#12 Firenze – MiBACT per la fotografia
Conservazione e restauro della fotografia in ambito museale
Tavola rotonda
Ore 10.00
Saluti istituzionali
Monica Barni – Vice Presidente Regione Toscana
Marco Ciatti – Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure
Claudio de Polo – Presidente Fratelli Alinari
Lorenza Bravetta – Consigliere del Ministro Dario Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo MiBACT
Antonio Tarasco – Direzione generale Musei MiBACT
Ore 10.30 – 13.00
Tavola rotonda: Conservazione e restauro della fotografia in ambito museale
Modera:
Marco Ciatti – Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure
Intervengono:
Anne Cartier-Bresson – Conservatrice Générale du Patrimoine, Direttrice Atelier de Restauration et Conservation des Photographies de la Ville de Paris
Barbara Cattaneo – Restauratrice Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Lorenza Fenzi – Docente di restauro dei materiali fotografici – Scuola di Restauro C.Boito, Accademia di Brera
Melissa Gianferrari – Docente di restauro di beni fotografici, Accademia di Belle Arti di Bologna
Rodorico Giorgi – Professore di Chimica del Restauro, Università di Firenze – CSGI Consorzio
Letizia Montalbano – Direttore Scuola di Alta Formazione e Studio dell’Opificio delle Pietre Dure, Firenze
Antonio Sansonetti – Istituto per la Conservazione e Valorizzazione dei Beni Culturali (ICVBC), Consiglio Nazionale delle Ricerche
Maria Letizia Sebastiani – Direttore Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario, Roma
Emanuela Sesti – Dirigente Scientifico Fratelli Alinari. Fondazione per la Storia della Fotografia, Firenze
Elizabeth J.Shepherd – Responsabile dell’Aerofototeca Nazionale, ICCD-Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
#12 Firenze – MiBACT per la fotografia
Esperienze e confronti nella valorizzazione della fotografia nei musei
Tavola rotonda
Ore 15.00 – 17.30
Tavola rotonda: Esperienze e confronti nella valorizzazione della fotografia nei musei
Modera:
Guido Guerzoni – Professore di Museum Management, Università “Luigi Bocconi”
Intervengono:
Matteo Balduzzi – Curatore Museo di Fotografia Contemporanea, Cinisello Balsamo
Susanna Brown – Curatrice della Fotografia, Word & Image Department, Victoria & Albert Museum
Marco De Mutiis – Digital Curator Fotomuseum Winterthur
Florian Ebner – Direttore della fotografia, Centre Pompidou
Roberto Ferrari – Direttore Cultura Regione Toscana
Margherita Guccione – Direttore MAXXI Architettura
Massimiliano Pinucci – Docente ISIA Firenze, progettista AIM -Alinari Image Museum
Silvia Stabile – Focus Team Arte e beni culturali, BonelliErede
Diana Toccafondi – Soprintendente Archivistico e Bibliografico della Toscana
Luigi Tomassini – Direttore Dipartimento Beni Culturali, Università di Bologna
PROGRAMMAZIONE
Manifesto
di Julian Rosefeldt, 2015, Germania/Australia, 95'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Il manifesto del Partito Comunista raccontato da un senzatetto, i motti dadaisti interpretati da una vedova durante un’orazione funebre, Dogma 95 spiegato da una maestra ai suoi allievi. Dodici personaggi (più uno) celebrano i movimenti artistici all’interno di altrettanti ambienti, attraverso un sorprendente collage di famosi manifesti del Novecento scritto da Julian Rosefeldt e interpretato dall’attrice australiana Cate Blanchett, vincitrice dell’Oscar.
Tra gli autori citati nel film: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
The Communist Manifesto narrated by a homeless, dadaist’s mottos played by a widow during a funeral oration, Dogma 95 described by a school teacher to her students. 13 distinct characters celebrate artistic movements in different scenarios, through a witty collage of famous manifestos from the 20th century written by Julian Rosefeldt and interpreted by Oscar-winning Australian actress Cate Blanchett.
Some of the authors mentioned in the movie are: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
PROGRAMMAZIONE
Manifesto
di Julian Rosefeldt, 2015, Germania/Australia, 95'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Il manifesto del Partito Comunista raccontato da un senzatetto, i motti dadaisti interpretati da una vedova durante un’orazione funebre, Dogma 95 spiegato da una maestra ai suoi allievi. Dodici personaggi (più uno) celebrano i movimenti artistici all’interno di altrettanti ambienti, attraverso un sorprendente collage di famosi manifesti del Novecento scritto da Julian Rosefeldt e interpretato dall’attrice australiana Cate Blanchett, vincitrice dell’Oscar.
Tra gli autori citati nel film: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
The Communist Manifesto narrated by a homeless, dadaist’s mottos played by a widow during a funeral oration, Dogma 95 described by a school teacher to her students. 13 distinct characters celebrate artistic movements in different scenarios, through a witty collage of famous manifestos from the 20th century written by Julian Rosefeldt and interpreted by Oscar-winning Australian actress Cate Blanchett.
Some of the authors mentioned in the movie are: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
PROGRAMMAZIONE
Manifesto
di Julian Rosefeldt, 2015, Germania/Australia, 95'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Il manifesto del Partito Comunista raccontato da un senzatetto, i motti dadaisti interpretati da una vedova durante un’orazione funebre, Dogma 95 spiegato da una maestra ai suoi allievi. Dodici personaggi (più uno) celebrano i movimenti artistici all’interno di altrettanti ambienti, attraverso un sorprendente collage di famosi manifesti del Novecento scritto da Julian Rosefeldt e interpretato dall’attrice australiana Cate Blanchett, vincitrice dell’Oscar.
Tra gli autori citati nel film: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
The Communist Manifesto narrated by a homeless, dadaist’s mottos played by a widow during a funeral oration, Dogma 95 described by a school teacher to her students. 13 distinct characters celebrate artistic movements in different scenarios, through a witty collage of famous manifestos from the 20th century written by Julian Rosefeldt and interpreted by Oscar-winning Australian actress Cate Blanchett.
Some of the authors mentioned in the movie are: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
PROGRAMMAZIONE
Hokusai dal British Museum
di Patricia Wheatley, 2017, Stati Uniti, 90'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Hokusai, classe 1760, è l’artista giapponese che più di ogni altro ha rivoluzionato la storia dell’arte moderna occidentale.
La sua opera più conosciuta, La Grande Onda, è così famosa da essere stata copiata e riprodotta quanto la Monna Lisa di Leonardo. Con La Grande Onda e la serie delle 100 viste del Monte Fuji, Hokusai ha infatti ispirato artisti come Monet, Van Gogh e Picasso e, con i suoi emoji, è stato e rimane a tutti gli effetti il padre del manga moderno, oltre che un’inesauribile fonte di spunti per gli artisti di oggi.
Hokusai dal British Museum è il primo documentario inglese dedicato al celebre Katsushika Hokusai (1760-1849). Al nostro fianco per guidarci nella scoperta del pittore ci saranno studiosi appassionati e artisti che hanno subito l’influenza di questo grande maestro, tra cui David Hockneye il pittore giapponese Ideguchi Yuki. Dopo una prima parte dedicata alla vita del pittore, il film evento guiderà lo spettatore in una visita esclusiva attraverso le sale della grande mostra del British Museum Hokusai: beyond the Great Wave (aperta sino al 13 agosto). Presentato dallo storico dell’arte Andrew Graham-Dixon con gli artisti Grayson Perry, Kate Malone e Maggi Hambling, il tour è stato creato appositamente per il pubblico del cinema.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
Florence as you have never seen it before
Destination Florence
25 min lenght, italian with english subtitles / multilingual audioguide in French, Spanish or Japanese
A short movie with an unconventional point of view of one of the most appreciated and visited cities in the world. A night tour with no crowd and spectacular images.
Close encounters with the beauty of this enchanting city. A first exciting approach to the Masterpieces of the Renaissance, and an ideal way to start your tour in Florence.
PROGRAMMAZIONE
Hokusai dal British Museum
di Patricia Wheatley, 2017, Stati Uniti, 90'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Hokusai, classe 1760, è l’artista giapponese che più di ogni altro ha rivoluzionato la storia dell’arte moderna occidentale.
La sua opera più conosciuta, La Grande Onda, è così famosa da essere stata copiata e riprodotta quanto la Monna Lisa di Leonardo. Con La Grande Onda e la serie delle 100 viste del Monte Fuji, Hokusai ha infatti ispirato artisti come Monet, Van Gogh e Picasso e, con i suoi emoji, è stato e rimane a tutti gli effetti il padre del manga moderno, oltre che un’inesauribile fonte di spunti per gli artisti di oggi.
Hokusai dal British Museum è il primo documentario inglese dedicato al celebre Katsushika Hokusai (1760-1849). Al nostro fianco per guidarci nella scoperta del pittore ci saranno studiosi appassionati e artisti che hanno subito l’influenza di questo grande maestro, tra cui David Hockneye il pittore giapponese Ideguchi Yuki. Dopo una prima parte dedicata alla vita del pittore, il film evento guiderà lo spettatore in una visita esclusiva attraverso le sale della grande mostra del British Museum Hokusai: beyond the Great Wave (aperta sino al 13 agosto). Presentato dallo storico dell’arte Andrew Graham-Dixon con gli artisti Grayson Perry, Kate Malone e Maggi Hambling, il tour è stato creato appositamente per il pubblico del cinema.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
PROGRAMMAZIONE
Lievito madre – Le ragazze del secolo scorso
di Concita De Gregorio, Esmeralda Calabria, Italia, 2017, 60 min
La politica, il sesso, il lavoro, i sogni: in ‘Lievito madre’ (presentato all’ultima Mostra del cinema di Venezia) Concita De Gregorio raccoglie le voci di 15 donne. Che ci hanno fatto crescere.
Un progetto che viene da lontano. Ore e ore di interviste a moltissime donne, un progetto web su Repubblica.it (Cosa pensano le ragazze) e oggi un film che dopo la prima veneziana si vedrà in tv su RaiTre.
“Un racconto intimo delle donne che ci hanno preceduto e formato” raccontano le registe.
Biglietto intero 6€ / ridotto 5€
PROGRAMMAZIONE
Manifesto
di Julian Rosefeldt, 2015, Germania/Australia, 95'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Il manifesto del Partito Comunista raccontato da un senzatetto, i motti dadaisti interpretati da una vedova durante un’orazione funebre, Dogma 95 spiegato da una maestra ai suoi allievi. Dodici personaggi (più uno) celebrano i movimenti artistici all’interno di altrettanti ambienti, attraverso un sorprendente collage di famosi manifesti del Novecento scritto da Julian Rosefeldt e interpretato dall’attrice australiana Cate Blanchett, vincitrice dell’Oscar.
Tra gli autori citati nel film: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
The Communist Manifesto narrated by a homeless, dadaist’s mottos played by a widow during a funeral oration, Dogma 95 described by a school teacher to her students. 13 distinct characters celebrate artistic movements in different scenarios, through a witty collage of famous manifestos from the 20th century written by Julian Rosefeldt and interpreted by Oscar-winning Australian actress Cate Blanchett.
Some of the authors mentioned in the movie are: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
OPEN DAY
La Compagnia apre le porte agli studenti UniFi
Ingresso libero
Dalle 17.30 alle 19.30
Un’occasione per conoscere la nuova sala e lo staff che si occupa della programmazione: potrai confrontarti con loro e proporre idee per rassegne e iniziative da organizzare durante l’anno.
Non è necessaria prenotazione.
EVENTO
Giuseppe Dessì: un ricordo a quarant’anni dalla morte
Ingresso libero
Giuseppe Dessì (Villacidro (CA) 1909 – Roma 1977) è considerato, a pieno titolo, uno dei massimi intellettuali italiani del ‘900. La sua attività ha spaziato dalla letteratura al Teatro, dal Cinema al giornalismo.
Per ricordarne la figura e l’opera, nell’ambito delle manifestazioni per il quarantennale della sua morte, l’ACSIT (Associazione Culturale Sardi in Toscana) e la Fondazione Dessì, in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze, hanno organizzato una serata dedicata a Giuseppe Dessì.
PROGRAMMAZIONE
Manifesto
di Julian Rosefeldt, 2015, Germania/Australia, 95'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Il manifesto del Partito Comunista raccontato da un senzatetto, i motti dadaisti interpretati da una vedova durante un’orazione funebre, Dogma 95 spiegato da una maestra ai suoi allievi. Dodici personaggi (più uno) celebrano i movimenti artistici all’interno di altrettanti ambienti, attraverso un sorprendente collage di famosi manifesti del Novecento scritto da Julian Rosefeldt e interpretato dall’attrice australiana Cate Blanchett, vincitrice dell’Oscar.
Tra gli autori citati nel film: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
The Communist Manifesto narrated by a homeless, dadaist’s mottos played by a widow during a funeral oration, Dogma 95 described by a school teacher to her students. 13 distinct characters celebrate artistic movements in different scenarios, through a witty collage of famous manifestos from the 20th century written by Julian Rosefeldt and interpreted by Oscar-winning Australian actress Cate Blanchett.
Some of the authors mentioned in the movie are: Filippo Tommaso Marinetti, Tristan Tzara, Kazimir Malevich, André Breton, Claes Oldenburg, Yvonne Reiner, Sturtevant, Adrian Piper, Sol LeWitt e Jim Jarmusch.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
PROGRAMMAZIONE
Hokusai dal British Museum
di Patricia Wheatley, 2017, Stati Uniti, 90'
Questo film fa parte dei TOP DOC
Hokusai, classe 1760, è l’artista giapponese che più di ogni altro ha rivoluzionato la storia dell’arte moderna occidentale.
La sua opera più conosciuta, La Grande Onda, è così famosa da essere stata copiata e riprodotta quanto la Monna Lisa di Leonardo. Con La Grande Onda e la serie delle 100 viste del Monte Fuji, Hokusai ha infatti ispirato artisti come Monet, Van Gogh e Picasso e, con i suoi emoji, è stato e rimane a tutti gli effetti il padre del manga moderno, oltre che un’inesauribile fonte di spunti per gli artisti di oggi.
Hokusai dal British Museum è il primo documentario inglese dedicato al celebre Katsushika Hokusai (1760-1849). Al nostro fianco per guidarci nella scoperta del pittore ci saranno studiosi appassionati e artisti che hanno subito l’influenza di questo grande maestro, tra cui David Hockneye il pittore giapponese Ideguchi Yuki. Dopo una prima parte dedicata alla vita del pittore, il film evento guiderà lo spettatore in una visita esclusiva attraverso le sale della grande mostra del British Museum Hokusai: beyond the Great Wave (aperta sino al 13 agosto). Presentato dallo storico dell’arte Andrew Graham-Dixon con gli artisti Grayson Perry, Kate Malone e Maggi Hambling, il tour è stato creato appositamente per il pubblico del cinema.
Biglietto intero 8,00 € / ridotto 6,50 €
PROGRAMMAZIONE
Così parlò De Crescenzo
di Antonio Napoli, 2017, Italia, 76'
Nato a Napoli, Luciano De Crescenzo dopo aver studiato e lavorato 20 anni come ingegnere presso la IBM ha iniziato la sua carriera come scrittore e divulgatore di successo della filosofia e mitologia greca. Luciano è stato anche disegnatore, fotografo, sceneggiatore, regista, attore, presentatore televisivo e poeta. Tra il presente e il passato, il film ci trasporta lungo un viaggio alla scoperta di un grande uomo contemporaneo, storico compagno di avventure di Renzo Arbore, amico di Federico Fellini, spesso chiacchierato per i suoi flirt con bellissime donne tra cui l’amica di sempre Isabella Rossellini. Attraverso la sua vita, i suoi libri e i suoi film, Luciano De Crescenzo ci trasmette con emozione tutta la potenza delle preziose qualità che più lo contraddistinguono: semplicità, ironia e un’infinita gioia di vivere.
“In IBM è molto importante il grado di ogni persona. Io sono diventato al massimo direttore di primo livello, e avevo come segno di riconoscimento una caraffa per bere l’acqua e due bicchieri. Il mio capo invece nel suo ufficio, aveva una caraffa e quattro bicchieri. Il capo del mio capo, che era il direttore di tutto il distretto aveva una caraffa e sei bicchieri. Ogni volta che uno entra in un ufficio in IBM, non guarda mai di fronte, guarda subito a destra per vedere quanti bicchieri ci sono, per sapere con chi ha a che fare. Ora, siccome io non volevo vivere tutta la vita mia per arrivare a 'sei bicchieri' ho preferito andare via.” Luciano de Crescenzo
France Odeon 2017
L’arte della fuga
di Brice Cauvin con Agnès Jaoui e Laurent Lafitte (100 min, v.doppiata in italiano.) KITCHEN FILM
Fuori concorso premio al miglior doppiaggio a Emanuela Piovano
Antoine vive con Adar, ma sogna di stare con Alexis… Louis è innamorato di Matilde ma sta per sposarsi con Julie…. Gérard, che ama solo Hélène, cadrà fra le braccia di Ariel? Tre fratelli in piena confusione… Come ritrovare la giusta strada o…. sfuggire alle responsabilità? Una “serenata a tre” che orchestra le vite di tre fratelli e di tutti i bizzarri personaggi che li circondano, un film brillante e singolare, una commedia sulla vita quotidiana, sulla versatilità del desiderio, sulla fragilità dei legami amorosi e del tempo che passa. La spontaneità, la poesia e la leggerezza che caratterizzano la regia della seconda opera di Brice Cauvin ricordano per molti versi quella di Jacques Demy, mentre i divertenti dialoghi, a volte cinici, tra i vari personaggi ci fanno quasi pensare al primo Woody Allen.
France Odeon 2017
Aurore
di Blandine Lenoir con Agnès Jaoui e Thibault de Montalembert (89 min. v.o. sott. it.) BIM DISTRIBUZIONE
Sulla soglia dei cinquanta, ad Aurore le cose non potrebbero andare peggio: è stata lasciata dal marito, non ha più un lavoro, sua figlia è rimasta incinta e lei sta per diventare nonna. Tutto le sembra rivoltarsi contro, finché casualmente non rincontra il suo primo amore. Potrebbe così sperare in una ripartenza, ma Aurore non vuole ingannarsi ancora, avere altre delusioni…
Nella linea di quelle commedie intelligenti che al divertimento uniscono le emozioni punteggiando la narrazione con acuti spunti di riflessione sull’esistenza, Blandine Lenoir per il ruolo di Aurore non avrebbe potuto fare scelta migliore di Agnés Jaoui, la memorabile interprete di Les gouts des autres.
L’essere sottoposta alle vessazioni delle “cinquanta primavere”, come recita il titolo italiano del film, ma avere contemporaneamente la capacità e la forza di sfuggire al richiamo molesto della malinconia sono solo alcune delle sottili sfumature del personaggio che poche altre attrici in Europa hanno le corde per poter interpretare. Una scena tra tutte: Aurore silenziosa che balla da sola e ricorda di quando le figlie erano piccole e la seguivano al ritmo della musica, ammansisce e commuove anche gli animi più ruvidi.
France Odeon 2017
Barbara
di Mathieu Amalric con Jeanne Balibar e Mathieu Amalric (97 min. v.o. sott. it. e ing.)
L’attore Mathieu Amalric, da regista, ci ha abituato a opere e personaggi sempre in bilico tra finzione e realtà, sempre a cavallo tra il teatro e il cinema e anche in Barbara, il suo omaggio incondizionato alla grande chanteuse, ha seguito con coerenza la stessa direzione.
Un’attrice (Jeanne Balibar) torna a Parigi per interpretare il ruolo della cantante di culto Barbara in un film realizzato da un regista infervorato (Mathieu Amalric). Il suo lavoro di immedesimazione è così assoluto che non solo lei, prima, ma anche lo spettatore, dopo, non distingueranno più la differenza tra attrice e cantante.
Un film biografico che non rischia mai di trasformarsi in uno di quei biopic standard su modello americano. La via intrapresa è ben altra, sempre imprevedibile e spiazzante dove lo stile documentaristico, la finzione, il materiale di repertorio e le ricostruzioni, l’interprete e il personaggio, la sceneggiatura e l’improvvisazione convivono e si fondono in qualcosa che sorprende e seduce, richiamando persino in alcuni momenti le atmosfere felliniane di 8 e mezzo.
France Odeon 2017
Lola Pater
di Nadir Moknèche con Fanny Ardant e Tewfik Jallab (95 min. v.o. sott. it. e ing.)
Che cosa accade quando Zino scopre all’improvviso che suo padre non è la persona che credeva? Deve mettersi d’accordo sull’ordine dopo la morte della madre, un’algerina trapiantata a Parigi e abbandonata dal marito quando lui era bambino. Si reca così nel sud della Francia per parlargli, ma qui lo attende una sorpresa che gli sconvolgerà l’esistenza. Condizionato da una visione tradizionale della famiglia, ma allo stesso tempo determinato a conoscere fino in fondo la verità, Zino non accetta ciò che la vita gli ha destinato: quella a cui appartiene è una comunità non pronta ai cambiamenti di costume o meglio alle trasformazioni. Dopo Délice Paloma che nel 2007 fu censurato in Algeria per aver denunciato l’elevato livello di corruzione del Paese, Nadir Moknèche con Lola Pater cambia registro e attraverso un racconto incalzante, realizza un thriller dei sentimenti che disorienta lo spettatore e lo conduce ad un finale inatteso. Il film si rivela delicato ma allo stesso tempo potente per le immagini che ben rappresentano lo smarrimento del protagonista. Una straordinaria interpretazione di Fanny Ardant che Francois Truffaut aveva elevato a simbolo della femminilità e che Moknèche trasforma in tutt’altro… Da non perdere.
France Odeon 2017
Petit Paysan
di Hubert Charuel con Swann Arlaud e Sara Giraudeau (90 min. v.o. sott. it.) NO-MAD
In Francia, assai più che in Italia, esiste una nuova generazione di agricoltori che si sta riavvicinando alla campagna, tale ritorno non sempre poggia però sull’esperienza e la tradizione che ebbero le generazioni precedenti nate e vissute per secoli a contatto e quasi in simbiosi con la terra. Addirittura, come per il protagonista di Petit Paysan, Pierre (Swann Arlaud), si pongono insolubili questioni etiche legate al devastante abuso che la nostra società post-industriale ha compiuto e compie ai danni della natura.
Questo giovane allevatore che ha ripreso l’attività dei genitori dedica ogni minuto dell’esistenza ai suoi animali. E quando apprende che in Francia si sta diffondendo un’epidemia di “mucca pazza” e centinaia di capi saranno abbattuti comincia ad aver paura. Finché strani sintomi si manifestano anche sulle sue bestie, negherà a tutti l’evidenza in particolar modo alla sorella che è veterinaria.
France Odeon 2017
Django
di Etienne Comar con Reda Kateb e Cécile de France (115 min. v.o. sott. it. e ing.) GOOD FILMS
Biopic musicale di uno dei musicisti jazz più apprezzati di sempre, Django racconta un momento particolare della vita di Django Reinhard. Nel 1943, i nazisti che occupano la Francia intensificano le persecuzioni nei confronti del popolo gitano, eppure il successo del chitarrista manouche è tale che gli stessi nazisti gli offrono una tournée in Germania per rallegrare il morale delle truppe in partenza per il fronte. Quale sarà la scelta del jazzista? Sarà in grado di accettare una tournée per un pubblico che odia la sua gente?
Film di apertura del Festival di Berlino, l’opera di Étienne Comar si presenta come un ensemble di più generi che spaziano dal dramma bellico-spionistico al film romantico, il tutto orchestrato da una musica coinvolgente che rende difficile lo stare seduti agli spettatori.
France Odeon
Premiazione
Consegna dei Premi Foglia d’Oro, assegnati dalla giuria composta da Concita De Gregorio, Francesca Archibugi e Valentina Bellè
France Odeon 2017
7 Jour pas plus
di Héctor Cabello Reyes con Benoît Poelvoorde e Alexandra Lamy (91 min. v.o. sott. it. e ing.)
Cosa accomuna una mucca caduta dal cielo, un ferramenta francese, un indiano senza passaporto e una bella normanna che ama i venditori di viti con la mania dell’ordine? La risposta è in 7 jours pas plus, un film che pone la domanda a cui tutti cerchiamo di dare una risposta: è il caso a governare le nostre vite?
Rifacimento del fortunato El Chino, lungometraggio argentino del 2011, il film interpretato da Benoît Poelvoorde è un interessante esempio di remake che la vivace industria francese ha sottratto all’entertainment americano. La versione di Héctor Cabello Reyes mantiene la struttura del film originale, spostando l’azione nel nord della Francia.
Il risultato è un rifacimento ben riuscito, in cui le diversità culturali vengono trattate con il sorriso – e che ha suscitato lo stesso sorriso tra gli spettatori francesi.