EVENTO SPECIALE FESTIVAL CINEMA E DONNE - Saletta My Movies
Il respiro dello sguardo
di Barbara Barni, durata: 78 min.
Il film documenta un inedito incontro della regista, alla fine degli anni '90, con un gruppo di studentesse dell'università La Sapienza di Roma. Partecipa alla proiezione la critica e docente di cinema Ester Carla de Miro
Evento speciale Festival Cinema e Donne
L’africana
di Margarethe von Trotta 1990 Italia/Francia/Germania, durata: 104 min.
INGRESSO singolo film: 5€ intero/ 4€ ridotto
INGRESSO 2 film: 8€ intero/ 7€ ridotto
Il più bergmaniano dei "film italiani" di Margarethe von Trotta. E' anche un film molto europeo, non solo per le caratteristiche della produzione ma per la scelta di attribuire ai protagonisti del triangolo che mette in scena tre culture molto forti, rappresentative e fondanti dell'identità europea. Stefania Sandrelli è Anna la cooperante italiana che arriva dal Mali a casa di Martha, Barbara Sukova dottoressa tedesca che vive a Parigi con Victor suo marito (Sami Frey). Tra le due donne e Victor i rapporti variano nel corso della vicenda. Amori e tradimenti mettono in crisi l'amicizia in un destabilizzante scambio di ruoli. Permettono anche all'Africa di entrare in gioco come magia e influenza non razionale ma indiscutibilmente potente. Prefigurazione di contaminazioni e riscoperte di antiche radici che possono essere paurose o salvifiche.
Alla presenza della regista
Evento speciale Festival Cinema e Donne
Searching for Ingmar Bergman
di Margarethe von Trotta, Francia, Germania, 2018, durata: 99 min.
INGRESSO: 6€ intero /5€ rid /3€ IOinCOMPAGNIA (v.o. sub. ita.)
Margarethe von Trotta presenta il suo primo documentario dedicato alla relazione tra il suo cinema e quello Igmar Bergman. “Searching for Ingmar Bergman” è un doc personalissimo e atipico “. Dunque un film di grandi emozioni, con l’entusiasmo e la felicità della creazione ma anche la paura del vuoto e dell’ineguadezza di fronte alla grande sfida del cinema. Con molti amici registi “bergmaniani” ciascuno a modo suo (Carlos Saura, Olivier Assayas, Ruben Östlund e Mia Hansen-Løve) che accompagnano Margarethe nella sua appassionata ricerca.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
L'ora di carta
Presentazione rivista ‘ANANKE
Foyer del cinema
Fondata nel 1993, ‘ANANKE è una rivista militante che raccoglie il profetico grido di denuncia di Victor Hugo (guerra ai demolitori!) contro ogni forma di restauro distruttivo, per contribuire al necessario chiarimento sulle corrette finalità metodologiche e pratiche del restauro. La rivista si batte per sostenere una consapevole attenzione e cura verso il patrimonio costruito diffuso, sia di antica che di recente formazione, e per promuovere un responsabile progetto contemporaneo di qualità.
Il 14 maggio a parlare sono Chiara Dezzi Bardeschi vicedirettore della rivista e Giuseppina Carla Romby professoressa all’Università degli Studi di Firenze, coordinatore del dossier “Firenze in svendita” edito sul n. 86 della rivista ‘ANANKE
Dark - I sentieri del male
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
di Martin McDonagh, GB/ USA 2017, 115 min
INGRESSO: 4€ INTERO / 3€ ridotto
Cosa succederebbe se una donna, a cui hanno appena ucciso la figlia, decidesse di mettere in luce l’incapacità della polizia di trovare i colpevoli, utilizzando tre grandi manifesti alle porte della città?
Questo si saranno chiesti gli sceneggiatori di Tre manifesti a Ebbing, Missouri, i quali mettono a nudo uno spaccato di società ignorante e razzista nel cuore pulsante degli Stati Uniti. Jason, un poliziotto troppo spaventato per scavare a fondo dentro se stesso, e Mildred, una donna che non guarda in faccia a nessuno pur di arrivare alla verità, sfidando e umiliando lo sceriffo Bill Willoughby, pur consapevole che quest’ultimo è malato di cancro e sta morendo, consumato dai sensi di colpa.
Candidato a 7 premi Oscar di cui 2 vinti come miglior attrice protagonista a Frances McDormand e miglior attore non protagonista a Sam Rockwell, “Tre manifesti a Ebbing, Missuri” è un’ intreccio di vite abilmente raccontato dal regista britannico Martin McDonagh.
Flashback - Scusate il ritardo
Boy Erased
di Marielle Heller, USA, 2018, durata: 106 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dopo una violenza subita al college, il diciannovenne Jared trova la forza di comunicare ai genitori di essere attratto da altri uomini. Il padre non riesce ad accettare il coming out del figlio mentre la madre si dimostra più tollerante. Il ragazzo viene così costretto a sottoporsi a una terapia di rieducazione sessuale.
Flashback - Scusate il ritardo
Boy Erased
di Marielle Heller, USA, 2018, durata: 106 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dopo una violenza subita al college, il diciannovenne Jared trova la forza di comunicare ai genitori di essere attratto da altri uomini. Il padre non riesce ad accettare il coming out del figlio mentre la madre si dimostra più tollerante. Il ragazzo viene così costretto a sottoporsi a una terapia di rieducazione sessuale.
Flashback - Scusate il ritardo
Boy Erased
di Marielle Heller, USA, 2018, durata: 106 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dopo una violenza subita al college, il diciannovenne Jared trova la forza di comunicare ai genitori di essere attratto da altri uomini. Il padre non riesce ad accettare il coming out del figlio mentre la madre si dimostra più tollerante. Il ragazzo viene così costretto a sottoporsi a una terapia di rieducazione sessuale.
Flashback - Scusate il ritardo
Boy Erased
di Marielle Heller, USA, 2018, durata: 106 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Dopo una violenza subita al college, il diciannovenne Jared trova la forza di comunicare ai genitori di essere attratto da altri uomini. Il padre non riesce ad accettare il coming out del figlio mentre la madre si dimostra più tollerante. Il ragazzo viene così costretto a sottoporsi a una terapia di rieducazione sessuale.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
EVENTO
La città che cura
di Erika Rossi, Italia, 2018, 89 minuti
INGRESSO: 5€ intero/ 4€ ridotto / gratuito con IOinCOMPAGNIA
Il documentario, che deve il titolo al libro “La città che cura. Microaree e periferie della salute” (Collana 180 Edizioni Alphabeta Verlag, 2018) di Maria Grazia Cogliati Dezza e Giovanna Gallio, racconta un progetto di salute sul territorio di eredità basagliana in una periferia come tante, quella di Ponziana a Trieste, in cui la solitudine e le difficoltà rendono la vita degli abitanti sempre più difficile. Attraverso le vite di Plinio, un anziano pianista ipocondriaco che non vuole più uscire di casa, di Roberto che affronta la fatica di vivere dopo un grave ictus, di Maurizio che paga lo scotto di una vita di eccessi, ci si accosta all’innovativo progetto di salute pubblica presente nel quartiere secondo cui “curare” significa creare relazioni, conoscere le persone e i loro bisogni, stare insieme e condividere i problemi di ogni giorno: così si aprono nuove opportunità, nuovi scenari di vita in cui mettersi nuovamente in gioco.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
Scusate il ritardo bimbi!
Asterix e il segreto della pozione magica
di Alexandre Astier e Louis Clichy, Francia, 2018, durata: 85 min.
INGRESSO: 4€ intero / 6€ ingresso + merenda
Panoramix, il mago del villaggio, sta invecchiando. È tempo di trovare un giovane erede a cui tramandare il segreto della pozione magica che dona i super-poteri che hanno permesso ad Asterix e Obelix di salvare la loro terra dagli attacchi nemici. Come vuole la tradizione, l’erede sarà maschio. O forse no…
Made in Sardegna
Sa Femina Accabadora
di Fabrizio Galatea, Italia, 2018, 52 min.
La femina accabadora è una donna che praticava un’antica forma di eutanasia, un atto pietoso nei confronti del moribondo, con un secco colpo di martello. Da molti considerata una figura leggendaria della tradizione sarda, in realtà ha agito fino agli anni 60, come raccontano i protagonisti, testimoni oculari delle gesta delle dame della buona morte. Insieme a loro attraversiamo i paesaggi solari della Sardegna e ci immergiamo nelle zone d’ombra di una cultura millenaria ancora viva nel presente.
Made in Sardegna
Diario di Tonnara
di Giovanni Zoppeddu, Italia, 2018, 70 min
Alla presenza del regista
La comunità dei pescatori di tonno, divisa tra pragmatismo del lavoro e tensione al sacro. Un inno alla fatica del vivere, ma anche alla naturale propensione di una comunità alla tradizione e al rito. Rais, tonnare e tonnaroti rappresentano il centro da cui si dipanano i racconti di un tempo passato che grazie al potere del cinema riemerge magicamente dall’oblio.
Scusate il ritardo bimbi!
Asterix e il segreto della pozione magica
di Alexandre Astier e Louis Clichy, Francia, 2018, durata: 85 min.
INGRESSO: 4€ intero / 6€ ingresso + merenda
Panoramix, il mago del villaggio, sta invecchiando. È tempo di trovare un giovane erede a cui tramandare il segreto della pozione magica che dona i super-poteri che hanno permesso ad Asterix e Obelix di salvare la loro terra dagli attacchi nemici. Come vuole la tradizione, l’erede sarà maschio. O forse no…
PROGRAMMAZIONE
The Greenaway Alphabet
di Saskia Boddeke, 2019, Paesi Bassi, durata: 68 minuti
INGRESSO: 10€ / 7€ ridotto v.o. con sott. ita.
“Art is life and life is art”. Questo il motto di Peter Greenaway, film-maker fra i più eclettici del cinema contemporaneo. Partendo da questa premessa Saskia Boddeke, artista multimediale nonché moglie del regista, fa incursione nella mente del marito. La creatività di Greenaway è incorniciata in una conversazione con la figlia adolescente Zoë, che in un dialogo ricco d’ironia mette in ordine alfabetico i punti salienti della vita del padre. “A come Amsterdam”, dice Mister Greenaway, ma anche “A come Autismo”, lo incalza Zoë. Le domande della figlia lo colpiscono dritte al cuore, permettendo alla moglie di trarne un ritratto unico nel suo genere: quello di un visionario, sì, ma soprattutto di un uomo e della sua battaglia contro il tempo.
Made in Sardegna
Il clan dei ricciai
di Pietro Mereu, Italia, 2018, 70 min.
Alla presenza del regista
La pesca dei ricci è un mestiere faticoso. A Cagliari, fra le onde di un mare cristallino, nei mesi più freddi dell’anno, non sono rimasti in molti a praticarla. Tra questi c’è Gesuino Banchero, che con il suo clan di ex detenuti continua con orgoglio una delle più antiche tradizioni sarde. La cooperativa di pescatori restituisce voce e dignità a quelle persone dimenticate dal mondo che nella pesca dei ricci hanno trovato un’occasione di riscatto. Un amaro e autentico sguardo sulla vita dei carcerati e la loro lotta quotidiana per reintegrarsi nella società.
Made in Sardegna
Ovunque proteggimi
di Bonifacio Angius, Italia, 2018, 94 min.
Alessandro gira la Sardegna suonando per poche distratte persone in luoghi dimenticati e inospitali. Nella clinica dove viene ricoverato, a seguito di una lite con la madre, incontra Francesca, giovane madre che ha perso la custodia del figlio. Senza pensarci troppo, si aggrappa alla sua voglia di rivedere il bambino e la accompagna in un viaggio disperato verso Cagliari.