Sei quello che fai / …fai la differenza
La Fondazione Il Cuore si Scioglie presenta a La Compagnia i nuovi progetti a sostegno dell'infanzia. Una grande iniziativa di mobilitazione sociale, che nei prossimi mesi sarà incentrata sul tema dell'infanzia e nel corso del 2019 porterà un aiuto concreto a quanti vivono in condizioni di difficoltà.

Flashback - Scusate il ritardo
The Wife – Vivere nell’ombra
di Björn Runge, USA/GB/Svezia 2017, 100 min
INGRESSO: 4€ unico / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dietro ogni grande uomo c’è una donna ancora più grande. Peccato che molto spesso sia costretta a vivere nell’ombra.
Flashback - Scusate il ritardo
The Wife – Vivere nell’ombra
di Björn Runge, USA/GB/Svezia 2017, 100 min
INGRESSO: 4€ unico / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dietro ogni grande uomo c’è una donna ancora più grande. Peccato che molto spesso sia costretta a vivere nell’ombra.
Flashback - Scusate il ritardo
The Wife – Vivere nell’ombra
di Björn Runge, USA/GB/Svezia 2017, 100 min / v. originale sub. ita
INGRESSO: 4€ unico / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dietro ogni grande uomo c’è una donna ancora più grande. Peccato che molto spesso sia costretta a vivere nell’ombra.
Flashback - Scusate il ritardo
The Wife – Vivere nell’ombra
di Björn Runge, USA/GB/Svezia 2017, 100 min / v. originale sub. ita
INGRESSO: 4€ unico / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dietro ogni grande uomo c’è una donna ancora più grande. Peccato che molto spesso sia costretta a vivere nell’ombra.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Come la prima volta
di Emanuela Mascherini (Italia, 2018, 28') v.o. italiano
Oscar, un fotografo da sempre cerca di fermare il tempo, i ricordi, i pensieri, illudendosi di riuscirci finché la malattia della moglie e il digitale sembrano rapire ogni forma di memoria.
Alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Un mot
di Mia L. (Marocco, 2018, 17’), v.o arabo, sott. italiano
Parlate di tutto ai vostri genitori! Si dice sempre ai più giovani. Facile a dirsi ma spesso ...
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Le rose blu
di Emanuela Piovano (Italia, 1990, 60', 35mm) v.o. italiano
Questo film cult del femminismo e della sperimentazione è stato realizzato da Emanuela Piovano con il gruppo Camera Woman all'interno del carcere Le Vallette di Torino. Lo interpreta un gruppo di detenute. Non è un documentario, è la messa in scena di una condizione esistenziale. Con Laura Betti, l'amica dei poeti, che porta in dono una rosa blu alla detenuta poetessa Lidia, entra in scena anche l'aura di Pasolini.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Angalìa Mzungu – Mirar al blanco
di Yolanda Villaluenga (Spagna, 2016, 60') v.o. spagnolo, sott. italiano
Isabel Muñoz è una delle più importanti fotografe contemporanee. Realizza un reportage sul Congo. Il paese è ricchissimo di minerali, primo al mondo nella produzione dell'oro. L'Oms lo definisce uno dei 5 paesi dove la condizione delle donne è peggiore. Come fotografare gli ultimi? Come creare e gestire immagini che documentino e informino senza cadere nel circo mediatico che fa della sofferenza uno spettacolo?
Alla presenza della regista e della fotografa Isabel Muñoz
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Seguimi
di Claudio Sestieri (Italia 2017, 91′) v.o. italiano
Martina ha avuto un grave incidente che forse fermerà per sempre la sua carriera sportiva di tuffatrice. Inoltre suo padre è morto e lei deve sistemare la sua casa studio a Matera. Arrivata nella città, di per sé labirintica e misteriosa, incrocia la bellissima ed enigmatica modella orientale di un pittore.
Alla presenza del regista, della sceneggiatrice Patrizia Pistagnesi e della costumista Lia Morandini
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
La Fête des mères – Premio Sigillo della pace
di Marie Castille Mention-Schaar (Francia, 2018, 101') v.o. francese, sott. italiano
Uno spumeggiante film corale. La regista racconta la genesi della festa delle madri ma anche storie che, con piglio fantapolitico o realistico, testimoniano la vastità del tema e i suoi molti riflessi nella determinazione delle vite e dei destini individuali.
Alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
London a Float
di Gloria Aura Bortolini (Italia/UK, 2016, 29'08'') v.o. inglese, sott. italiano
Alloggiare in una barca sul fiume comporta un particolare stile di vita fatto di gesti inadatti alla terra ferma. A Londra è una scelta sempre più popolare.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
ChiantiShare
di Carolina Mancini (Italia, 2018, 7’) v.o. italiano
Un piccolo borgo sulle colline del Chianti fiorentino. Una Casa del Popolo, quella di Mercatale, e un nuovo microcosmo che nasce attorno alla scuola di italiano per stranieri.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Senza rossetto
di Silvana Profeta e Emanuela Mazzina (Italia, 2018, 52’) v.o. italiano
Le testimonianze delle donne che nel 1946, con il loro voto, si trovarono, per la prima volta, cittadine attive nella determinazione dell'identità nazionale. Un prezioso progetto nato nell’ambito dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio Democratico.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Soupirs d’âme
di Helen Doyle (Canada, 2004, 52') v.o. francese, sott. italiano
Kate O'Dowel, alter ego dell'autrice, perde il padre adottivo in coincidenza con un viaggio in Bosnia alla fine della guerra. Al ricordo degli angeli disegnati dai bambini sulla neve in Canada si sovrappongono le foto scattate da Louis Jammes a Sarajevo. Sono enormi, incollate ai muri della città e rappresentano bambini con le ali.
Alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Tracking Edith
di Peter Stephan Jungk (Austria, 2017, 91’) v.o. inglese, sott. italiano
Edith Tudor-Hart (Edith Suschitzky nata nel 1908 a Vienna) era un'eccellente fotografa sociale. Rivolgeva la sua attenzione agli operai e ai bambini di strada. Era anche un'abilissima spia al servizio dell'Unione Sovietica in Inghilterra. Reclutò Kim Philby e contribuì alla creazione dei Cambridge Five, la più riuscita rete di spionaggio dei servizi segreti russi.
Alla presenza delle distributrici Clara Burckner e Karoline Burckner
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2018
Flickan, mamman och demonerna
di Suzanne Osten (Svezia, 2016, 92') v.o. svedese, sott. italiano
Il film di Suzanne Osten è una sfida: dare forma e rappresentazione cinematografica al non visibile. In un appartamento, sempre più lontano dal mondo, una bambina vive con la madre che rapidamente scivola nella psicosi. La piccola sente la donna parlare con i demoni che la ossessionano (e che noi vediamo!). Con fantasia e coraggio decide di combattere i demoni anche lei. L'amore contro la paura ma il gioco è molto pericoloso perchè Siri, la madre sconfitta, può diventare anch'essa un demone.
Alla presenza della regista
Lo Schermo dell'Arte 2018
SuperDesign. Italian Radical Design 1965-1975
di Francesca Molteni, Italia, 2017, 63’ vo: italiano, inglese; st: italiano
Superdesign ripercorre la storia del movimento radicale italiano che tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento rivoluzionò sul piano internazionale il concetto di design e di architettura. Attraverso interviste ai suoi protagonisti tra i quali Archizoom Associati, Piero Gilardi, Studio 65, Lapo Binazzi, Superstudio, Gianni Pettena, il film ricostruisce, anche attraverso preziosi materiali d’archivio, una stagione di turbolenza artistica e utopia critica nella quale l’architettura e il design vennero reinterpretati e furono strumenti di critica alla società.
Alla presenza della regista.
Lo Schermo dell'Arte 2018
Wild Relatives
di Jumana Manna, Germania, Libano, Norvegia, 2018, 69’ vo: arabo, inglese, norvegese; st: inglese, italiano
Giovani ragazze siriane che vivono nei campi profughi nella valle della Bekaa, in Libano, lavorano come raccoglitrici di semi nei campi di grano appartenenti a ICARDA (Centro Internazionale di Ricerca Agriculturale nelle Zone Desertiche). Nel 2013 ICARDA ha trasferito la sua banca di semi provenienti da tutto il mondo a Longyearbyen, in Norvegia. Il film dell’artista americana affronta il dibattuto tema dell’ambiente e apre uno spazio di riflessione sulla biodiversità, la resilienza e il cambiamento climatico.
Prima italiana alla presenza dell’artista.
Lo Schermo dell'Arte 2018
Kusama – Infinity
di Heather Lenz, Stati Uniti, 2018, 76’ – vo inglese; st: italiano
Yayoi Kusama ha quasi 90 anni. Dopo 30 anni vissuti in un istituto psichiatrico in Giappone – fin da bambina soffre di allucinazioni, manie ossessive-compulsive e depressione – e dopo almeno un ventennio di anonimato, l’artista giapponese è oggi considerata una delle maggiori figure della scena contemporanea mondiale. Il film si sviluppa tra le interviste agli amici, ai collaboratori, agli studiosi e colleghi del mondo dell’arte, e contiene numerosi estratti dal suo diario e dalle sue lettere, comprese quelle che da giovanissima inviò alla grande artista americana Georgia O’Keeffe.
Prima italiana
Lo Schermo dell'Arte 2018
Moriyama-San
di Ila Bêka e Louise Lemoine, Francia, 2017, 63’ – vo: inglese; st: italiano
Yasuo Moriyama, eremita urbano di Tokyo, in tutta la sua vita non ha mai lasciato la città in cui è nato e cresciuto. Vive oggi in una casa considerata uno degli esempi più importanti dell’architettura giapponese contemporanea realizzata dall’architetto Ryūe Nishizawa. Il film è la cronaca dei giorni trascorsi da Ila, uno dei due autori, in compagnia di Yasuo, nel suo piccolo mondo lontano dall’idea di comfort occidentale e scandito da riti quotidiani che il signor Moriyama compie con regolarità e dedizione.
Alla presenza di Ila Bêka
Lo Schermo dell'Arte 2018
The End of Fear
di Barbara Visser, Paesi Bassi, 2018, 70’ – vo: olandese; st: inglese, italiano
È conosciuto come uno dei peggiori crimini nella storia dell’arte contemporanea: lo scempio del dipinto Who is Afraid of Red, Yellow and Blue III dell’astrattista americano Barnett Newman. Nel 1986 un uomo entra allo Stedelijk Museum di Amsterdam e con un coltello riduce in brandelli la grande tela. Più di venticinque anni dopo Barbara Visser ricostruisce la vicenda montando materiali di archivio con la voce di Newman, interviste d’epoca all’allora direttore del museo e a critici, storici dell’arte, impiegati del museo, fin anche allo stesso attentatore.
Prima italiana alla presenza dell’artista
Lo Schermo dell'Arte 2018
New Palermo Felicissima
di Jordi Colomer, Italia, 2018, 21’ – vo: italiano; st: inglese
L’artista, che ha rappresentato la Spagna alla scorsa Biennale di Venezia, torna con un nuovo progetto commissionato da Manifesta 12, ideando una visita su barca che parte dalla caletta Sant’Erasmo a Palermo. A bordo ci sono esponenti di diverse comunità della città accompagnati da una guida straniera, l’attrice Laura Weissmahr, che recita al microfono testi scritti dallo scrittore palermitano Roberto Alaimo. Una visita alternativa e non priva di un certo humour di una parte della città che per molti anni è stata trascurata, mai citata dalle autorità pubbliche e omessa nelle guide turistiche.
Alla presenza dell’artista
Lo Schermo dell'Arte 2018
Feature Expanded
Premiazione
Feature Expanded è un programma di formazione progettato per sostenere artisti visivi che desiderano realizzare il loro primo lungometraggio. Il progetto, ideato dallo Schermo dell’arte Film Festival e HOME, è diretto da Leonardo Bigazzi e Sarah Perks.
Lo Schermo dell'Arte 2018
Island of the Hungry Ghosts
di Gabrielle Brady, Germania, Regno Unito, Australia, 2018, 94’ vo: inglese, francese, farsi, mandarino, hokkien, cantonese; st: inglese, italiano
A Christmas Island, piccola isola australiana situata nel mezzo dell’Oceano Indiano, ogni anno 50 milioni di granchi rossi si muovono dal cuore della giungla per raggiungere il mare. Sulla stessa isola migliaia di migranti in cerca di asilo vengono detenuti per un tempo indeterminato in strutture di massima sicurezza. La regista osserva da vicino la tragedia di persone profondamente sofferenti, sottomesse e rese impotenti dalle autorità, separate con la forza dai loro cari.
Prima italiana alla presenza dell’artista
Lo Schermo dell'Arte 2018
Art in the XXI Century: Berlin
di Rafael Salazar e Ava Wiland, Stati Uniti, Germania, 2018, 56’’ vo: inglese; st: italiano
Berlino è diventata una mèta di riferimento e un rifugio per artisti di tutto il mondo, una zona in cui convergono sperimentazione, espressione individuale e influenze di ogni genere. Qui vediamo all’opera artisti che lì vivono: gli svedesi Hans Berg e Nathalie Djurberg, il danese Olafur Eliasson, l’iracheno Hiwa K, e la scozzese Susan Philipsz.
Lo Schermo dell'Arte 2018
The Price of Everything
di Nathaniel Kahn, Stati Uniti, 2018, 99’ – vo: inglese; st: italiano
Il film indaga i motivi che hanno trasformato il mondo dell’arte in un mercato multimilionario riunendo interviste a curatori, collezionisti, art dealers e artisti tra i quali Jeff Koons e Larry Poons: un mondo per molti versi superficiale, dove capolavori vecchi e nuovi sono venduti a prezzi dieci volte più alti di quelli che avrebbero avuto solo quindici anni fa. Ma l’arte è davvero qualcosa che si può valutare con il denaro?
Prima italiana
Lo Schermo dell'Arte 2018
Monelle
di Diego Marcon, Italia, 2017, sonoro, 16’
Alcune ragazze giacciono addormentate nella Casa del Fascio di Terragni a Como. Alcune inquietanti figure animate in CGI intente in attività misteriose si aggirano nello spazio. Esse sono visibili soltanto nei momenti in cui le immagini vengono rivelate dalla luce di un flash. Poi questa si spegne e le rigetta nell’oscurità.
Alla presenza dell’artista
Lo Schermo dell'Arte 2018
Blue
di Apichatpong Weerasethakul, Francia, Thailandia, sonoro, 2018, 12’16’’
Una donna giace sveglia in mezzo alla notte. Fuori è allestito un set con fondali rappresentanti due paesaggi che si alternano a significare lo stato intermedio tra sogno e realtà. In questo corto, l’artista e filmmaker thailandese condensa le atmosfere surreali tipiche del suo cinema simulando uno scenario in cui i paesaggi dipinti rappresentano la possibilità di cambiare ciò che vediamo quando ci troviamo tra il sonno e la veglia.
Prima italiana
Lo Schermo dell'Arte 2018
Who was the last to have seen the horizon?
di Driant Zeneli, Italia, 2018, sonoro, 6’15”
Cinque personaggi finiscono con il perdersi nell’orizzonte, fluttuando in un ambiente alieno, oscuro e silenzioso. Zeneli utilizza le immagini in movimento per avverare sogni che da sempre fanno parte dell’immaginario collettivo.
Prima mondiale alla presenza dell’artista
Lo Schermo dell'Arte 2018
VISIO > Young Talent Acquisition Prize
Premiazione
Lo Schermo dell'Arte 2018
Love, Cecil
di Lisa Immordino Vreeland, Stati Uniti, 2017, 98’ – vo: inglese; st: italiano
Il fotografo, scrittore, vincitore di Oscar Cecil Beaton ha da sempre incarnato i più significativi cambiamenti culturali e politici del XX secolo. La regista di Peggy Guggenheim: Art Addict ha messo insieme preziosi materiali d’archivio e fotografie per realizzare il ritratto sincero di una personalità complessa e un talento unico.
Prima italiana alla presenza della regista