dieci anni della sua vita in carcere. Un carcere duplice: materiale, concreto ma anche intangibile, immaginario. Un periodo duro e faticoso. Ciononostante, le sue riflessioni durante il carcere, hanno lasciato una traccia indelebile nel pensiero filosofico contemporaneo.
Made in Sardegna: un’isola di film
Sulla rotta verde
di Silvia Perra (durata 21′)
Mathias con il suo veliero ecosostenibile affronta il periplo della Sardegna, navigando per circa 520 miglia con impatto ambientale prossimo allo zero.
Made in Sardegna: un’isola di film
Silenzi e parole
di Peter Marcias (durata 86′)
“Silenzi e Parole” analizza il confronto di due realtà: la Quaresima dei Frati Cappuccini e la Queeresima dell’Associazione Arc. Da una parte i riti cristiani seguiti da un pubblico numeroso e devoto, dall’altra giovani e non giovani che cercano di portare avanti con passione un’idea di civiltà. Sullo stesso piano sono uomini e donne dell’Italia moderna, individui qualunque che attraverso un impegno concreto cambiano qualcosa in meglio della nostra nazione, l’Italia.
Alla presenza del regista
DRAGON FILM FESTIVAL
City of Life and Death
di Lu Chuan (Cina, 2009, drammatico, 133’)
Durante la presa della città di Nanchino (che la storia ricorda come il Massacro di Nanchino), mentre la popolazione civile tenta di mettersi in salvo, il giovane soldato giapponese Kadokawa Masao sente nascere dentro di sé un profondo sentimento di orrore per quanto vede accadere sotto i suoi occhi e del quale si sente complice. Nel corso di quei drammatici giorni il ragazzo vive anche l’infelice amore per una prostituta giapponese.
DRAGON FILM FESTIVAL
The Way We Dance
di Adam Wong (Hong Kong, 2013, drammatico, 110’)
Da sempre appassionata di danza, Fa decide di lasciare il negozio di tofu dei genitori ed entra all’università, dove si aggrega a un club di hip hop. La ragazza viene catapultata nel mondo delle sfide di danza, ritrovandosi al centro di una battaglia tra due gruppi rivali.
DRAGON FILM FESTIVAL
I Am Not Madame Bovary
di Feng Xiaogang (Cina, 2016, commedia, 135’)
Un racconto cinese del 17esimo secolo narra di come la fedifraga Pan Jinlian abbia cospirato coll’amante per uccidere suo marito, da allora ogni donna colpevole e infedele è indicata con quel nome. Ai giorni nostri Li Xuelian non ci sta ad essere bollata come una Pan Jinlian e farà di tutto per riabilitare il suo buon nome.
DRAGON FILM FESTIVAL
The Assassin
di Hou Hsiao-hsien (Taiwan, 2015, drammatico, 104’)
Cina: IX secolo, Dinastia Tang. Nie Yinniang è stata addestrata a divenire una spietata assassina dalla suora che l’aveva allevata fin da quando era piccola. La ragazza cresce consapevole di dover eliminare i molti funzionari corrotti che fomentano la ribellione nelle province dell’Impero. Come estrema prova della sua formazione, Nie Yinniang viene incaricata di uccidere il cugino, suo promesso sposo.
DRAGON FILM FESTIVAL
Return of the Cuckoo
di Patrick Kong (Hong Kong, 2015, drammatico, 105’)
Durante le sue consegne un fattorino, Man-Cho, incontra una ragazza muta con la quale instaurerà un rapporto basato sul linguaggio dei segni. La routine dei due ragazzi si interromperà bruscamente con l’arrivo della sorella adottiva di Man-Cho che porterà scompiglio nelle loro vite.
DRAGON FILM FESTIVAL
Where’s the Dragon
di Foo Sing Choong (Cina, 2015, animazione, 97’)
Il Drago dello Zodiaco Cinese è sparito e il mondo è governato dal caos! Bisogna ritrovarlo o il potente Imperatore di Giada assegnerà il suo posto nell’oroscopo ad un altro animale e l’armonia si spezzerà. Compiere l’impresa toccherà alla piccola Jen, una bambina in possesso di una preziosa scaglia di drago, insieme a 3 simpatici amici: il maiale, la pecora e il cavallo che popolano lo zodiaco.
DRAGON FILM FESTIVAL
Mojin The Lost Legend 3D
di Wuershan (Cina, 2015, fantasy, 125’)
Durante la Rivoluzione Culturale un gruppo di giovani guardie rosse scopre casualmente il sito dell’antica tomba di una principessa mongola. La profanazione del sepolcro scatena l’ira di forze occulte dalle quali si salvano solo in due. Molti anni dopo i superstiti, trasferitisi a New York, vengono ingaggiati per ritrovare l’antico sito dove è nascosto un talismano dagli straordinari poteri.
DRAGON FILM FESTIVAL
The Grandmaster
di Wong Kar-Wai (Hong Kong, 2013, biografico, 130’)
Alcuni momenti della vita di Yip Man, maestro dell’arte marziale Wing Chun. La trama ruota intorno a quattro personaggi: Gong Yutian anziano maestro del Nord, sua figlia Gong Er erede della tecnica dei “64 palmi”, Ma San l’allievo ingrato ed ambizioso, e Yixiantian detto “il rasoio”, una spia nazionalista. Tra numerosi e spettacolari combattimenti di kung-fu sboccerà, tra Yip Man e Gong Er, l’amore.