1968 – 1977, DIECI ANNI IN MOVIMENTO
Grafica di protesta
Saletta Mymovies
Inaugurazione della mostra Grafica di protesta, a cura di Archivio il Sessantotto.
A seguire: incontro con Tano d’Amico, fotoreporter e giornalista e Lido Contemori, illustratore e vignettista satirico.
EVENTO SPECIALE
Oltremare
di Loredana Bianconi, Italia, 2017, 85 min
Nell’Italia degli anni ’30, il piccolo paese di Borgo Tossignano, non lontano da Imola, vede una parte dei suoi abitanti emigrare nelle Colonie dell’«Impero Italiano d’Africa». Convinti dalla propaganda fascista del mito della terra promessa, vanno a prendersi il loro «posto al sole». Ma il sogno si spezza dopo qualche anno soltanto di duro lavoro.
Biografilm Festival 2017: Biografilm Italia – Best Film Yoga Award
Evento unico. Ingresso: 6€intero /5€ ridotto / gratuito con tessera IOinCOMPAGNIA
PERCORSI DI CINEMA - DAL TESTO ALLO SCHERMO
Otello
di Orson Welles, 1949-52, 91 min.
Nella magistrale trasposizione cinematografica di questa celebre tragedia, un capolavoro teatrale in cui la gelosia è il pretesto per illustrare i lati oscuri della coscienza e della mente, Welles inizia dalla fine, dal duplice corteo funebre del Moro e della consorte Desdemona, quasi cancellato dall’improvvisa entrata in scena di Iago, legato per il collo a una lunga catena: il regista fissa così i cardini di un racconto attualissimo, inesorabile.
5€ intero / 4€ ridotto
Studenti Accademia di Belle Arti di Firenze: Ingresso Gratuito
Tutti i film saranno proiettati in lingua originale con sottotitoli in italiano
FESTIVAL
BANFF – MOUNTAIN FILM FESTIVAL WORLD TOUR
Il Banff Mountain Film Festival World Tour porta in Italia i migliori film della rassegna canadese dedicati alla montagna e alle attività outdoor, per una serata di grande cinema.
Acquista il biglietto online: http://www.vivaticket.it/
MIDDLE EAST NOW 2018
Sans Bruit, Les Figurants du Desert
di COLLECTIF MML (Michał Mądracki, Maciej Mądracki, Gilles Lepore) durata 64', v.o: arabo, berbero, inglese, francese, sottotitoli: inglese, italiano
Alle porte del deserto, nel sud del Marocco, c’è la piccola città di Ouarzazate, dove il cinema (“l’occhio dell’Ovest”) e la cultura del luogo condividono una storia comune da più di un secolo. La gente del deserto, ora, è la gente del cinema, e i confini tra realtà e finzione si confondono.
At the doors of the desert, in the south of Morocco lies a small town Ouarzazate, where the cinema – “the Western eye” – and the native culture share an over century-long mutual history. Borders between fiction and reality fade away. People of the desert are now the people of the cinema.
Anteprima italiana, presenta Michele Galardini, critico cinematografico.
MIDDLE EAST NOW 2018
Will Go With the Wind
di Hassan Ahmadi (Iran, 2017, 19’) v.o: persiano, sottotitoli: inglese, italiano
Uscito dal prigione dopo anni, un uomo scopre che sua moglie ha dato alla luce una figlia. Suo cognato vorrebbe che la prendesse, ma lui nega la propria paternità.
Released from prison after years, a man finds out that his wife has given to birth a baby. His brother-in-law wants to give him the baby, but he denies the fatherhood.
Anteprima mondiale
MIDDLE EAST NOW 2018
20th Suspect Circuit
di Hesam Eslami (Iran, 2017, 90’) v.o.: persiano, sottotitoli: inglese, italiano
Un’improbabile amicizia si instaura tra il regista ed Ehsan, il capo di una gang criminale giovanile iraniana che tenta di rubare la sua auto. Nei sei anni successivi, il regista segue la gang nelle loro scatenate scorribande per le strade di Teheran, mentre cercano di rubare auto, fare rapine e scontrarsi con le altre bande.
An unlikely friendship between the director and Ehsan, the leader of the Iranian youth gang that breaks into his car. Over the next six years, the director follows the gang in this gritty, nail-biting ride as they run wild in the streets of Tehran, breaking into cars, committing robberies and fighting in the streets.
Anteprima italiana, alla presenza del regista
MIDDLE EAST NOW 2018
Il punto delle 19:30
#SYRIA: raccontare la vita nonostante la guerra
A sette anni dall’inizio di una drammica guerra, tutt’ora in atto, il festival vuole dare voce a chi con il suo lavoro racconta le realtà della popolazione siriana, oltre i sentimentalismi mediatici e gli equilibri geopolitici. In un dibattito aperto al pubblico, intervegono Talal Derki, regista del film “Of Fathers and Sons”, Emad Najm Husso, fotografo e attivista, Mohammed Albakkar, portavoce dell’Aleppo Media Center (AMC), e Filippo Mancini, coordinatore del progetto fotografico Life in Syria.
Modera l’incontro Giuseppe Alizzi, autore del libro Sham Sham e profondo conoscitore di Siria.
MIDDLE EAST NOW 2018
The Day we Left Aleppo
di Hassan Kattan (Aleppo Media Center) (Siria, 2018, 9’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Saleh ha 26 anni e Marwa 24, entrambi adorano Aleppo. Il film racconta la storia dolorosa dell’ultimo giorno trascorso nella loro città, prima di essere costretti a lasciarla. Tanta sofferenza e stanchezza, ma anche tanto amore a unirli in questo giorno così difficile.
Saleh and Marwa love Aleppo. They tell their painful story on their last day in Aleppo. The amount of suffering and fatigue matched by the amount of love that brings them together and this very difficult day. It is the story of love in wartime.
Anteprima Europea
MIDDLE EAST NOW 2018
Of Fathers and Sons
di Talal Derki (Germania, Siria, Libano, Qatar, 2017, 98’ ) v.o: arabo , sottotitoli: inglese, italiano
Il regista siriano Talal Derki, che sconvolse il mondo con il suo Return to Homs, torna in patria stavolta fingendosi un fotoreporter filo-jihadista che realizza un documentario sull’ascesa del califfato. Il risultato è un ritratto crudo e senza filtri del generale Abu Osama – leader islamista radicale di Al-Nusra, braccio siriano di Al-Qaeda – e del branco di giovani ragazzi che lo idolatra. Il loro capo è il figlio di Osama – che si chiama come l’eroe personale di papà, Osama bin Laden – e il film segue la loro crescita in un campo di addestramento.
Syrian director Talal Derki returns to his homeland where he gains the trust of a radical Islamist family, sharing their daily life for over two years. His camera focuses on Osama and his younger brother Ayman, providing an extremely rare insight into what it means to grow up in an Islamic Caliphate.
Anteprima italiana alla presenza del regista, introduce Giuseppe Alizzi autore del libro Sham Sham e profondo conoscitore di Siria.
MIDDLE EAST NOW 2018
Focus sul Kuwait
Selezione di cortometraggi di giovani registi
The Best Life di Meqdad Al-Kout
(Kuwait, 2016, 6’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Men’s Barbershop di Mishal Al Hulail
(Kuwait, 2012, 14’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Our Neighbor Bu Hamad di Meshal Alhulail
(Kuwait, 2017, 33’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Sandarah di Yousef Al Bagshi
(Kuwait, 2014, 7’) no dialoghi
MIDDLE EAST NOW 2018
Palestinian, Us first
di Moran Ifergan (Israele, 2017, 70’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
La regista segue tre giovani – Firas Khoury, Khader Abu-Seif e Bissan Tibi, della terza generazione dalla Naqba – che accettano di farla entrare nelle loro vite con la macchina da presa, parlando direttamente, senza filtri, della loro complessa identità all’interno della società israeliana in cui vivono, sotto occupazione. Tre voci di giovani palestinesi che non hanno paura di alzare la testa ed esprimere il loro punto di vista, su ipocrisie, razzismo, violenze, fallimenti, come in uno scomodo specchio.
The film follows three young Palestinians, all three are third generation of the Naqba, and agreed to let the director into their homes with her camera. They speak directly, without boundaries, about their complex identity inside the divided Jewish society in Israel, which they are forced to be a part of, under occupation.
Anteprima europea alla presenza della regista, introduce Marcella Simoni (docente Università di Venezia)
MIDDLE EAST NOW 2018
Il punto delle 19:30
#FOOD #SYRIA: Presentazione del libro “OUR SYRIA. RECIPES FROM HOME”
Una raccolta di ricette della cucina siriana tradizionale, dal kibbeh al kebab di amarena, ma non solo un libro di cucina. Piuttosto una ricerca di storie e tradizioni, un generoso ed intimo racconto di resilienza, di donne che ripartono dalla cucina per dimenticare la paura, per ricominciare altrove, per lottare con pentole e padelle contro la distruzione della loro case e della loro cultura.
Conversazione con Silvia Chiarantini (esperta di cucina mediorientale, autrice del libro “Pop Palestine”)
middle east now 2018
INSTAFOOD: quello che piace alla rete
# EATING MIDDLE EAST – Aperitivo
Dalla rete al piatto: un viaggio gastronomico attraverso i piatti che popolano i social networks, instagram, facebook, google. Una selezione delle ricette del Medio oriente più ricercate in rete, dei piatti più fotografati, di quelli più amati dai follower.
A cura del Ristorante La Valle dei Cedri
Degustazione + proiezione del film a seguire: 15 euro
Prenotazione con prevendita direttamente alla cassa del Cinema La Compagnia
Per informazioni: info@middleastnow.it
middle east now 2018
Kurdistan TV SPOT
di Mohammed Sina (durata tot 7’)
Selezione di 6 spot pubblicitari girati per la TV in Kurdistan a tema culinary e con un pizzico di ironia!
Traditional Tea House, Azad Rice, Altunsa Milk, Cihan Tea, Cihan Rice, Cihan Rice – Backstage
Middle East Now 2018
Soufra
di Thomas A. Morgan (USA, Libano, 2017, 73’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Soufra racconta l’avventura avvincente di un’imprenditrice sociale, Mariam Shaar, rifugiata palestinese che ha trascorso tutta la sua vita nel campo profughi di Burl El Barajneh in Libano. Nonostante il suo status di rifugiata, per questo esclusa dai lavori migliori a Beirut, Mariam assieme a un gruppo di donne gestisce con successo la società di catering Soufra (“tavolo pieno di delizie” in arabo), e lotta per espandere le attività al di fuori del campo grazie all’acquisto di un food truck.
Soufra follows the story of intrepid social entrepreneur, Mariam Shaar – a refugee who has spent her entire life in the Burl El Barajneh refugee camp in Lebanon. The film follows Mariam and a team of refugee women who set out to change their fate by launching a catering company, “Soufra”. Together, they heal the wounds of war through the unifying power of food while taking their future into their own hands.
Anteprima Italiana alla presenza del regista, introduce Silvia Chiarantini esperta di cucina Middle East
middle east now 2018
Life Sometimes
di Cem Hakverdi (Turchia, 2017, 85’) v.o: turco , sottotitoli: inglese, italiano
La vita in città è dura. Gli abitanti delle città di tutto il mondo sognano di fuggire in campagna. Merve e Haluk sono di Istanbul e fanno molto di più che sognare. Li seguiamo lungo due anni della loro vita, mentre affrontano le mille sorprese della transizione dalla città alla vita in campagna, da una dimensione caotica della vita al mondo ideale che stanno costruendo per sé stessi.
City life is tough. City dwellers all around the world dream of escaping to the country. Istanbul’s Merve and Haluk do more than just dream. We follow them for two years as they experience many surprises as they transition from city to country life.
Anteprima Italiana alla presenza del regista.
middle east now 2018
Focus Siria in short
Selezione di cortometraggi, durata complessiva 62'
Dopo sette anni di guerra, il festival propone un focus per portare sullo schermo immagini vive e potenti sulla situazione attuale del paese.
One Day in Aleppo di Ali Alibrahim
(Siria, 2017, 24’) no dialoghi
The Painter di Mojaed Abo Al-Jood (Aleppo Media Center)
(Siria, 2018, 6’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Letter to S. di Layla Abyad
(Siria, Svizzera, 2015, 12’) v.o: inglese e arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Captain Diaa di Yusuf Aljundi
(Siria, 2017, 12’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Sons (Figli) di Antonio Chiavacci e Benedetto Ferrara
(2017, Siria, Italia, 15’) v.o: arabo, sottotitoli: italiano
Introduce e accompagna lo spettatore durante il focus Giuseppe Alizzi autore del libro Sham Sham e profondo conoscitore della Siria.
middle east now 2018
Wall
di Moran Ifergan (Israele, 2017, 64’) v.o: ebraico, sottotitoli: inglese, italiano
Una donna decide di interrompere il suo matrimonio e fugge nel più grande confessionale del mondo, il Muro del Pianto a Gerusalemme, e vi rimane per un anno. “Hakir” (Wall) segue la storia del divorzio della regista, attraverso le telefonate e i messaggi registrati tra lei e le donne importanti della sua vita: sua madre, sua sorella maggiore e la sua migliore amica.
A woman who decided to break-up her marriage, fled to the biggest confessional in the world, the Western Wall in Jerusalem and stayed there for a year. “Hakir” (Wall) follows the divorce story of the director, entirely through her phone calls and recorded messages to and from the important women in her life: her mother, her older sister, and her best friend.
Anteprima italiana, alla presenza della regista.
middle east now 2018
Rope
di Azaar Manssori (Kurdistan, 2017, 7’) animazione, senza dialoghi
Il cappio rappresenta le “false” paure degli abitanti della città. Man mano che crescono sentono l’avvicinarsi del collo alla corda, per questo misurano continuamente la distanza del proprio collo dal cappio. La propaganda del potere li convince che per sfuggire al cappio bisogna accorciarsi, offrendo un servizio a pagamento per tagliarsi le ossa delle gambe.
The Rope represents the “false” fears of the inhabitants of the city. As they grow they feel the approach of the neck to the rope, so they continuously measure the distance. The propaganda convinces them that to escape from the rope it is necessary to shorten, offering a paid service to cut the bones of the legs.
Anteprima Italiana
middle east now 2018
Mirrors of Diaspora
di Kasim Abid (Iraq, Regno Unito, 2017, 88’) v.o: arabo , sottotitoli: inglese, italiano
“Mirrors of Diaspora” è un film sull’esilio, l’alienazione, i ricordi, la creatività, l’identità della propria patria, la sopravvivenza e la guerra, attraverso le vite di sette artisti iracheni della diaspora da più di quarant’anni. Le loro sfide, i fallimenti e i successi, sia come artisti che come esseri umani, dai tempi in cui frequentavano le scuole d’arte negli anni Settanta, e lavoravano come artisti di strada nelle piazze di Roma e Firenze, fino a diventare artisti famosi. Cosa significa essere in esilio per la maggior parte della vita?
“Mirrors of Diaspora” is a film about exile, alienation, memories, creativity, identity homeland, survivals, and war, throughout of seven Iraqi artists living in diaspora for more than forty years. It explores their challenges, failures and successes, both as artists and in their private emotional lives. The central question is: what does it mean to be, for the most of your life, in exile?
Anteprima italiana, alla presenza del regista e dei protagonisti
middle east now 2018
Il punto delle 19:30
#TUNISIA: eccezione mediterranea
Leila El Houssi, docente di Storia dei paesi islamici presso l’Università Padova e di Storia del Medio Oriente presso l’università di Firenze, e Renata Pepicelli, docente di Storia dei paesi islamici e Islamistica all’Università di Pisa, dialogheranno sulla rivoluzione tunisina e le sue conseguenze: giovani e donne in primo piano.
middle east now 2018
The Unknown Sweet Potato Seller
di Roshdy Ahmed (Egitto, 2017, 12’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Cortometraggio realizzato in animazione rotoscopica ispirato a un evento realmente accaduto in Egitto. Un artista di nome Khaled decide di indagare sull’omicidio di un bambino che vendeva patate dolci durante la rivoluzione egiziana, spinto da una serie di sogni e coincidenze legate al ragazzo. Gli eventi evolvono con l’avanzare delle indagini, verso un labirinto di caos in cui la verità sembra completamente persa. Protagonisti dell’animazione sono Ia star egiziana Khaled Abol Naga e l’astro nascente Tara Emad.
A rotoscoping animation film inspired from a true events. An artist named Khaled decides to investigate the murder of a kid who sold sweet potato during the revolution of Egypt after having dreams and synchronicities that has to do with the boy and his murder. Events follow where the investigations leads to a matrix of chaos where the truth is completely lost.
Anteprima Europea, alla presenza della attrice star egiziana Tara Emad
middle east now 2018
Before Summer Ends
di Maryam Goormaghtigh (Francia, Iran, 2017, 80’ ) v.o: persiano, francese, sottotitoli: inglese, italiano
Dopo cinque anni di studi a Parigi, Arash decide di tornare a casa in Iran, ma i suoi amici Hossein e Ashkan lo convincono a fare un ultimo viaggio nel sud della Francia. Mentre i tre amici guidano, bevono tante birre e flirtano con un paio di musiciste francesi, che si uniscono al simpatico trio, provano il brivido della nostalgia verso il loro paese.
After five years studying in Paris, Arash has not adjusted to life there and has decided to return to Iran. His two friends Hossein and Ashkan convince him to take a last trip through France, secretly hoping he will change his mind. Their friendship strengthens with the evolving landscapes and their ongoing adventures, and each one’s view of their lives in France changes to the point of overturning their convictions.
Anteprima italiana, alla presenza della regista
middle east now 2018
When I Saw You
di Annemarie Jacir [DIRECTOR IN FOCUS] (Palestina, Giordania, Grecia, 2012, 93’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Nel 1967, mentre nel mondo soffiano nuovi venti di speranza, la sconfitta degli stati arabi riunitisi per liberare la Palestina porta all’occupazione della Cisgiordania e di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Decine di migliaia di palestinesi sono costretti a cercar rifugio nei campi profughi dei paesi vicini. L’undicenne Tarek trova ospitalità nel campo di Harir in Giordania, assieme alla madre Ghaydaa, dopo essere stati separati dal padre Ghassan. Inquieto e insofferente di fronte alle miserie della nuova vita, Tarek sogna un giorno di ricongiungersi con il padre, e l’incontro con un gruppo clandestino di combattenti palestinesi lo spinge a una forte presa di posizione.
Jordan, 1967. The world is alive with change, but in Jordan a different kind of change is underway as tens of thousands of refugees pour across the border from Palestine. Having been separated from his father in the chaos of war, Tarek, 11, and his mother Ghaydaa, are amongst this latest wave of refugees. Longing to be reunited with his father, Tarek searches a way out.
Alla presenza della regista, dell’attore Saleh Bakri e del produttore Ossama Baward
middle east now 2018
#LIBRI: Presentazione del libro “SUFI NETWORK.
Le confraternite islamiche tra globalizzazione e tradizione” di Francesco Leccese (Jouvence Editore)
L’autore analizza il Sufismo moderno e contemporaneo soffermandosi sul ruolo storico delle confraternite islamiche. Tema centrale del saggio è, in particolare, la nascita delle confraternite e delle pratiche sufi all’interno delle società islamiche e occidentali, accanto all’utilizzo di Internet nella creazione di un’identità islamica post-moderna.
Presenta Massimo Campanini (islamologo, docente all’Accademia ambrosiana di Milano e allo IUSS di Pavia).
middle east now 2018
Iman
di Mia Bittar (Sudan, 2017, 44’) v.o: arabo , sottotitoli: inglese, italiano
La storia ispirata a fatti reali di quattro giovani sudanesi provenienti da diversi background sociali e percorsi di vita, che per circostanze particolari si ritrovano attratti dall’estremismo più radicale. Le loro storie si intrecciano per tutto il film ma i personaggi non si incontrano mai. Il film indaga il volto umano della piaga dell’estremismo violento, le dinamiche e le ragioni che portano a fare scelte di vita estreme. Nel film anche il giovane cantante della famosa band sudanese Aswat Elmadina, Goodwill Ambassadors delle Nazioni Unite.
Based on real events, the film “Iman” presents four intimate stories of the path towards violent extremism and puts a human face to the issue.
Anteprima mondiale
middle east now 2018
Mr. Gay Siria
di Ayse Toprak (Turchia, Germania, Malta, Francia, 2017, 85’) v.o: arabo , sottotitoli: inglese, italiano
Husein, un barbiere di Istanbul, vive una doppia vita, combattuto tra la sua famiglia conservatrice e la sua identità omosessuale. Mahmoud è il fondatore del movimento omosessuale in Siria, e vive da rifugiato a Berlino. Sono accomunati dal sogno di partecipare a Mr Gay World.
Husein, a barber in Istanbul, lives a double life between his conservative family and his gay identity. Mahmoud is the founder of Syria’s LGBTI movement and is a refugee in Berlin. What brings them together is a dream: to participate in an international beauty contest, both as an escape from the confines of their lives and as an answer to their invisibility.
Anteprima italiana, introduce Sigal Yehuda, direttore di Greenhouse Film Centre
middle east now 2018
Kabul Dystopian Symphony
di Aboozar Amini (Afghanistan, 2018, 15’ – work in progress ) v.o: , sottotitoli: inglese e italiano
Il film ci fa immergere in un viaggio visivo dentro Kabul, attraverso gli occhi dei passanti. Nonostante la confusione e la disperazione causate da una guerra infinita, la gente coltiva ancora tenaci e inestimabili sogni, in una città in cui l’oppio e la vita umana sono i più economici al mondo.
The film takes you on a visual journey of Kabul through the eyes of the passengers. Despite the confusion and desperate caused by the dark shadow of endless war, people carry tiny but persistent and priceless dreams in a city where the opium and human life is the cheapest of the world.
Anteprima assoluta, alla presenza del regista
middle east now 2018
Stronger Than a Bullet
di Maryam Ebrahimi – Iran, Svezia, Qatar, Francia, 2017, 75’) v.o: farsi, sottotitoli: inglese, italiano
Narratore e personaggio centrale del film è Saeid Sadeghi, fotografo di guerra durante la guerra Iran-Iraq (1980-1988). Molte delle sue foto vennero usate per creare la propaganda di guerra in favore del martirio, e oggi si considera responsabile dell’invio di migliaia di ragazzi nelle loro tombe. Sadeghi attraversa paesaggi pieni di testimoni silenziosi, alla ricerca di persone che ha fotografato all’epoca, sperando di incontrare alcuni dei sopravvissuti.
Saeid Sadeghi photographed the Iran-Iraq war (1980-1988). Many of his photos were used to create war propaganda for martyrdom. Today he views himself as being responsible for sending thousands of boys to their graves. Interspersed with archive footage, this stylishly-composed portrait is also an essay on ideology, propaganda and the power of the image.
Anteprima italiana
middle east now 2018
Il punto delle 19:30
#IRAN. Presentazione del libro L’Iran al tempo di Trump di Luciana Borsatti
L’arrivo di Trump alla Casa Bianca e la sua politica verso l’Iran, che sembra voler riaprire una nuova stagione di ostilità contrapposta, è stata per gli iraniani una imprevista doccia fredda. Luciana Borsatti, corrispondente Ansa a Tehran, raccoglie in questo volume voci e opinioni diverse nel nuovo clima che si respira a Tehran. Presenta Nicola Pedde, esperto Iran e medio oriente, e Direttore dell’Institute of Global Studies.
middle east now 2018
#CUCINA #SIRIA #COMEACASA. I piatti della cucina siriana di casa
# Eating Middle East – Aperitivo
Hala, Tahani, Mona, Shaima, sono i nomi di alcune delle donne protagoniste di uno dei bestseller culinari del 2017: “Our Syria. Recipe from Home” di Dina Mousawi e Itab Azzim. Le loro ricette hanno fatto lunghi viaggi: dalla Siria al Libano, arrivando fino in Europa. Sono ricette di famiglia, sono i profumi di una casa che non c’è più, ma ricominciare altrove a cucinare i propri piatti, rappresenta le fondamenta su cui ricostruire una vita, una casa… ed una cucina. A cura di Dina Mousawi e Itab Azzam con il coordinamento di Silvia Chiarantini.
Degustazione + proiezione del film a seguire: 15 euro
Prenotazione con prevendita direttamente alla cassa del Cinema La Compagnia
Per informazioni: info@middleastnow.it
middle east now 2018
The Scribe
di Loay Fadhl (Iraq, 2017, 4’) v.o. arabo, sottotitoli: italiano, inglese
Cortometraggio di uno dei più talentuosi giovani registi iracheni, basato sulla tradizione irachena di trasmettere le informazioni attraverso la scrittura, ancora oggi in uso a Baghdad attraverso gli scribi. E’ la storia di un uomo che visita quotidianamente uno di questi scriba, nel tentativo di comunicare con la moglie recentemente deceduta. Il presente drammatico dell’Iraq si riunisce con la sua storia antica, di culla della scrittura.
Luay Fadhil’s film is about the Iraqi tradition of the transmission of written information, an archaic practice that continues to exist in Baghdad today. Scribes set up makeshift offices outside public buildings to draw up official documents for visitors and passers-by. The film focuses on a man who visits one of these scribes daily in an attempt to communicate with his recently deceased wife, uniting Iraq’s present with its ancient history as the birthplace of writing.
middle east now 2018
The Journey
di Mohamed Jabarah Al-Daradji (Iraq, Canada, UK, Francia, Qatar, Paesi Bassi, 2017, 82’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Baghdad 2006. Sara entra alla stazione nel giorno della cerimonia di riapertura con il proposito di farsi esplodere. Mentre si prepara a mettere in atto il suo piano, incontra il giovane ferroviere Salam. Ostaggio del proposito della donna, Salam cerca di farle cambiare idea facendo appello alla sua umanità. Accomunati da paura e confusione, Sara e Salam si trovano costretti a riesaminare le loro convinzioni, da lati radicalmente opposti della politica e della società.
On a night in December 2006, a young woman, Sara, enters Baghdad Central Station: she has made the decision to weaponize her body in a suicide attack. But this becomes complicated after her intentions are discovered at the station by the fast-talking and flirtatious Salam. Sara takes Salam hostage, though the limits of her own agency soon come into question.
Anteprima italiana alla presenza dell’attrice protagonista
middle east now 2018
Muhi – Generally Temporary
di Rina Castelnuovo-Hollander, Tamir Elterman (Israele, Germania, 2017, 89’) v.o: ebreo, arabo, sottotitoli: inglese, italiano
La storia emozionante di Muhi, ragazzino di Gaza vivace e coraggioso, che ha vissuto tutta la sua vita in un ospedale israeliano, accolto da piccolissimo a causa di una grave malattia autoimmune. Per salvargli la vita, i medici gli hanno amputato braccia e gambe. Intrappolato tra due patrie e due popoli, Muhi non è in grado di tornare a Gaza e suo nonno decide di restare con lui.
For the past seven years Muhi, a brave and spirited boy from Gaza has been living in an Israeli hospital, the only home he has ever known. Caught between two homes and two peoples, Muhi is unable to return to Gaza. He is saved and raised by those considered enemy by his people, in paradoxical circumstances that transcend identity, religion and the conflict that divides his world. His time at the hospital is running out and Muhi now faces the most critical choices of his life.
Anteprima italiana alla presenza di Joelle Alexis, montatrice del film
middle east now 2018
Il Talk della domenica
#MEDIORIENTE: conflitti vecchi e nuovi, reazioni, prospettive.
A discutere del tema proposto per il Talk della Domenica ci saranno Luciana Borsatti (corrisponde Ansa in Iran), Massimo Campanini (islamologo, docente all’Accademia ambrosiana di Milano e allo IUSS di Pavia) e altri giornalisti ed esperti di Medio Oriente; coordina Nicola Pedde, direttore dell’Institute of Global Studies.
middle east now 2018
Presentazione del manuale “INSTANT ARABO”
Saletta Mymovies
Un manuale per avvicinarsi allo studio della lingua araba in maniera leggera e divertente, cosi’ come nello stile dell’autrice, che ha milioni di follower su Youtube. Assieme all’autrice ci sarà Chiara Comito, arabista e fondatrice di editoriaraba.com, il più importante blog sulla letteratura araba contemporanea.
A seguire una speciale lezione di Maha su lingua araba e cibo: nomi e significati dei piatti più importanti della cucina araba. Bon ton a tavola con degustazione di prelibatezze palestinesi preparate da Maha Yakoub e Silvia Chiarantini (esperta di cucina e di cultura del Medio Oriente).
middle east now 2018
The Poetess
di Stefanie Brockhaus, Andreas Wolff (Arabia Saudita, Germania, 2017, 89’) v.o: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Hissa Hilal è una poestessa e attivista quarantatreenne dell’Arabia Saudita, che sfida quotidianamente i propri limiti per cercare il cambiamento. Pur indossando il burqa, decide di partecipare al talent show televisivo “Million’s Poet” ad Abu Dhabi, la più grande competizione di poesia del mondo arabo, dominata dagli uomini e con milioni di dollari in palio. Diventa famosa a livello internazionale grazie alle sue poesie contro il terrorismo e il fanatismo islamico, davanti a milioni di telespettatori. Come ha acquisito la conoscenza e il coraggio di salire sul palco e rischiare la sua vita?
Hissa Hilal is the voice from behind the veil: her weapon is her word. Hissa is a self-taught writer and decides to take part in the “Million’s Poet” show, an Abu-Dhabi based Multi-Million Dollar TV show. It is the Arab world’s biggest poetry competition, and it is dominated by men. In her poems she criticizes the patriarchal Arab society and she attacks one of the most notorious Saudi clerics for his extremist fatwas, in front of 75 million viewers. How did she gain the knowledge and the courage to step on stage and risk her life?
Anteprima italiana
middle east now 2018
Mirror Image
di Danielle Schwartz (Israele, 2013, 11’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Una coppia di nonni ebrei israeliani è sfidata dalla loro nipote, a ricostruire una versione concordata della storia segreta di un grande specchio di cristallo, preso dal villaggio palestinese di Zarnuqa durante la Nakba – l’espulsione di centinaia di migliaia di palestinesi da parte del nuovo stato israeliano durante la Guerra del 1948. Una discussione intima che riflette sulla presenza della Nakba nelle vite degli ebrei israeliani, e sui resti celati spesso al centro delle loro vite.
Jewish Israeli grandparents are challenged by their grandchild to compose an agreed-upon version of the untold story of a large crystal mirror, taken from the Palestinian village of Zarnuqa during the Nakba – the expulsion of hundreds of thousands of Palestinians by the new Israeli state in the 1948 war.
Anteprima italiana
middle east now 2018
The Oslo Diaries
di Mor Loushy, Daniel Sivan (Israele, Canada, 2018, 97’) v.o: ebraico, arabo, inglese, sottotitoli: inglese, italiano
L’incredibile documentario che racconta i retroscena degli accordi di Oslo tra Israele e Palestina, attraverso filmati d’archivio mai visti prima d’ora. Nel 1992, con le relazioni israelo-palestinesi in crisi, un improbabile gruppo di negoziatori – due professori israeliani e tre membri dell’OLP – s’incontrano segretamente in Norvegia. A questi incontri non autorizzati, i nemici hanno ferme convinzioni: per i palestinesi gli israeliani sono gli occupanti, gli israeliani vedono nei palestinesi dei terroristi.
In 1992, with Israeli-Palestinian relations at a low and official communication suspended, an unlikely group of negotiators – two Israeli professors and three PLO members – met secretly in Norway. To these unsanctioned meetings, the bitter enemies brought fiercely held convictions: the Palestinians saw occupiers, the Israelis saw terrorists, and both saw a history of failed negotiations.
Anteprima italiana, alla presenza della regista
middle east now 2018
What Comes Around
di Reem Saleh (Egitto, Libano, Grecia, Qatar, Slovenia, 2018, 79’) v.o.: arabo, sottotitoli: inglese, italiano
Protagonista di questo intenso ed emozionante documentario – presentato in anteprima alla Berlinale – è Um Ghareeb, donna egiziana che definisce “una grande famiglia” la comunità in cui vive, “al Gami yas” in uno dei quartieri più poveri del Cairo. Qui tutti contribuiscono regolarmente con una piccola somma di denaro messa in un piatto, e ogni settimana assieme decidono chi è attualmente il più bisognoso di riceverà sostegno.
One big family’ is how protagonist Um Ghareeb describes the ‘al Gami yas’ in Rod El Farag, one of Cairo’s poorest districts. In these communities, which comprise several members of the quarter’s inhabitants, everyone regularly contributes a small amount of money into a pot.
Anteprima italiana, alla presenza della regista.
middle east now 2018
Serata di chiusura – Sulukule Mon Amour
di Azra Deniz Okyay (Turchia, 2016, 6’) v.o.: turco, sottotitoli: inglese, italiano
Gizem e Dina sono due ragazze di Sulukule, un distretto di Istanbul che sta per essere demolito. Ballano per le strade e in cima alle antiche mura della città, con una torcia sollevata trionfalmente che emana fumo colorato. La loro danza è resistenza, unisce le persone, è una celebrazione della loro libertà. Vogliono combattere la discriminazione contro donne, curdi, arabi e rom. In questo ritratto dalla forte potenza visiva e musicale, la danza è la loro salvezza.
Gizem and Dina are two young women in Sulukule, a district of Istanbul that is facing demolition. They dance in the streets and atop the ancient city walls with a torch raised triumphantly on high, burning colored smoke. Their dance is resistance, a celebration of their freedom. They want to fight discrimination against women, Kurds, Arabs and Roma. Dance is their salvation.
Anteprima italiana
middle east now 2018
Rockabul
di Travis Beard (Australia, Afghanistan, UK, Bosnia Herzegovina, 2018, 90′) v.o: inglese, sottotitoli: italiano
I District Unknown sono la prima band heavy metal dell’Afghanistan, animati da una passione smisurata più che da reali capacità musicali. Il musicista e regista Travis Beard li scopre nel 2009, e da allora ne segue la carriera, compresa la sfida più grande: in Afghanistan la musica rock è considerata satanica dai fanatici religiosi e chi la pratica è perseguitato. “Rockabul” racconta la scena musicale underground di Kabul, gli spazi nascosti ma anche l’unico festival musicale del paese, il Sound Central.
After living in Afghanistan for seven years, Australian journalist Travis Beard began recording local metal band District Unknown to chronicle a part of Afghan life that is rarely shown in Western media. The film features never before seen footage of Kabul and the underground scene, at odds with an extremely conservative society.
Anteprima italiana, alla presenza del regista e del protagonista Yusoof Ahmad Shah