GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2019
Polytechnique
di Denis Villeneuve, Canada, 2009, 77'
Dal regista di Arrival e Blade Runner 2049, il racconto della strage avvenuta il 6 dicembre 1989 all’École Polytechnique di Montréal, quando il venticinquenne Marc Lépine uccise a colpi di arma da fuoco quattordici studentesse prima di togliersi la vita. Una strage figlia di un odio insensato e farneticante verso l’altro sesso ed il movimento femminista in particolare.
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2019
Le voci di Eva (concerto)
di e con Donatella Alamprese
L’evento vuole essere un omaggio all’Arte femminile, un no ad ogni forma di violenza ed ingiustizia, contro le discriminazioni e le diseguaglianze di genere. Un concerto spettacolo poliglotta che si snoda attraverso un intreccio di lingue e culture. Un viaggio attraverso i luoghi dell’anima, oltre spazio, tempo e confini geografici, passando per Mare Nostrum all’Europa, dal Giappone all’Armenia, fino alle Americhe per cantare e raccontare la voce delle donne.
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2019
Donne senza uomini
di Shirin Neshat, Germania/Austria/Francia, 2009, 95'
Teheran 1953. Sullo sfondo tumultuoso del colpo di stato appoggiato dalla CIA, i destini di quattro donne confluiscono in uno splendido giardino di campagna dove trovano indipendenza conforto e amicizia. L’acclamata video artista Shirin Neshat esordisce alla regia cinematografica filmando in modo elegante ed incisivo una penetrante riflessione su un momento cruciale della storia del suo paese che ha condotto direttamente alla rivoluzione islamica e all’Iran che conosciamo oggi.
PROGRAMMAZIONE
La scomparsa di mia madre
di Beniamino Barrese, 2019, Italia, 90 minuti
INGRESSO: 6€ int/ 5€ rid
Beniamino Barrese racconta sua madre, Benedetta Barzini, top model negli anni 60, musa di fotografi e artisti, da Irving Penn a Richard Avedon, da Andy Warhol a Salvador Dalì. Presentato nella selezione ufficiale dell'ultimo Sundance Film Festival.
Evento speciale
Reel Rock 14 Tour Italia
Corti e lunghi dedicati al mondo dell'arrampicata
Reel Rock 14 torna nei cinema in autunno con quattro nuovi film inediti. Per il secondo anno consecutivo, il festival fa tappa in Italia e propone una serie corto e medio metraggi dedicati al mondo dell’arrampicata e dell’avventura. Anche in questa tappa del tour sarà proiettato l’intero programma che trovate sul sito.
Il ritiro dei biglietti acquistati online sarà possibile a partire dalle ore 19.00 presso il cinema, la sera stessa della proiezione. Biglietto 14 € + diritti di prevendita. La sera stessa dell’evento il biglietto costerà 16€ al botteghino. Ingresso in sala alle ore 19.30, inizio spettacolo ore 20.00
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Quello che conta
di Sofia Vettori e Alex Class, Italia, 2019, 20 minuti
Cosa è successo qui, prima della mia nascita? Si domanda un bambino con candida e fresca curiosità. Con parole, immagini ed animazione si ripercorre un tratto della nostra storia come è stata vissuta in un piccolo paese toscano: Firenzuola.
Alla presenza dei registi.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Con o senza te
di Angela Prudenzi, Italia, 2019, 15 minuti
Video arte ed elaborazione digitale per comunicare tensione, minaccia disfunzione affettiva. Una favola allucinata contro la violenza di genere. Efficace e premiatissimo.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
E ti aspetto
di Sandra Somigli, ltalia, 2019, 5 minuti
Sulla panchina un ospite permanente, l’uomo seduto dello scultore Jean-Michel Folon. Attorno la vita che scorre e, incredibilmente, interagisce con lui.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Follia come poesia
di Lina Mangiacapre, Italia, 1977-1979, 40 minuti
La ricerca espressiva e la pratica artistica sono una costante dell’esperienza delle Nemesiache. Accompagnate, però, da una fortissima relazione di stimolo e proposta innovatrice con il territorio e le sue realtà. Anche le più difficili. Per due anni il loro intervento portò musica e danza ma anche ascolto e condivisione emotiva all’interno dell’ ex Ospedale Psichiatrico Frullone di Napoli e permise alle donne ospiti di iniziare a uscire dall’istituzione.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Becoming Astrid
di Pernille Fischer Christensen Svezia/Danimarca, 2018, 123 minuti
Ma chi era davvero Astrid Lindgren, che ha inventato Emil di Lönneberga, Kirisson sul tetto e soprattutto Pippi Calzelunghe? Con i 150 milioni di copie dei suoi libri ha messo i bambini al centro del dibattito pubblico sulla democrazia e la libertà. C’era da aspettarsi che non fosse un tipo accomodante. Infatti eccola intenta ad infrangere le norme rigide che regolavano la vita di una ragazza del primo 900 e a decidere, con cuore e intelligenza, la sua strada.
A seguire Concerto “Donna in canto” del coro Cantaliberi diretto da Angela Batoni e Matteo Ceramelli.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Alfonsina Storni
di Cleo Camaioni, Italia, 2019, 13 minuti (Saletta Mymovies)
Corto girato in occasione del convegno sulla poetessa e scrittrice argentina il 9 febbraio 2019 al Giardino dei Ciliegi di Firenze.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Incontro con le registe
Incontro con le autrici (Saletta Mymovies)
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Yo la peor de todas
di Maria Luisa Bemberg, Argentina, 1990, 105 minuti
Ritrovamento prezioso proveniente da un archivio argentino. E’ un magnifico film di una grande maestra del cinema ispirato ad un libro di Octavio Paz sulla vita di Suor Juana Inés de la Cruz. Scegliendo Velasquez come riferimento pittorico, Bemberg porta sullo schermo gli ultimi anni della formidabile intellettuale sudamericana che nella seconda metà del ‘600 chiamavano la Decima Musa delle Americhe, poetessa, filosofa, autrice teatrale e indomabile polemista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Da lassù
di Teresa Paoli, Italia, 2019, 13 minuti
La storia del fantastico incontro tra due fratellini Tobia e Adele di 5 e 7 anni, e un “supereroe” loro coetaneo convinto di provenire dallo spazio. I fratellini lo nascondono e i grandi lo cercano disperati tra le vigne secolari dell’Irpinia.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
In her Shoes
di Maria Iovine, Italia, 2019, 19 minuti
Esordio di un bel talento per il cinema e la satira sociale. Una riflessione che coinvolge anche chi “non c’entra niente” per principio, sui temi della disparità e della violenza. E’ stato realizzato con i preziosi materiali dell’Archivio AAMOD grazie al Premio Zavattini “Visioni Italiane” 2019.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Il mare ci ha chiamate
di Lina Mangiacapre, Italia, 1978, 18 minuti
Corto sperimentale girato in Super8. Sogno nell’insonnia di una realtà che deforma la bellezza. Scavo, penetro con i miei occhi attraverso divieti e deturpazioni nel mio territorio espropriato, gioco con la tristezza di una fraglità determinata da infiniti mobili interessi: spazi per me, spazi per le altre.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Sogni, sesso e cuori infranti
di Giancarlo Giagni, Italia, 2019, 52 minuti
Lettere alla Contessa Clara ma anche a Brunella Gasperini. Le migliaia di lettere ai giornali delle donne italiane negli anni ‘50 e ‘60 hanno fatto parlare di controstoria per questo collage prezioso e inusitato di pubblico e privato.
Alla presenza delle sceneggiatrici Patrizia Pignatesi e Silvana Mazzocchi.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Carmen y Lola
di Arantxa Echevarría Spagna, 2018, 103 minuti
Carmen y Lola è il riuscito esordio nel lungometraggio di Arantxa Echevarría. La regista riesce in modo magistrale a bilanciare il senso della narrazione con la forma delle immagini. Rappresenta il potere dell’amore come sentimento di liberazione dalle catene di una colpa indotta dalla società. Racconta la storia d’amore di due adolescenti nella comunità gitana, oggi, a Madrid. Premio Goya: Migliore esordiente e Migliore attrice non protagonista.
Alla presenza della distributrice.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Follia come poesia
di Lina Mangiacapre, Italia, 1977-1979, 40 minuti (Saletta Mymovies)
La ricerca espressiva e la pratica artistica sono una costante dell’esperienza delle Nemesiache. Accompagnate, però, da una fortissima relazione di stimolo e proposta innovatrice con il territorio e le sue realtà. Anche le più difficili. Per due anni il loro intervento portò musica e danza ma anche ascolto e condivisione emotiva all’interno dell’ ex Ospedale Psichiatrico Frullone di Napoli e permise alle donne ospiti di iniziare a uscire dall’istituzione.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Incontro con le registe
Saletta Mymovies
Paola Paoli presenta L’ordine imperfetto di Maria Letizia Grossi Giunti Edizioni.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019 / Premio esordio Angela Caputi
Blue Destiny
di Altantuya Tumurbaatar, Mongolia, 2019, 105 minuti
Mongolia anni ‘60. Una donna vive da sola nella sua iurta tra il deserto di Gobi e le grandi montagne. Arriva una camionetta di addetti al censimento di persone e bestiame. Fanno le domande del caso: come si chiama, quanti anni ha, ecc. La donna, però, sembra non ricordare e dice poco. Dirà molto di più all’addetto che resta a dormire da lei cui offre un lungo fantastico racconto di maternità e magia.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Marisol
di Camilla Iannetti, Italia, 2019, 52 minuti
Miglior saggio di diploma della nuovissima Sede Sicilia del Centro Sperimentale di Cinematografia dedicata al cinema documentario e diretta da Costanza Quatriglio. Segue con capacità quasi simbiotica l’universo fantastico e reale di una bambina del rione del Capo a Palermo. C’è un padre, un po’ figlio un po’ compagno, fratelli piccoli da tenere a bada ed il culto, piuttosto pagano e felicemente identitario, della Madonna della Misericordia. Premio Rai Cinema.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Didone non è morta
di Lina Mangiacapre, Italia, 1987, 90 minuti
Acqua e fuoco, il mare e le manifestazioni vulcaniche di Napoli sono i simboli del ritorno alla vita di Didone, la regina fondatrice di Cartagine. Che ritrova l’amato Enea e lo perde di nuovo in un confronto che parte da una discoteca, comprende un incontro con la Sibilla ai Campo Flegrei e un viaggio all’Ade. Il mito per parlare dell’oggi.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Every other couple
di Mia Halme, Finlandia, 2017, 77 minuti
I finlandesi divorziano spesso, un matrimonio su due finisce così. Mia Halme non si illude di capire “perchè” questo accada. Prova, però, a capire come. Mette a fuoco la vicenda di tre coppie. Attraverso le sei versioni che scaturiscono dalle separazioni.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Il mare ci ha chiamate
di Lina Mangiacapre Italia, 1978, 18 minuti (Saletta Mymovies)
Corto sperimentale girato in Super8. Sogno nell’insonnia di una realtà che deforma la bellezza. Scavo, penetro con i miei occhi attraverso divieti e deturpazioni nel mio territorio espropriato, gioco con la tristezza di una fraglità determinata da infiniti mobili interessi: spazi per me, spazi per le altre.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Incontro con le registe
Saletta Mymovies
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
The Deposit
di Ásthildur Kjartansdótti, Islanda, 2019, 90 minuti
Gisela è una giornalista di 40 anni in crisi professionale e in cerca di un nuovo lavoro che le permetta di seguire il suo desiderio di libertà e verità nella scrittura. Nel frattempo decide di affittare le due stanze libere della sua casa di Reykjavik a tre immigrate: la messicana Marisol, l’ugandese Abeba e la sua bambina di 9 anni, Luna. Non immagina quanto possa essere difficile la convivenza e quanto sottile la linea di demarcazione tra rispetto e crudeltà.
Alla presenza della regista.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Faust/Fausta
di Lina Mangiacapre Italia, 1991, 90 minuti (Saletta MyMovies)
Questa volta Lina Mangiacapre si cimenta nella rivisitazione del mito cardine della modernità, quello di Faust che in tanti modi declinato è il mito del libero arbitrio e della tentazione servile di rinunciare ad esso. Tutto si può cambiare volendo, anche destino e sesso . Forse è proprio questo il patto con Mefisto. Lina Mangiacapre/Nemesi parla anche del sogno di una nuova Europa e di una nuova identità che ancora non esiste.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Kufyyah
di Afnan Quatrawi, Palestina, 2019, 15 minuti
Due amiche a Gaza vogliono partecipare ad una competizione per un filmato sui luoghi più belli e significativi della Palestina. Ma fare riprese, per quanto semplici, nel paese diviso, significa, oggi, rischiare la la vita.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Sard
di Zeina Ramadan, Palestina, 2019, 9 minuti
Zeina e Reham comunicano attraverso Facebook, Reham non può uscire da Gaza. Disperazioni, entusiasmi, delusioni e progetti si trasformano in animazioni che superano muri e posti di blocco.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Vine Leaves
di Dina Amin, Palestina, 2019, 14 minuti
La nonna viene dalla Siria. È arrivata a Gerusalemme seguendo il marito palestinese negli anni ‘60. Non è stata una vita facile ma qui sono cresciuti figli e nipoti.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Clara e le vite immaginarie
di Giulia Casagrande, Italia, 2019, 45 minuti
Tutto comincia con una foto degli anni ‘30. Tre bambine posano davanti alla Casa del Balilla di Senigallia. Clara, mia nonna, insieme a sua sorella e un’amica comune. Cosa voleva dire essere una bambina durante il fascismo? Qual era il fuori campo di quella immagine di cui nessuno mi aveva parlato?
alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Fuga
di Agnieszka Smoczynska, Polonia, 2018, 103 minuti
Una donna è scomparsa da una bella e borghese casa polacca. Una vagabonda con addosso un impermeabile sdrucito esce da una fermata della metropolitana, non sembra molto padrona dei suoi atti. Sono la stessa persona, Alicia, che dopo due anni, rientra in casa. Tutto le risulta nuovo e sconosciuto. È un mistero? Un dramma esistenziale? O una condizione nascosta ma largamente condivisa? Polish Film Award: Rivelazione dell’anno 2018.
alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Incontro con le registe
Saletta Mymovies
Cristina Jandelli presenta La nemesi di Medea di Silvana Campese, L’inedito Edizioni
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Tous les reves du monde
di Laurence Ferreira Barbosa, Portogallo, 2017, 108 minuti
Questo film parla di un’emigrazione intraeuropea poco nota ma rilevante, quella portoghese in Francia avvenuta negli anni ‘50 per ragioni politiche o economiche. Dunque senza problemi di religione, colore della pelle o grande lontananza linguistica. Eppure Pamela nata in Francia e quindi immigrata di seconda generazione si sente prigioniera delle sue contraddizioni e non immagina come conciliare nel suo futuro anima lusitana e vita francese. È felice solo quando suona il piano e pattina sul ghiaccio.
alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Tre in treno per l’Europa e un pollo
di Emanuela Piovano, Italia, 2019, 15 minuti
Tre donne di diverse generazioni viaggiano su un treno. Fuori scorre la storia dell’Italia attraverso le immagini dall’Archivio delle Ferrovie di Stato e dell’Archivio di Stato. Metafora della nascita della nuova Europa e ricordo del pollo arrosto che permise alla copia miniaturizzata del Manifesto di Ventotene di evadere, portata in treno da Ursula Hirschmann.
alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Chris The Swiss
di Anja Kofmel, Svizzera, 2018, 90 minuti
Un tempo gli svizzeri erano rinomati soldati di ventura. Ma perché un ragazzo di oggi dovrebbe essere stregato dal “mestiere delle armi”? Anja Kofmel ricostruisce il percorso dell’amato cugino Chris, partito nei Balcani come giornalista e perduto come mercenario. Anche attraverso splendide animazioni in bianco/nero che documentano episodi certi e fantasticano su vicende possibili ma non certe.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Una donna poco più che un nome
di Ornella Grassi, Italia, 2019, 90 minuti
Un fascio di luce su una storia di ordinario razzismo che ha cancellato una vita straordinaria e i suoi non comuni talenti, disperso i doni che ancora avrebbe potuto elargire alla comunità scientifica, al paese e al mondo. Infine è riuscito quasi a occultarne la memoria. Ornella Grassi, ci fa conoscere la vicenda e la personalità di Enrica Calabresi e la sua ostinata e pacifica resistenza al male.
alla presenza della regista
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Working Women
di Michal Aviad, Israele/Germania, 2018, 93 minuti
Orna è una giovane mamma che lavora. Riesce molto bene a cogliere le necessità e i desideri dei clienti della grande impresa di costruzioni diretta da Benny. Dunque potrebbe fare carriera. Ma le attenzioni del “capo” diventano troppo insistenti. Orna non vuole coinvolgere il marito Ofer. Sembra un classico del #Metoo ma la soluzione della partita è inedita.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Didone non è morta
di Lina Mangiacapre, Italia, 1987, 90 minuti (Saletta MyMovies)
Acqua e fuoco, il mare e le manifestazioni vulcaniche di Napoli sono i simboli del ritorno alla vita di Didone, la regina fondatrice di Cartagine. Che ritrova l’amato Enea e lo perde di nuovo in un confronto che parte da una discoteca, comprende un incontro con la Sibilla ai Campo Flegrei e un viaggio all’Ade. Il mito per parlare dell’oggi.
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI CINEMA E DONNE 2019
Sofia
di Meryem Benm’Barek, Marocco, 2018, 85 minuti
Sofia nasconde la sua gravidanza fino al momento in cui non è più possibile. È una ragazza di buona famiglia di Casablanca, ma la legge marocchina è implacabile, e se non c’è un matrimonio riparatore le conseguenze legali e sociali sono tragiche. Infine, è un buon affare per la famiglia povera di Omar, il padre del bambino. Una denuncia coraggiosa in un paese di cultura islamica e in precario equilibrio tra tradizionalismo maschilista e cambiamento avvertito come sempre più necessario. Migliore sceneggiatura Festival di Cannes Un certain regard.
alla presenza della regista
Consegna premi Gilda Anna Magnani e Alida Valli