64° FESTIVAL DEI POPOLI
Masterclass Ulrich Seidl
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Ever Since, I Have Been Flying
di Aylin Gökmen, Svizzera, 2023, 18′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Vakıf, un sessantenne curdo cresciuto in una tribù nomade tra le montagne della Turchia sudorientale, ricorda i momenti della sua giovinezza che hanno segnato la sua vita. Ci riporta all’infanzia idilliaca con la madre, al primo amore trovato in un campo di cotone e perso nei boschi, ai maltrattamenti subiti per mano della polizia, in un luogo freddo e buio. Nel suggestivo corto di Aylin Gökmen, volti, paesaggi e parole si fondono per dare vita a una testimonianza sofferta: quella di un uomo i cui ricordi si tingono nel tempo di un valore ancestrale e la cui persistenza gli è d’aiuto per sopravvivere ai duri momenti della prigionia. La tenerezza del cotone che si stacca da uno stelo e il sapore di un bacio al melograno accompagnano la narrazione verso un finale aperto e liberatorio in cui l’oscurità e il dolore per tutto ciò che si è perduto si spalancano con leggerezza a una nuova luce.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Stand Out My Sunlight
di Messaline Raverdy Belgio, 2023, 50′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Joseph è un anziano signore che deve lasciare la propria casa. Per anni, ha viaggiato per la città con il suo carretto, accumulando pile di carte delle più disparate, collezionando oggetti di ogni tipo, trasformando così il suo appartamento in un caos labirintico, su cui lo sguardo della camera procede a una distanza ravvicinata, pescando di volta in volta dalla risma, in un succedersi di dettagli, inquadrature fuori fuoco e digressioni analogiche. Esplorare lo spazio caleidoscopico della sua abitazione vuol dire anche entrare nelle pieghe più intime della mente e dell’anima di un uomo singolare, per realizzare un ritratto che viaggia lungo il secolo scorso, in cui la storia personale tracima nella Storia più grande di un Novecento sbiadito. Cosa rimane delle nostre vite se non i resti che ci lasciamo dietro? E se il punto fosse proprio accettare che a rimanere non sia nulla? Che la vita non sia altro che ciò che abbiamo attraversato con fatica e gioia?
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Hypermoon
di Mia Engberg Svezia, 2023, 78′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Film poetico, sfrenato e personale, Hypermoon esplora le relazioni segrete e nascoste che intercorrono tra l’andamento della memoria e la fragilità dell’esistenza. Mia Engberg ripercorre la sua folle giovinezza a Parigi fino ai giorni nostri, intrecciando fili di memoria che, viaggiando tra il tempo e lo spazio, la riconnettono a una parte di sè proprio nel momento in cui riceve il più arduo degli annunci: la diagnosi di una malattia che appare letale. Grazie a uno sguardo visionario e intimo, entriamo in un caleidoscopio di immagini di formati diversi – dal Super8, alle immagini di cellulare, al materiale d’archivio – per seguire, oltre a quello dell’autrice, anche il viaggio solitario della cosmonauta sovietica Valentina Tereshkova, la prima donna a volare nello spazio, e dell’anziano gangster Vincent, che fu compagno di Engberg durante la giovinezza parigina e che, nel momento in cui si distacca dalla sua vita legata al crimine, fa una scoperta sorprendente nel suo seminterrato.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Zinzindurrunkarratz
di Oskar Alegria Spagna, 2023, 90′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Una vecchia camera Super-8, una serie di filmati, molti dei quali muti. Cosa sono veramente quelle immagini? Come ci interrogano a più di quarant’anni dal momento in cui furono realizzate? Inizia da qui un viaggio che da una serie di filmati di famiglia diventa presto una riflessione poetica e teorica sulla memoria, sul cinema, sul rapporto tra suono e immagine. Un viaggio che è fatto di domande e tentativi di risposte. Come rendere ancora significative quelle immagini? Come il suono può essere ripensato quando è assente? Come recuperare gesti, rituali piccoli e grandi che quelle immagini lasciano intravedere come tracce fragili? Zinzindurrunkarratz non è un film di found footage, ma un film sul cinema tout court, che mostra, con un approccio libero e coinvolgente, la potenza spesso nascosta in ogni singola immagine, sia pure casuale o priva nelle intenzioni di qualsiasi velleità artistica. È in questa consapevolezza che sta la risposta alle domande di cui sopra, vale a dire la possibilità di inventare ancora cinema.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Liv Ullmann: A Road Less Travelled
di Dheeraj Akolkar Norvegia e Regno Unito, 2023, 102′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Volto iconico del cinema d’autore del secondo dopoguerra, Liv Ullmann si racconta in maniera candida e appassionata nel documentario diretto da Dheeraj Akolkar, dall’infanzia in Norvegia all’incontro cruciale con Bergman, fino alla carriera da regista, all’impegno nelle cause umanitarie e all’Oscar alla carriera ricevuto nel 2022. La conversazione a cuore aperto si alterna a sequenze dei suoi film più celebri e a rari dietro le quinte, ma i vari momenti sono intervallati anche da brevi sequenze in cui Ullmann legge estratti dei suoi libri Changing (1977) e Choices (1984), capaci di restituire il suo senso di compassione e curiosità per il mondo, il suo desiderio di impegno e la sua capacità di riflettere sulle proprie scelte di vita. E benché la sua immensa statura d’artista non abbia bisogno di ulteriori conferme, alcuni interventi da parte di star hollywoodiane del calibro di Cate Blanchett e Jessica Chastain mostrano la riconoscenza e la profonda ammirazione nei confronti di un’attrice tra le più straordinarie della storia del cinema.
FRANCE ODEON 2023
L’Île Rouge
di Robin Campillo, 117′, v.o. sott. ita e ing
INGRESSO: 8€ INTERO/7€ RIDOTTO- OMAGGIO PER I NATI NEL 2009
Madagascar, l’isola della bellezza, misteriosa e strategica. L’impero coloniale francese volge alla fine, Robert è un militare che vive al campo della base con sua moglie Colette e i loro tre figli. Gli intrecci che animano la vita di questi francesi isolati dal resto del mondo sono raccontati attraverso gli occhi di Thomas, fanciullo sognatore e malizioso. Gli amori, i tradimenti, le inquietudini e le speranze si mescolano alla storia con la s maiuscola nel piccolo mondo velenoso e magico dell’isola.
FRANCE ODEON 2023
L’Été dernier
di Catherine Breillat, 104′, v.o. sott. ita
INGRESSO: 8€ INTERO/7€ RIDOTTO- OMAGGIO PER I NATI NEL 2009
Un’avvocata di successo, Anne, vive con apparente serenità la sua vita con il marito, manager dalle grandi responsabilità, e due figlie piccole. La loro villa fuori città viene improvvisamente destabilizzata dall’arrivo di un nuovo inquilino, Theo, il figlio di 17 anni del padrone di casa nato da una compagna precedente. È in fuga da una irrequietezza costante che lo porta a mettersi nei guai nella natìa Ginevra, ma che porterà con sé, influenzando anche Anne, nell’estate a cui si riferisce il titolo del film, L’été dernier.
Alla presenza dell’attore Samuel Kircher
FRANCE ODEON 2023
Sur l’Adamant
di Nicolas Philibert, 109′, v.o. sott. ita
INGRESSO: 8€ INTERO/7€ RIDOTTO- OMAGGIO PER I NATI NEL 2009
L’Adamant è un centro diurno psichiatrico unico nel suo genere, ospitato da una peniche sulla Senna, nel cuore di Parigi. Accoglie adulti che soffrono di disturbi mentali, offrendo loro un quadro terapeutico che li reinquadri nel tempo e nello spazio, li aiuti a riconnettersi col mondo, a ritrovare un po’ di slancio. L’équipe che lo anima è di quelle che tentano di resistere finché possono alla disumanizzazione della psichiatria. Questo documentario ci invita a salire a bordo per incontrare i pazienti e i medici che ne animano giorno dopo giorno la quotidianità.
FRANCE ODEON 2023
L’Amour et les Forêts
di Valérie Donzelli, 105′, v.o. sott. ita e ing
INGRESSO: 8€ INTERO/7€ RIDOTTO- OMAGGIO PER I NATI NEL 2009
A una festa il destino di Blanche s’incrocia con Grégoire. La donna pensa di aver trovato l’uomo della sua vita. Blanche è travolta da questo amore totalizzante che la inebria e la porta a non pensare. Quando la coppia si trasferisce lontano dalla famiglia e dagli amici, la nuova vita di lei si trasforma lentamente in un incubo. La donna arriva a capire di essere nella morsa di un uomo profondamente possessivo e pericoloso.
FRANCE ODEON 2023
La Petite
di Guillaume Nicloux, 93′, v.o. sott. ita e ing.
INGRESSO: 8€ INTERO/7€ RIDOTTO- OMAGGIO PER I NATI NEL 2009
Al sessantenne Joseph viene comunicato che il figlio è morto in un tragico incidente insieme al suo compagno. I due aspettavano un bambino tramite una madre surrogata in Belgio: cosa ne sarà adesso del nascituro? Joseph ha diritto a essere considerato un nonno legittimo? Spinto dall’illusione che questa nascita potrà prolungare l’esistenza del figlio, Joseph si appresta a incontrare la giovane ragazza incinta, una fiamminga dal carattere feroce e indomito.
FRANCE ODEON 2023
François Cluzet incontra il pubblico
INGRESSO in combinazione con il film successivo:
8€ INTERO/7€ RIDOTTO- OMAGGIO PER I NATI NEL 2009
François Cluzet incontra il pubblico
FRANCE ODEON 2023
Un métier sérieux
di Thomas Lilti, 101', v.o. sott.it.
INGRESSO: 8€ INTERO/7€ RIDOTTO- OMAGGIO PER I NATI NEL 2009
Liceo della banlieue parigina. Le vacanze estive sono finite. Inizia il nuovo anno scolastico. Benjamin, senza esperienza, si aggiunge al gruppo già affiatato dei docenti. Affrontando da neofita i problemi del mestiere e a contatto con i colleghi scopre con quanta passione essi lavorino all’interno di un’istituzione resa ormai fragile. Pierre, il senior, si chiede come dare un ruolo alla letteratura nella vita degli adolescenti di oggi, e se ne è ancora capace. Meriem si adopera perché la matematica non sia una scienza morta. Sandrine, professoressa di biologia, si confronta con lo scarso rendimento scolastico di suo figlio. Tante tracce, che ci fanno passare dal riso alle lacrime e ci interrogano su come l’insegnamento sia poco considerato in un sistema sociale sempre più disgregato.
PROGRAMMAZIONE
Oppenheimer
di Christopher Nolan, USA, 2023, 180' - v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Christopher Nolan si confronta con la vita e l’eredità del fisico J. Robert Oppenheimer, principale contributore alla costruzione della prima bomba atomica. Lo fa utilizzando la sua particolare idea di cinema: frammenta il racconto e propone tre diversi momenti della vita del protagonista, tre diverse prospettive attraverso le quali osservare e provare a comprendere quest’uomo così importante per la storia del mondo. Il ritratto che fuoriesce dallo schermo è quello di una persona complessa, sospeso tra l’irrinunciabile ricerca del sapere e il terribile peso della responsabilità delle proprie azioni.
PROGRAMMAZIONE
Oppenheimer
di Christopher Nolan, USA, 2023, 180' - v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Christopher Nolan si confronta con la vita e l’eredità del fisico J. Robert Oppenheimer, principale contributore alla costruzione della prima bomba atomica. Lo fa utilizzando la sua particolare idea di cinema: frammenta il racconto e propone tre diversi momenti della vita del protagonista, tre diverse prospettive attraverso le quali osservare e provare a comprendere quest’uomo così importante per la storia del mondo. Il ritratto che fuoriesce dallo schermo è quello di una persona complessa, sospeso tra l’irrinunciabile ricerca del sapere e il terribile peso della responsabilità delle proprie azioni.
AVVENTUROSA VITTI
Presentazione “Avventurosa Vitti”
INGRESSO GRATUITO
Un appuntamento a ingresso gratuito per scoprire l’attività di scrittrice della grande diva del cinema italiano, Monica Vitti.
Numero monografico della rivista L’avventura I/2023 (Internationa Journal of Italian Film and Media Landscapes). Le responsabili della ricerca si confrontano su una rilettura complessiva della figura di Monica Vitti anche attraverso i suoi testi. Intervengono: Federico Vitella (Università di Messina), Maria Rizzarelli (Università di Catania), Lucia Cardone (Università di Sassari), Cristina Jandelli (Università di Firenze), Anna Masecchia (Università degli Studi di Napoli Federico II), Chiara Tognolotti (Università di Pisa), Giulia Simi (Università di Sassari).
AVVENTUROSA VITTI
Ti ho sposata per allegria
di Luciano Salce – commedia, Italia, 1967, 100' – in italiano
INGRESSO GRATUITO
Un giovane avvocato borghese ha sposato Giuliana, dal carattere un po’ folle ma simpatico e il matrimonio, nonostante le differenze, sembra funzionare. Anche quando la suocera arriva in città per una visita…
Introduzione a cura di Lucia Cardone
PROGRAMMAZIONE
Oppenheimer
di Christopher Nolan, USA, 2023, 180' - v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Christopher Nolan si confronta con la vita e l’eredità del fisico J. Robert Oppenheimer, principale contributore alla costruzione della prima bomba atomica. Lo fa utilizzando la sua particolare idea di cinema: frammenta il racconto e propone tre diversi momenti della vita del protagonista, tre diverse prospettive attraverso le quali osservare e provare a comprendere quest’uomo così importante per la storia del mondo. Il ritratto che fuoriesce dallo schermo è quello di una persona complessa, sospeso tra l’irrinunciabile ricerca del sapere e il terribile peso della responsabilità delle proprie azioni.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Popsicles
di Gloria Camiruaga Serbia e Germania, 1984-86, 5′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Come spesso succede per le artiste donne, Popsicles rappresenta un’emersione singolare in un corpus di opere altrimenti poco noto dell’artista cilena Gloria Camiruaga. Girato tra il 1984 e il 1986 tra Stati Uniti e Cile, il video raccoglie primissimi piani di giovani donne intente a succhiare quelli che a prima vista sembrerebbero coloratissimi ghiaccioli. Bastano un paio di inquadrature per renderci conto che quelli che impugnano sono in realtà soldatini giocattolo. In sottofondo, sentiamo le protagoniste recitare l’Ave Maria, mentre le loro labbra si impregnano dei colori fluorescenti rilasciati dai ghiaccioli. Nell’arco di pochi minuti, Camiruaga tesse una litania ipnotica e dissacrante, il cui fuoricampo ingombrante è il regime militare nel Cile di Pinochet. In un ribaltamento di potere, l’apparato politico oppressivo viene profanato da un gesto innocente, ponendo queste giovani donne come soggetto dissidente per eccellenza, allora come oggi.
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W.R. – Mysteries of the Organism
di Dušan Makavejev Regno Unito, 1972, 84′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Quattro (o forse più) film in uno: un documentario sugli Stati Uniti dei primi anni ‘70; un film didattico su Wilhelm Reich; un lungometraggio su una marxista jugoslava che invoca l’amore libero nello spirito del comunismo; e un saggio sul rapporto tra eros e rivoluzione. I numerosi fili del film si congiungono in un montaggio analitico-satirico a collage, volutamente sconcertante, anche se “sotto la spensierata frivolezza e il meraviglioso umorismo si nasconde un intento ideologico più serio: l’opposizione a tutti i sistemi sociali oppressivi” (Amos Vogel). Vietata nell’ex Jugoslavia, osannata nei festival internazionali, W.R. – Mysteries of the Organism è un’esilarante commedia politica, un’opera oltraggiosa ed esuberante che invoca l’utopia di una nuova razza di rivoluzionari internazionali, generata dall’incrocio tra le ideologie radicali proprie dell’est Europa, la controcultura statunitense e il radicalismo politico-sessuale del primo Wilhelm Reich. Cinema come arte sovversiva al suo apice.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Pianoforte
di Jakub Piątek Polonia, 2023, 89′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Dal 1927, ogni cinque anni, a Varsavia va in scena la International Chopin Piano Competition: una delle più prestigiose competizioni pianistiche del mondo in cui giovani talenti si esibiscono, su partiture di Chopin, in prove sempre più ardue per cercare di ottenere l’ambito riconoscimento. La macchina da presa di Jakub Piątek sceglie alcuni partecipanti e li osserva da vicino, alle prese con l’ansia da prestazione, i ritmi impossibili della competizione, il fardello di dover riuscire a ogni costo. Chi deve interagire con una tutrice severa fino alla crudeltà, chi ha alle spalle una famiglia ingombrante, chi sente su di sé la responsabilità di un’intera nazione. Pochi arriveranno fino in fondo, ma a interessare è soprattutto il percorso, con le sue deviazioni inaspettate e sorprendenti. Merito di un pregevole lavoro in sede di montaggio, capace di costruire una narrazione emozionale senza mai smarrire la verità di parole e immagini e facendo a meno di artifici e colpi di scena astutamente congegnati, laddove la realtà è in grado di scrivere da sé la sceneggiatura perfetta.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Grandmother’s Footsteps
di Lola Peploe Francia, 2023, 65′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Pittrice che visse gli strascichi dell’epoca del Grand Tour, Clotilde Brewster Peploe (1915 – 1997) scelse il Mediterraneo come casa e ispirazione per la propria arte. Nel racconto di sua nipote Lola e attraverso immagini di repertorio e girate per l’occasione, seguiamo le tracce di una vita passata tra l’Italia e la Grecia, segnata dalle guerre mondiali, da amori raccontati nelle lettere e nei quadri che l’artista ha lasciato in eredità. Un lascito, il suo, che va ben oltre l’arte: un esempio di donna libera e indipendente per tutte le persone che le sono vissute al fianco e l’hanno conosciuta. In un arco temporale ampio e attraverso più generazioni, si dipana un racconto appassionante che transita da Firenze e dalla casa di famiglia in cui abitarono anche i figli della protagonista Clare e Mark, regista e moglie di Bernardo Bertolucci la prima, sceneggiatore di L’ultimo imperatore e Il tè nel deserto il secondo. Lola Peploe si fa così testimone di un percorso nella memoria che attraversa tutto il ‘900.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Joan Baez, I Am A Noise
di Miri Navasky, Maeve O’Boyle e Karen O’Connor, USA, 2023, 113′
INGRESSO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
In splendida forma a 82 anni, Joan Baez trova il coraggio di guardarsi alle spalle e di rivelare, di fronte alla macchina da presa, come abbia conciliato l’immagine pubblica di cantautrice simbolo della controcultura con una dimensione privata carica di dolore e traumi familiari mai sopiti. Una verità non raccontata, forse perché nessuno aveva dimostrato di meritare di ascoltarla. In parte biografia inconsueta, in parte diario segreto, quello costruito dall’amica di Baez Karen O’Connor, insieme a Miri Navasky e Maeve O’Boyle, è un ritratto intimo che mescola più registri per condurre all’universo di un’artista amata e celebrata universalmente ma mai compresa fino in fondo. Troppo a lungo trasformata in santino dell’impegno politico, di Baez si sono sempre trascurati i lati oscuri. Inevitabile anche un accenno alla sua liaison con Bob Dylan: Joan gli dedica poche e importanti parole, che hanno il peso delle pietre (rotolanti?).
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Galileo R(evolution)
di Carlo Borean, Italia, 2023, 70'
INGRESSO GRATUITO
Chi era lo scienziato Galileo Galilei e chi sono oggi i suoi eredi? In un cortocircuito tra passato e presente, la vita del genio e il suo pensiero si riflettono nelle imprese di alcuni giovani ricercatori e scienziati contemporanei. In occasione dei quattrocento anni dalla pubblicazione de “Il Saggiatore” di Galileo, opera in cui si fondono al meglio il suo amore per la scienza, per la verità e la sua arguzia di polemista, il documentario racconta l’appassionante avventura che ha condotto alla conquista del libero pensiero. Spaziando tra storia, scienza, arte, letteratura e attualità, e rendendo accessibili a tutti questioni complesse e articolate – come Galileo si sforzò di fare per tutta la vita – il film mescola approccio osservazionale (l’attività dei ricercatori odierni), animazione (la vita di Galileo), archivi e interviste a scienziati, storici della scienza e figure di spicco del panorama culturale. Ad accompagnare spettatori e spettatrici nel percorso di scoperta, la voce dell’attrice Lucia Mascino.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Dalla parte sbagliata
di Luca Miniero, Italia, 2023, 78′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Un gruppo di ex compagni e compagne di scuola si ritrova dopo 40 anni: sono tra i sopravvissuti della “tragedia del Melarancio” dell’aprile 1983, quando un pullman con due classi della scuola media Nicolardi di Napoli in gita verso il lago di Garda si schiantò all’interno del tunnel nei pressi di Firenze contro un automezzo che procedeva in senso opposto. Undici le vittime tredicenni e oltre la ventina i feriti, ma chi è ancora in vita non è rimasto comunque illeso. Il regista Luca Miniero, al primo lungometraggio documentario e originario dello stesso quartiere da cui provenivano le scolaresche in viaggio, si accosta con profonda empatia a coloro che c’erano e hanno perso amici e amiche nel tragico incidente ma anche alle madri che non hanno visto i loro figli o le loro figlie fare ritorno. Un film che, a differenza di tanta cronaca odierna, non specula sul dolore altrui ma si interroga sull’ingiustizia dei miracoli e sulla possibilità di curare gli uni le ferite degli altri.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
The Mothers Of All Lies
di Asmae El Moudir, Marocco, Arabia Saudita, Qatar e Egitto, 2023, 97′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Parte da una assenza, la regista marocchina Asmae El Moudir, per costruire un documentario ibrido che è insieme un ritratto personale e un’inquisizione impietosa sulla storia recente del suo paese. A mancare sono le fotografie che, come tracce proibite, rappresentano solo un elemento di un rimosso che scopriamo essere più profondo e intricato e coinvolgere non solo la sua famiglia, ma l’intero paese. Un rimosso figlio degli eventi traumatici della “rivolta del pane” consumatasi a Casablanca nel 1981, come espressione di un disagio sociale diffuso. La regista chiama a raccolta l’intera famiglia in questa operazione di scavo e ricostruzione. Ma la verità e la memoria sono fardelli difficili da estrarre, da qui la necessità di un transfer in cui a raccontare siano sì i membri in carne e ossa, ma attraverso i corpi inanimati di un diorama, raffigurante l’intero quartiere in cui le loro esistenze si sono consumate. Una storia di confronti, scontri e non detti, in cui le immagini implacabili riemergono in una lingua impastata fatta di voci e sguardi.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
The Echo
di Tatiana Huezo Messico e Germania, 2023, 102′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
A El Eco, villaggio rurale del Messico, la vita scorre lentamente: i cani pastore abbaiano nella notte, le donne recuperano le pecorelle che rischiano di annegare in mezzo alla palude, una bambina si prende cura della nonna anziana, un’altra gioca a fare la maestra con le bambole e i giocattoli. Il vento impetuoso e la pioggia scandiscono le giornate di lavoro nei campi di mais. In questo angolo remoto, apparentemente distante dalle violenze e dai conflitti del Messico contemporaneo, gli uomini sono assenti mentre le giovani donne crescono in una sorta di matriarcato, in armonia con la natura e le persone care. Dopo l’esordio nella finzione, Tatiana Huezo fa ritorno al documentario con un elogio al senso di cura e sorellanza di una piccola comunità. L’esperienza intensa della crescita, il rapporto con la natura e gli animali, ma anche con la malattia e la morte, sono al centro della vita di Monse, Luzma e le giovani ragazze del villaggio: Huezo cattura questi momenti di respiro, forse gli ultimi prima di affacciarsi all’età adulta.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Wicked Game: Rimini Sparta
di Ulrich Seidl Austria, Germania e Francia, 2023, 205′
INGRESSO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Le tormentate vicende di due fratelli, figli di un anziano genitore ormai sofferente di demenza senile, si alternano nel film fiume di Ulrich Seidl. A Rimini il cantante un tempo di successo Richie Bravo ora si esibisce soltanto per un pubblico di anziani turisti, costretto di quando in quando a prostituirsi e ad affittare la propria villa per guadagnarsi da vivere. E quando sua figlia, abbandonata in tenera età, fa capolino nella sua vita per chiedere tutto quello che le è stato negato la situazione si complica ulteriormente. Ewald vive invece in Romania, dove lavora come tecnico industriale e lascia la fidanzata quando alcune sue pulsioni nascoste prendono il sopravvento, al punto da spingerlo a lasciare il lavoro e la donna per trasferirsi nell’entroterra, dove aprirà una scuola di judo che potrebbe aiutarlo a sopire le sue inclinazioni. Un’opera struggente sull’assenza delle madri e su due figure di padri mancati, apice dolente del cinema di un lucidissimo osservatore del nostro tempo.