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Ottobre 2017
  • martedì

    10/10/2017

  • mercoledì

    11/10/2017

  • giovedì

    12/10/2017

  • venerdì

    13/10/2017

  • sabato

    14/10/2017

  • domenica

    15/10/2017

  • lunedì

    16/10/2017


15:00
Festival dei Popoli

Oyster Factory

di Kazuhiro Soda, USA, Giappone, 2015, 145’

Il film racconta il mondo ricco e complesso dei piccoli allevamenti di ostriche e dei pescatori e lavoratori alle loro dipendenze, seguendo da vicino queste vite apparentemente monotone che stanno subendo graduali ma ineluttabili cambiamenti a causa dello spopolamento locale e della globalizzazione.


18:00
Festival dei Popoli

Postcards From the Verge

di Sebastian Mez, Germania, 2017, 72’

“Nell’autunno del 2014 sono andato per la prima volta in Israele. Ero stato invitato a tenere un workshop di
cinema e la mia permanenza doveva durare quattro giorni. Alla fine sono rimasto per sei settimane. Il film fornisce una visione cinematografica frammentaria dei miei viaggi in Medio Oriente, che si situa fra le righe, i confini e le demolizioni degli spazi geografici, le persone che ci vivono”. (Sebastian Mez)


20:30
Festival dei Popoli

Cerimonia di premiazione del 58° Festival dei Popoli

di Agnés Varda, Francia, 2017, 89’

Cerimonia di premiazione del 58° Festival dei Popoli

 


20:35
Festival dei Popoli

Visages, Villages

di Agnés Varda, Francia, 2017, 89’

Agnés Varda ha iniziato come fotografa di scena ma è cinema mescolato alla vita, cinema allo stato puro; JR
è un artista che usa la fotografia per mettere in scena il cinema della vita. Tra i due ci sono 55 anni di differen-
za ma quando s’incontrano nel 2015 nasce un sodalizio artistico e intimo che travolge ogni categoria e
distinzione. Un viaggio commovente ed energico tra le pieghe di una Francia trasformata dal tempo.


17:30
Festival dei Popoli

Primary

di Robert Drew & Associates, USA, 1960, 60’

1960: i senatori americani Hubert Humphrey e John F. Kennedy concorrono alle Primarie del Partito Democratico. Sono gli anni in cui la politica si fa per le strade, stringendo mani, firmando autografi, sorriden-
do. Il primo dei quattro acclamati film di Robert Drew su JFK ne cattura la presenza carismatica, la frenesia
delle folle, la calma di Jackie Kennedy e il carisma populista di Humphrey. Rivelando per la prima volta le
personalità e la politica nel corso di una campagna, Primary offre un imponente sguardo sulla costruzione
dell’immagine presidenziale.


18:30
Festival dei Popoli

Campaign

di Kazuhiro Soda, USA, Giappone, 2007, 120’

Può un candidato privo sia di esperienza in politica sia di carisma vincere le elezioni solo perché sostenuto dal gigante politico Koizumi, primo ministro giapponese, e dal partito liberal-democratico? Questo documentario d’osservazione segue da vicino una campagna elettorale molto calda a Kawasaki in Giappone, rivelando così la vera natura della “democrazia”.


21:30
Festival dei Popoli

Dancer

di Steven Cantor, UK, Russia, Ucraina, USA, 2016, 85’

La straordinaria storia della star della danza Sergei Polunin divenuto, a soli 19 anni, il più giovane primo
ballerino del Royal Ballet di Londra e considerato uno dei più geniali e controversi danzatori contemporanei. Definito dai media inglesi “il James Dean, il Bad Boy” della danza, il film ci mostra Polunin come un personaggio romantico e tormentato, che ha saputo rendere popolare la danza classica grazie al talento naturale, aiutato da un efficacissimo video virale, diretto da David LaChapelle, che lo vede danzare sulle note di Take Me to Church, di Hozier.


15:00
Festival dei Popoli

YVONNES

di Tommaso Perfetti, Italia, Francia, 2017, 60’

Vincenzo è un uomo che porta nel cuore un mondo perduto: Yvonnes, la figlia che non vede da tanti anni.
Forte è il desiderio di ritrovarla. Ma Vincenzo ha ancora intorno a sé la strada, la droga, le amicizie di una vita e, nei ricordi, i segni lasciati dalla prigione. Esiste una condizione perché Vincenzo – anima corpo e pensiero di questo viaggio intimo e universale – possa tornare di incontrare, dopo tanto tempo, Yvonnes?


16:30
Festival dei Popoli

OH BROTHER OCTOPUS

di Florian Kunert, Germania, 2017, 27’

La leggenda narra che, per ogni bambino che viene al mondo, nelle profondità del mare indonesiano compaia un polpo suo gemello. “Diventa il nostro compagno per tutta la vita. Per questo non possiamo uccidere né mangiare nessun polpo. Se rompiamo questa regola, dobbiamo chiedere perdono, oppure un polpo gigante emergerà dalle acque, portando sventura”. Tutti i grandi cambiamenti che stanno interessando l’Indonesia non sono così potenti e assoluti da cancellare le tradizioni e le leggende, esse rimangono a lungo sottaciute, per emergere all’improvviso nei luoghi più inaspettati.


16:35
Festival dei Popoli

Boli Bana

di Simon Coulibaly Gillard, Belgio, 2017, 60’

Boli Bana è un film sulle tradizioni Fulani, sui riti di passaggio e sulle credenze di un gruppo etnico senza frontiere, diffuso in tutta la parte occidentale dell’Africa. È un’immersione sensoriale scandita dai ritmi della  natura e da rituali secolari. Un universo che ha per tetto il cielo stellato e per confine il cerchio del falò che riscalda di notte. Un mondo in cui tutti, uomini e animali, portano impresso sulla pelle il segno di un’appartenenza e di una identità.


18:30
Festival dei Popoli

Also Know As Jihadi

di Eric Baudelaire, Francia, 2017, 102’

La storia possibile di un uomo, Aziz, raccontata attraverso i luoghi in cui ha vissuto: la clinica dove nacque nel sobborgo parigino di Vitry, il quartiere in cui è cresciuto, le scuole che ha frequentato, i luoghi di lavoro. Poi la partenza verso l’Egitto, la Turchia e la strada verso Aleppo, dove è entrato nelle file del Fronte Nusra. Questo viaggio è raccontato anche attraverso quanto emerge dall’archivio giudiziario: interrogatori di polizia, intercettazioni, relazioni di sorveglianza. Documenti che si intrecciano con immagini e suoni per comporre un film che racconta tanto Aziz quanto i paesaggi architettonici, politici, sociali e giudiziari in cui la sua storia si è dipanata.


21:00
Festival dei Popoli

Ghost Hunting

di Raed Andoni, Palestina, Francia, Svizzera, Qatar, 2017, 94’

Con l’intenzione di affrontare i fantasmi che lo perseguitano, il palestinese Raed Andoni riunisce un gruppo eclettico di ex prigionieri per ricostruire una copia di Al-Moskobiya, il principale centro dove vengono svolti gli interrogatori in Israele, dove lui stesso è stato detenuto all’età di 18 anni. Giorno dopo giorno, i protagonisti danno forma ad un luogo che tutti loro hanno vissuto, e in quell’ambiente ripropongono le loro storie. Mentre lavorano ad alzare le pareti delle celle, le parole e le emozioni si sciolgono.


21:00
Festival dei Popoli

Find Fix Finish

di Sylvain Cruiziat, Mila Zhluktenko, Germania, 2017, 19’

Dall’alto qualcuno ci guarda. Costantemente. Per settimane, mesi, talvolta anni. È possibile, se viviamo in
paesi come Yemen o Iraq, che i nostri movimenti vengano ritenuti sospetti e il nostro nome inserito in una
lista di persone da sorvegliare. Questa è la prima fase del programma militare che prevede l’uso di droni atti a “trovare, mirare e terminare” specifici obiettivi umani.


11:00
Festival dei Popoli

HOW I DID IT – Incontro pubblico con gli autori

Gli incontri si terranno nella saletta MYmovies


15:00
Festival dei Popoli

Dans le lit du Rhône

di Mélanie Pitteloud, Svizzera, 2017, 88’

In collaborazione con Publiacqua e Water Right Foundation
Il fiume Rodano è stato straziato per 150 anni: il suo corso ha vissuto una storia di dominio da parte degli
esseri umani. Ma non è ancora stato addomesticato! A seguito di alcune inondazioni disastrose, un gigantesco cantiere sta per rivitalizzarlo aprendogli uno spazio più grande. Questo film, coinvolgente e poetico, girato a
stretto contatto con gli abitanti legati al futuro del Rodano, è un viaggio che pone un interrogativo univer-
sale sul nostro rapporto con la natura e il territorio.


16:30
Festival dei Popoli

Les Chants de la Maladrerie

di Flavie Pinatel, Francia, 2017, 26’

La Maladrerie è un quartiere di case popolari vicino Parigi, progettato a partire da un’utopia. 900 apparta-
menti, progettati dall’architetto R. Gailhoustet, tutti diversi tra loro, come le persone che li abitano. Oggi sono in decadenza, ma una idea innovativa li ha originati: il posto in cui vivono le persone può influenzare la loro socialità. Così come l’architetto ha voluto vedere le vite degli altri diversamente, anche la regista ha cercato un modo nuovo per raccontare il quartiere e la sua complessità: attraverso i canti che echeggiano tra i palazzi e i parchi, tra gli alberi e gli stagni, tra i graffiti e l’asfalto.


16:35
Festival dei Popoli

Il mondo o niente

di Chiara Caterina, Francia, 2017, 45’

Chiara Caterina percorre la Basilicata alla ricerca di amarezze e meraviglie, passando dal cielo al mare, dalle
grotte ai rivoli di versamenti tossici che si insinuano nelle crepe del terreno, dai richiami dei lupi alla caccia
al cinghiale. Si lascia indietro tutto il superfluo, pulisce l’obiettivo della sua macchina da presa dai residui della
superficialità per immergersi in dettagli tanto piccoli quanto densi che, accostati gli uni agli altri, compongono
un’immagine della Basilicata inedita e ipnotica.


18:15
Festival dei Popoli

Good Luck

di Ben Russell, Francia, Germania, 2017, 143’

Cominciando il suo viaggio con una discesa di 600 metri nelle profondità della Terra, il film punta il
riflettore sui volti dei minatori impegnati nello scavo di una miniera sotterranea in Serbia in condizioni che
sembrano appartenere ad un’altra epoca. Il rumore del diesel è interrotto dal sibilo dell’ossigeno, le pareti
dell’ufficio vibrano a causa delle esplosioni innescate due livelli più sotto. La via crucis di questi minatori
semi-dimenticati trova un rispecchiamento in un altro continente, nel caldo tropicale di una miniera d’oro
abusiva in Suriname. Il rombo delle pompe dell’acqua sotto il sole accecante accompagna il liquido argenteo che scivola lungo la mano di un minatore, che aggiunge mercurio alla terra in una incessante caccia all’oro.


21:30
Festival dei Popoli

Le Vénérable W.

di Barbet Schroeder, Francia, Svizzera, 2017, 95’

In Birmania, il “Venerabile Wirathu” è uno dei monaci buddisti più influenti e rispettati. Incontrarlo significa
compiere un viaggio nel cuore del razzismo quotidiano e osservare come l’islamofobia e l’incitamento all’odio si trasformino in violenza e distruzione. Tutto ciò in un paese dove il 90% della popolazione professa il buddismo, religione fondata su una pratica di vita pacifica, tollerante e non violenta.


11:00
Festival dei Popoli

HOW I DID IT – Incontro pubblico con gli autori

Gli incontri si terranno nella saletta MYmovies


15:00
Festival dei Popoli

Duelo

di Alejandro Alonso Estrella, Cuba, 2017, 12’

Un antico rituale caraibico: costruire una croce di legno in grado di placare le inquietudini derivate dai propri demoni interiori - nel caso di Yoan, l’immagine del proprio padre assente che lo perseguita costantemente. È quello che Yoan si accinge a compiere, incoraggiato da sua madre. Ma quello che potrebbe essere il racconto di un rituale arcaico diventa il punto di partenza per un racconto intimo e misterioso, fatto di silenzi, di movimenti interiori ed esteriori, di gesti ed esorcismi.


15:05
Festival dei Popoli

On the edge of life

di Yaser Kassab, Siria, 2017, 45’

Yaser e Rima lasciano la Siria per il Libano, ma, dopo aver ricevuto la notizia che il fratello minore di lui è scomparso ad Aleppo, si spostano e finiscono a vivere in un luogo remoto e isolato in Turchia, dove passano un anno e mezzo. Il silenzio e la monotona vita quotidiana vengono spezzati dalle telefonate della famiglia da Aleppo, finché un giorno decidono di imbarcarsi per raggiungere la Svezia.


16:30
Festival dei Popoli

En la Boca

di Matteo Gariglio, Argentina, Svizzera, 2016, 25’

Un risveglio brusco. Un ragazzo si alza, deve andare a lavorare. Un lavoro particolare, condiviso con la sua famiglia. I Molina abitano allo stadio del Boca Juniors, a Buenos Aires, e tutta la loro vita ruota attorno allo
stadio: compravendita di biglietti, accordi sottobanco con la polizia, bagarinaggio, smercio di biglietti falsi.
La normalità in un mondo a sé, un sistema che gravita attorno al polo, simbolico e materiale, dello stadio.
Qualcosa irrompe, improvviso e non reversibile, nella vita scandita della famiglia Molina.


16:35
Festival dei Popoli

Conversation with a cactus

di Elise Florenty, Marcel Türkowsky, Giappone, Francia, Germania, 2017, 45’

Se una pianta potesse parlare, non la capiremmo. Questa la sfida più grande – parafrasando Wittgenstein
e sostituendo piante a leoni - per il dottor Ken Hashimoto che, negli anni ‘70, provò a studiare la lingua dei cactus. Nessuno dei suoi fantastici esperimenti ottenne risultati accettabili per la scienza. Un cactus, pur presente sulla scena del crimine, non è ancora in grado di rivelare l’identità dell’assassino.


18:15
Festival dei Popoli

Palenque

di Sebastian Pinzon Silva, Colombia, USA, 2017, 26’

Un piccolo paese in Colombia che diventa il luogo della memoria, una memoria-musical. Il film racconta i gesti antichissimi e quotidiani della popolazione del villaggio attraverso canti antichi, intonati dagli abitanti stessi. Lunghi piani sequenza e una regia raffinata trasformano San Basilio de Palenque, il piccolo villaggio colombiano che per primo nelle Americhe si liberò dalla dominazione europea rivendicando le proprie radici africane, in un grande set musicale, memore dei raffinati movimenti di macchina dei grandi maestri del musical.


18:20
Festival dei Popoli

Maman Colonelle

di Dieudo Hamadi, Repubblica Democratica del Congo, Francia, 2017, 72’

Honorine Munyole è una vedova di quarantaquattro anni, madre di sette figli, alcuni dei quali adottati.
Honorine, ovvero il colonnello Munyole, è per tutti “Maman Colonelle”, colei che dirige l’unità di polizia
per le violenze sessuali e la protezione dei minori a Bukavu, città della Repubblica Democratica del
Congo. Il trasferimento a Kisangani, dove Honorine ritrova le orme disumane lasciate dalla guerra tra ugandesi e ruandesi, segna l’inizio di una sua nuova sfida, che lei affronta con tenacia e dedizione.


20:30
Festival dei Popoli

Radio Kobanî

di Reber Dosky, Paesi Bassi, 2016, 70’

Durante la guerra di liberazione dalle milizie di Daesh (ISIS) Dilovan, una giovane curda, organizza una stazione radio nella città di Kobane, Siria. I program- mi, costituiti in maggior parte da interviste ai soprav-
vissuti, profughi di ritorno, combattenti e poeti, danno un senso di appartenenza a tutti gli ascoltatori, che si
trovano a dover ricostruire la città e il proprio futuro. Anche Dilovan usa la radio per raccontare la propria storia, in forma di messaggio al bambino che potrebbe avere un giorno. Girato nell’arco di tre anni, il film è un racconto amaro, intimo e poetico del trauma, della guarigione, di speranza e di amore.


22:00
Festival dei Popoli

Monterey Pop

di D. A. Pennebaker, USA, 1969, 79’

In un bellissimo fine settimana del giugno del 1967, all’apice della Summer of Love, a Monterey ebbe luogo, e fu come un boato, lo storico Festival Internazionale di musica Pop, che catturò lo spirito di un decennio e aprì una nuova era per il rock and roll. Monterey avrebbe lanciato le carriere di artisti del calibro di Jimi Hendrix, Janis Joplin, Otis Redding, Simon e Garfunkel. Con il suo caratteristico direct cinema D. A. Pennebaker ha catturato momenti che sono diventati leggenda: Pete Townshend che distrugge la sua chitarra, Jimi Hendrix che la brucia.


11:00
Festival dei Popoli

HOW I DID IT – Incontro pubblico con gli autori

Gli incontri si terranno nella saletta MYmovies


15:30
Festival dei Popoli

Garmonia

di Lidia Sheinin, Russia, 2017, 60’

Un piccolo appartamento, carico dei ricordi di tutta una vita, fa da scenario alla convivenza forzata tra l’anziana proprietaria e la famiglia di sua nipote, composta da una nidiata di bambini vivaci e turbolenti. Il film
descrive con gusto musicale, ironia e delicatezza l’evolversi delle relazioni e l’intreccio degli affetti all’interno della casa sovraffollata.


17:00
Festival dei Popoli

The boy from H2

di Helen Yanovsky, Israele, Palestina, 2017, 21’

Dopo gli accordi del 1997, la città di Hebron – la più grande della Cisgiordania – è divisa in due settori: H1 e
H2. La libertà di movimento per i palestinesi che vivono nel settore H2 è estremamente limitata e la vita sociale in questa parte della città si è fermata. Ogni giorno, i soldati arrestano i bambini che ritengono responsabili del lancio di pietre o di altre azioni. Il dodicenne palestinese Muhammad Burqan, che vive nella zona H2 con la sua numerosa famiglia, è uno di quelli che più spesso entrano in conflitto con i militari.


17:05
Festival dei Popoli

La convocazione

di Enrico Maisto, Italia, 2017, 57’

Corte d’assise d’appello di Milano. La mattina, un’aula estranea e vuota accoglie alcune persone convocate lì, per quel giorno, senza una spiegazione. Hanno gli sguardi straniti, gli scambi tra gli uni e gli altri son accennati e prudenti. Lo spettatore osserva un intricato mondo fatto di commenti bisbigliati, respiri, silenzi, domande e confessioni sussurrate fra estranei. Ritagli di volti e di pensieri di sconosciuti prescelti per la composizione della giuria popolare convocata dalla corte d’assise d’appello di Milano, che si sta occupando, tra l’altro, delle stragi e dei delitti più noti avvenuti in Italia negli ultimi decenni.


19:00
Festival dei Popoli

Des Moutons et des Hommes

di Karim Sayad, Svizzera, Francia, Qatar, 2017, 78’

Immerso in un paesaggio perennemente inondato dal sole e arso dalla polvere, il film racconta una competizione di origini antiche ancora molto popolare nell’Algeria di oggi: l’organizzazione di combattimenti
tra montoni. Attorno a questi incontri, rudi e cruenti, ruota la comunità di appassionati: chi guarda, chi
scommette, chi spera di far gareggiare nell’arena il campione in grado di dargli gloria e denaro.


21:00
Festival dei Popoli

We are X

di Stephen Kijak, UK, Giappone, USA, 2017, 95’

Sotto l’enigmatica guida del batterista, pianista, compositore e produttore Yoshiki, gli X Japan hanno venduto più di 30 milioni di singoli e album, annoverando tra i fan nomi del calibro di Sir George Martin, i KISS, Stan Lee e persino l’imperatore del Giappone. We Are X è l’incredibile storia di questa band heavy metal giapponese che ha creato un fenomeno culturale unico, a partire dagli anni ‘80 fino alla memorabile performance al Madison Square Garden di New York nel 2014.


15:00
Festival dei Popoli

El pacto de Adriana

di Lissette Orozco, Cile, 2017, 96’

La zia preferita della regista, da tempo immigrata dal Cile in Australia, è stata in realtà accusata di essere stata una delle torturatrici di detenuti politici durante il regime di Pinochet, di essere stata, cioè, un membro della DINA, la polizia politica del regime. Lei nega ogni accusa; la nipote decide di filmarla, di iniziare a parlare con lei, di iniziare a indagare per scoprire la verità.


16:45
Festival dei Popoli

Anatomia del miracolo

di Alessandra Celesia, Francia, Italia, 2017, 83’

Andare oltre ogni evidenza e ogni legge naturale, è questa la sostanza ultima di ogni miracolo. Simile è
anche lo spirito che motiva le tre protagoniste di questo film: Giusy, animo inquieto e libero in un corpo costretto su una sedia a rotelle, Fabiana, transessuale che coordina una comunità di fedeli e Sue Song, pianista coreana approdata a Napoli per comunicare attraverso la musica. La quarta protagonista, la Vergine dell’Arco, racchiude in sé tutte le contraddizioni di queste esistenze e pulsioni: violenza e amore, bestemmia e misericordia, dolore e speranza, antico e moderno.


18:30
Festival dei Popoli

7 Veils

di Sepideh Farsi, Afghanistan, Francia, 2017, 80’

Dell’Afghanistan conosciamo poco: alcuni cliché, la parola talebani, una guerra mai cessata dall’epoca sovietica che sembra aver preso un nuovo corso dal 2001; un paese devastato in uno stato di conflitto permanente e una popolazione profondamente segnata. Con la sua camera, Sepideh Farsi punta a raggiungere il cuore di questo paese.


20:30
Festival dei Popoli

The Beatles, Hippies and Hells Angels

di Ben Lewis, Regno Unito, 2017, 90’

E' il 1967 e i Beatles devono affrontare un grosso problema: sono il gruppo musicale più famoso, ma le
imposte che devono pagare li stanno per lasciare al verde. La soluzione è investire in una nuova società: la Apple Corps. Oggi la Apple Corps si limita a gestire il catalogo dei Beatles, ma nei tardi anni ‘60 è stata una delle imprese più colorate e stravaganti che siano mai esistite. Il concetto era diffondere nel mondo i valori  del nuovo movimento Hippy. Questo film non autorizzato racconta per la prima volta la vera storia dietro la Apple, un esperimento irripetibile di “Capitalismo Hippy”.


22:15
Festival dei Popoli

Crisis: Behind a Presidential Commitment

di Robert Drew & Associates, USA,1963, 52’

Nella primavera del 1963 i giornali iniziano a parlare di una nuova crisi in corso. Un tribunale federale ha ordinato all’Università dell’Alabama di accettare l’iscrizione di due studenti neri. Il governatore George
Wallace minaccia di opporsi fisicamente al loro ingresso e John F. Kennedy è costretto a decidere se avvalersi del potere di presidente per sostenere la parità razziale. Crisis cattura il drammatico sviluppo degli eventi
attraverso uno straordinario climax, in cui si assiste a importanti decisioni all’interno dell’ufficio ovale.


22:20
Festival dei Popoli

Faces of November

di Robert Drew & Associates, USA, 1964, 12’

Il 22 novembre 1963 Kennedy viene assassinato. Premiato alla Mostra del Cinema di Venezia del ’64, il film documenta il funerale: la compostezza di Jackie, la commozione della gente comune, i volti segnati dalla tragedia che ha creato profondo sgomento in un’intera nazione.