Flashback - Scusate il ritardo
Yesterday
di Danny Boyle, Regno Unito / Russia / Cina, 2019, 116 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Jack Malik è un musicista di scarso successo. Una sera, dopo aver deciso di smettere con la musica e cercare un lavoro più regolare, Jack ha un incidente che gli fa perdere coscienza durante un blackout planetario. Quando si sveglia, scopre che il mondo è stato privato delle canzoni dei Beatles e che lui è rimasto il solo a ricordarle.
Flashback - Scusate il ritardo
Yesterday
di Danny Boyle, Regno Unito / Russia / Cina, 2019, 116 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Jack Malik è un musicista di scarso successo. Una sera, dopo aver deciso di smettere con la musica e cercare un lavoro più regolare, Jack ha un incidente che gli fa perdere coscienza durante un blackout planetario. Quando si sveglia, scopre che il mondo è stato privato delle canzoni dei Beatles e che lui è rimasto il solo a ricordarle.
Flashback - Scusate il ritardo
Yesterday
di Danny Boyle, Regno Unito / Russia / Cina, 2019, 116 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Jack Malik è un musicista di scarso successo. Una sera, dopo aver deciso di smettere con la musica e cercare un lavoro più regolare, Jack ha un incidente che gli fa perdere coscienza durante un blackout planetario. Quando si sveglia, scopre che il mondo è stato privato delle canzoni dei Beatles e che lui è rimasto il solo a ricordarle.
Flashback - Scusate il ritardo
Yesterday
di Danny Boyle, Regno Unito / Russia / Cina, 2019, 116 min.
INGRESSO: 4€ intero / 3€ ridotto solo con tessera IOinCOMPAGNIA
Jack Malik è un musicista di scarso successo. Una sera, dopo aver deciso di smettere con la musica e cercare un lavoro più regolare, Jack ha un incidente che gli fa perdere coscienza durante un blackout planetario. Quando si sveglia, scopre che il mondo è stato privato delle canzoni dei Beatles e che lui è rimasto il solo a ricordarle.
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
No More Reality Whereabouts
di Philippe Parreno, Francia, 2019, 89’, v.o. ENG
No More Reality Whereabouts è il primo progetto di Philippe Parreno concepito espressamente per il contesto della sala cinematografica: un lungometraggio che mette insieme brani di film prodotti dall’artista negli ultimi vent’anni rieditati per creare una sorta di “film di film”, una forma ibrida che rimane sospesa tra la retrospettiva e la creazione di una nuova opera in cui le sue parti costitutive entrano in dialogo per formare un’entità nuova.
Prima italiana alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Letizia Battaglia – Shooting the Mafia
di Kim Longinotto, Irlanda, Stati Uniti, 2018, 94’, v.o. ITA sub ENG
Donna determinata e coraggiosa, Letizia Battaglia è una delle fotografe più conosciute del mondo. Il film, che ne traccia un intimo e fedele ritratto, la segue nel suo impegno per combattere il male di una città dalle mille contraddizioni, la sua amata Palermo.
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Festival Talk
Jeremy Deller in conversazione con Antonia Alampi
L’artista britannico Jeremy Deller, al quale è dedicato il Focus 2019, in conversazione con Antonia Alampi, co-direttrice artistica SAVVY Contemporary, e curatrice Sonsbeek2020-2024
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Olafur Eliasson: Miracles of Rare Device
di Alan Yentob, Regno Unito, 2019, 61’, v.o. ENG sub ITA
Il film segue Olafur Eliasson e il suo team durante la complessa fase di preparazione della mostra Real Life che la Tate Modern dedica in questi mesi di fine 2019 all’artista danese dopo lo straordinario successo ottenuto nel 2003 dal suo Weather Project visitato da più di due milioni di spettatori.
Prima italiana
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
English Magic
di Jeremy Deller, Regno Unito, 2013, sonoro, 14’
Realizzato per il Padiglione della Gran Bretagna della 55esima Biennale di Venezia, English Magic include elementi visivi e tematici che riflettono l’interesse di Deller per le diverse radici che stanno alla base della società britannica, della sua storia culturale, socio-politica ed economica, delle sue icone e i suoi miti.
alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Everybody in the Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992
di Jeremy Deller, Regno Unito, 2018, 61’, v.o. ENG sub ITA
Il mito dell’acid house come genere musicale di nicchia, di dominio esclusivo di una piccola avanguardia di Dj londinesi alla moda, è definitivamente superato e smentito. Con questo film infatti Jeremy Deller spiega, in una lezione tenuta a dei ragazzi di un liceo di Londra, la nascita e lo sviluppo di un genere, una cultura e uno stile di vita che hanno cambiato per sempre il volto della Gran Bretagna e colloca l’acid house al centro delle grandi trasformazioni sociali avvenute nel paese tra gli anni ’80 e i primi ’90.
alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Making Manifesto
di Cristian Pirjol, Germania, 2018, 37’, v.o. GER sub ITA, ENG
Il film di Cristian Pirjol, che ha accompagnato l’intero processo della produzione di Manifesto, fornisce uno sguardo approfondito della fortunatissima opera di Julian Rosefeldt. Ne registra il pensiero e le idee attraverso interviste di backstage, e sequenze del making of con la straordinaria interpretazione di Cate Blanchett.
Prima italiana alla presenza dell’autore e di Julian Rosefeldt
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Romanistan
di Luca Vitone, Italia, 2019, 73′, v.o. ROM sub ITA, ENG
Il 25 maggio 2019 Luca Vitone, accompagnato da una troupe, è partito da Bologna alla volta di Chandigarh con l’obiettivo di ripercorrere a ritroso il viaggio intrapreso dal popolo Rom alla fine del primo millennio, nella loro emigrazione dall’India Nord Occidentale verso l’Europa. Nei 42 giorni di viaggio, a bordo di due van, la troupe ha attraversato i Balcani, la Turchia, la Georgia, l’Armenia, l’Iran, la parte meridionale del Pakistan ed è giunta in India.
Prima mondiale alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Putin’s Happy
di Jeremy Deller, Regno Unito, 2019, 40’, v.o. ENG sub ITA
La Brexit è un tema che ha spaccato in due il Regno Unito, sia nel suo parlamento che nelle strade. Tra gennaio e marzo di quest’anno, Jeremy Deller ha filmato e intervistato numerosi manifestanti, sia pro che anti Brexit, riuniti nei pressi di Parliament Square a Londra.
Prima italiana alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Ocean II Ocean
di Cyprien Gaillard, Stati Uniti 2018-2019, sonoro, 11’
Versione per il cinema della video-installazione dell’ultima Biennale veneziana, questo straordinario lavoro dell’artista francese unisce immagini di elementi fossilizzati nella pavimentazione e nelle pareti marmoree delle stazioni della metropolitana di città della ex Unione Sovietica, a materiali di archivio in cui vagoni in disuso della metropolitana di New York vengono smaltiti gettandoli nelle acque dell’oceano Atlantico.
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Beyond the Visible – Hilma Af Klint
di Halina Dyrschka, Germania, 2019, 93’, v.o. SVE, ENG, GER sub ITA, ENG
Come può un’artista che ha introdotto l’astrazione nella pittura all’inizio del XX secolo passare del tutto inosservata? Rimasta nell’ombra durante tutta la sua vita, oggi Hilma af Klint sconvolge il mondo dell’arte con la sua opera straordinaria. Il film di Halina Dyrschka è il primo sulla sua vita e sul suo lavoro, sul ruolo delle donne nell’arte e sulla scoperta sconvolgente di uno scandalo artistico.
Prima italiana
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
Welcome Palermo
di MASBEDO, Italia, 2018-2019, 75’, v.o. ITA sub ENG
Welcome Palermo, dedicato al rapporto della città siciliana con il cinema, è l’evoluzione del progetto Videomobile del duo artistico MASBEDO. Vi si alternano interviste a personalità conosciute e non, e materiali d’archivio, performance di writers, dj e cittadini palermitani che leggono sul palco le domande sulla sessualità di Comizi d’amore di Pier Paolo Pasolini.
Prima mondiale alla presenza degli artisti
LO SCHERMO DELL'ARTE 2019
The Bruce Lacey Experience
di Jeremy Deller e Nicolas Abrahams, Regno Unito, 2012, 67’, v.o. ENG sub ITA
Considerato la figura guida del cosiddetto “Nuovo Realismo” britannico, Bruce Lacey rappresenta in un certo senso un anello mancante nella storia della cultura alternativa inglese. Durante la sua lunga carriera di pittore, scultore, sciamano, costruttore di robot, satiro, musicista, Lacey ha collaborato con inglesi illustri, grandi artisti e figure del mondo dello spettacolo come Lenny Bruce, Spike Milligan, i Beatles.
60° Festival dei Popoli
Inexorable time
di Věra Chytilová, Repubblica Ceca, 1978, 16 minuti
Il tempo della vita è inesorabile. Esso scorre verso la morte e, in una data epoca della vita di un essere umano, questa consapevolezza costringe a riflettere sul tempo, sul passato, sugli attimi presenti e sulle mutazioni del proprio corpo. Věra Chytilová, uno degli sguardi più visionari del cinema cecoslovacco, esplora queste riflessioni in una serie di incontri con persone in età avanzata.
60° Festival dei Popoli
Le Franc
di Djibril Diop Mambety, Francia, Senegal, Svizzera, 1994, 45 minuti
Nonostante il budget molto limitato e il formato ridotto, Le Franc è uno dei film più famosi del regista senegalese Djibril Diop Mambéty. Strutturato come una commedia, il film è uno sguardo ironico e acuto sulla quotidianità di una città del Senegal e sul passaggio tra tradizione e modernità. È il primo tassello di una trilogia di storie su persone comuni, mai portata a termine dal regista. Il protagonista è un musicista, Marigo, il cui strumento tradizionale è stato confiscato dalla padrona di casa perché Marigo è in arretrato con l’affitto. Entrato in possesso di un biglietto della lotteria, l’uomo sogna di diventare ricco.
60° Festival dei Popoli
The Mistral
di Joris Ivens, Francia, 1966, 33 minuti
Fare del vento il soggetto di un film: Ivens non è nuovo a questo tipo di proget- to, perché già Regen (Pioggia, 1929) era un film dedicato tutto alle mutazioni del paesaggio dovute al cadere dell’acqua. Ma mentre nel film precedente la pioggia diventava l’occasione di fare dell’immagine (e del montaggio) uno strumento di evocazione del suono, qui il vento si configura come l’occasione di una diversa sperimentazione.
60° Festival dei Popoli
Elliott Erwitt, Silence sounds good
di Adriana Lopez-Sanfeliu, Francia, Spagna, 2019, 61 minuti
«Sono serio sul non prendersi sul serio», dichiara Elliott Erwitt durante l’intervista dedicata alla sua vita e alle sue opere. Il film è pieno di frasi lapidarie come questa, rivelatrici della propensione del fotografo della Magnum alla battuta e all’osservazione caustica, per non parlare del suo gusto per l’ambiguità. Un’altra cosa evidente è l’inesauribile energia di Erwitt: quasi novantenne all’epoca delle riprese. Lo seguiamo in viaggio a Cuba come inviato, mentre prepara un nuovo libro e si affaccenda in giro per New York City.
60° Festival dei Popoli
Lisbon Beat
di Rita Maia, Vasco Viana, Portogallo, 2019, 75 minuti
Un viaggio attraverso la periferia di Lisbona ma anche attraverso le vite di alcuni musicisti in cerca del “posto giusto” in una città caratterizzata da complesse questioni identitarie. Luogo di incontro fra generazioni e background diversi, dall’Angola a São Tomé, da Capo Verde alla Guinea-Bissau, che prendono corpo attraverso vecchi musicisti e giovani produttori.
60° Festival dei Popoli
Cerimonia di premiazione del 60° Festival dei Popoli
60° Festival dei Popoli
Dont look back
di D.A. Pennebake, USA, 1967, 97 minuti
Dont Look Back (l’errore nel titolo è voluto), continua ad essere uno dei ritratti più radicali ed eccedenti di Bob Dylan. Filmato durante la tournée inglese del 1965, il film è la quintessenza dello stile filmico di D.A. Pennebaker, fondato sull’idea che il cinema sia uno strumento in costante movimento, come la vita delle persone catturate dalla macchina da presa. Dont Look Back è un ritratto nel vero senso del termine, vale a dire una esposizione sotto forma di frammenti brucianti di un “Io”, quello di Dylan artista e uomo, i cui gesti, le cui parole, il cui movimento continuo sono afferrati da un occhio cinematografico fremente come l’icona fragile e potentissima di fronte a lui.
PROGRAMMAZIONE
La scomparsa di mia madre
di Beniamino Barrese, 2019, Italia, 90 minuti
INGRESSO: 6€ int/ 5€ rid
Beniamino Barrese racconta sua madre, Benedetta Barzini, top model negli anni 60, musa di fotografi e artisti, da Irving Penn a Richard Avedon, da Andy Warhol a Salvador Dalì. Presentato nella selezione ufficiale dell'ultimo Sundance Film Festival.
Flashback - Scusate il ritardo, bimbi!
Il piccolo Yeti
di Jill Culton e Todd Wilderman, Cina/USA, 2019, 97 min.
INGRESSO: 4€ intero / 6€ ingresso + merenda
Dopo essersi imbattuta in un giovane Yeti sul tetto del suo condominio a Shanghai, ed soprannominato Everest, l'adolescente Yi e gli amici Jin e Peng si imbarcano in un'epica impresa nel tentativo di far ricongiungere la magica creatura con la sua famiglia nel punto più alto della Terra.
Evento speciale
L’anarchico venuto dall’America
di Gabriele Cecconi, Italia, 2019, durata: 70 minuti
INGRESSO: 6€ intero/ 5€ ridotto
Il film documentario scritto e diretto da Gabriele Cecconi, racconta la vita e la morte di Gaetano Bresci, l’anarchico di Prato che tornò dal New Jersey per uccidere il Re Umberto I. Il film si sofferma sulle tappe principali della vita privata e politica di Bresci e approfondisce in particolare i motivi che lo costrinsero ad emigrare in America e quelli che lo convinsero a tornare in Italia, abbandonando la moglie Sophie e l’amata figlia Madeleine.
Proiezione speciale alla presenza del regista Gabriele Cecconi e dei due attori protagonisti Andrea Anastasio e Giorgia Calandrini.
PROGRAMMAZIONE
La scomparsa di mia madre
di Beniamino Barrese, 2019, Italia, 90 minuti
INGRESSO: 6€ int/ 5€ rid
Beniamino Barrese racconta sua madre, Benedetta Barzini, top model negli anni 60, musa di fotografi e artisti, da Irving Penn a Richard Avedon, da Andy Warhol a Salvador Dalì. Presentato nella selezione ufficiale dell'ultimo Sundance Film Festival.