GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2024
Presentazione libro “Vite in tempesta” – Saletta
di Antonella Matranga (Castelvecchi Editore)
INGRESSO GRATUITO
presentazione libro VITE IN TEMPESTA di Antonella Matranga (Castelvecchi Editore)
Vite in tempesta è il primo capitolo di una storia che accompagna i lettori attraverso le vicende dei protagonisti a partire dagli anni Ottanta fino ai giorni nostri. Sono anni di grandi cambiamenti, segnati da un ritorno alla vita dopo il piombo dei Settanta, dalla ricerca di una piena accettazione, e di una grande libertà individuale, espressa attraverso un’effervescente creatività. Ma allo stesso tempo sono caratterizzati dal crollo degli ideali giovanili che ha lasciato spazio ad una delle ossessioni più terribili dell’epoca, per molti versi simile alla nostra, quella dell’apparire: essere perdenti, non riscuotere il successo sociale, essere diverso, significava essere discriminati.
Eppure, gli adolescenti degli anni Ottanta che non avevano cellulari, social o #metoo, politically correct, erano liberi di perdersi, liberi del proprio tempo, di annoiarsi e di sbagliare, liberi di vivere da soli, senza gli adulti intorno e di scegliere quello che volevano essere, nel bene e nel male. Una libertà che oggi è impensabile.
Dialoga con l’autrice la giornalista Elisabetta Berti – La Repubblica Firenze
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2024
ALBA BLU
di Emanuela Mascherini, Italia, 2024, 16′
BIGLIETTI: 6€ INTERO/ 5€ RIDOTTO - IN COMBINAZIONE CON IL FILM SUCCESSIVO
Per Alba ogni incontro è un labirinto di paure, una discesa nell’abisso di qualcosa che le è accaduto in passato e che continua ad inquinare anche il suo presente. Un’apnea dalla quale non riesce a riemergere da sola.
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2024
LA TESTIMONE (Shaded)
di Nader Saeivar, Germania e Austria, 2024, 100′
BIGLIETTI: 6€ INTERO/ 5€ RIDOTTO - IN COMBINAZIONE CON IL FILM PRECEDENTE
Iran. Tarlan è un’insegnante in pensione, da sempre molto impegnata nella lotta contro l’oppressione e la discriminazione di genere nel suo paese. Zara, sua figlia adottiva, insegna danza nella sua scuola e ha deciso di non indossare più il velo. Solat, il marito, è un uomo d’aǣari legato al governo, e non vede di buon occhio questa situazione, che minaccia la sua carriera e i suoi business. Un giorno, Zara scompare. Tarlan sospetta che a ucciderla sia stato Solat. La polizia si rifiuta di indagare. Tarlan si trova quindi di fronte a un bivio : piegarsi alle pressioni e alle minacce oppure mettere a rischio la propria vita e quella dei suoi cari per cercare giustizia da sola, come ha sempre fatto.
Il film è stato presentato all’81esima edizione della Biennale di Venezia nella Sezione Orizzonti Extra riscuotendo un grande successo da parte degli spettatori che gli hanno assegnato il Premio del pubblico.
PROGRAMMAZIONE
Do Not Expect Too Much from the End of the World
di Radu Jude, Romania, Lussemburgo, Francia, Croazia, 2023, 163'
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Angela è un’assistente di produzione impegnata nella ricerca di persone che hanno subito gravi infortuni sul posto di lavoro da intervistare per un documentario commissionato da una multinazionale con il pretesto di sensibilizzare i propri dipendenti sull’argomento. Sempre in macchina su e giù per Bucarest, divisa senza sosta tra interviste, riunioni e social network, deve anche affrontare l’intenzione di un’azienda edile di voler appropriarsi del terreno del cimitero in cui è sepolta sua nonna per costruire un condominio di lusso. Sullo sfondo, la nuova Romania post totalitaria divisa tra tecnologia e capitalismo e le loro idiosincrasie.
Film segmentato e anarchico, Do Not Expect Too Much From The End Of The World è una commedia satirica che mescola cinema del passato e del presente, riprese in pellicola e filtri Instagram, bianco e nero e colori sgargianti. Definito dallo stesso regista come «un film di superfici» è proprio in questo giocare con le forme in modo semplice e diretto che trova la sua forza, tra incastri e contraddizioni capaci di trasformare il gioco stesso del cinema (realizzato, narrato, rubato) nella più disarmante critica sociale.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Never Look Away
di Lucy Lawless (Nuova Zelanda, 2024, 85’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Un emozionante tributo alla storica reporter della CNN Margaret Moth, da sempre in prima linea in alcuni dei conflitti più violenti degli ultimi decenni per mostrare la realtà della guerra dall’interno del conflitto. Un documentario che è anche ritratto, compatto e complesso, di una corrispondente di guerra singolare e aggressivamente anticonvenzionale. Fino alla fine.
Lucy Lawless, protagonista di Xena: Principessa guerriera, esordisce alla regia con un intenso racconto che unisce con grande maturità materiale d’archivio e interviste inedite.
Presentato in anteprima al Sundance Film Festival 2024
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
La Gita Scolastica (Excursion)
di Una Gunjak (Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Francia, Norvegia, Qatar, 2023, 94’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Iman è una teenager che per gioco confessa alle compagne di essere andata a letto con il ragazzo dei suoi sogni. Poco a poco però rimane sempre più intrappolata nella sua bugia, che si diffonde tra compagni, insegnanti e genitori, diventando un caso in tutta la scuola e facendo emergere arcaici rapporti di potere ancorati al patriarcato.
Partendo da un fatto di cronaca, l’opera prima di Una Gunjak è un film sulle leggerezze dell’adolescenza, sui suoi sogni e sullo scontro con la realtà di tutti i giorni. Cosa significa diventare donna nell’era della post-verità? E cosa comporta nella società di oggi, bloccata da 30 anni in attesa di un domani migliore?
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Cinema, l’altra Storia
Un progetto di Piera Detassis con Raffaella Giancristofaro
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il film successivo)
Cinema, l’altra Storia vuole raccontare il lavoro e la creatività femminile dalle origini ai giorni nostri, mostrando a tutti, e in particolare alle giovani ragazze e ai ragazzi, quanto lo sguardo delle donne e l’apporto delle registe, sceneggiatrici e protagoniste sia stato a lungo espulso dalla Storia ufficiale. Finora la Storia del Cinema mancava della sua metà. Oggi è tempo per tutte e tutti di scoprirla.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Golden Eighties
di Chantal Akerman (Francia, Belgio, Svizzera, 1986, 96’ – v.o. sott. ita e cinesi)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con l'evento precedente)
Proiezione in collaborazione con YFCA – Young Film and Culture Association
Una galleria commerciale diventa il set per una commedia musicale burlesca, tenera e frenetica in cui la sfavillante piccola borghesia si interroga sull’amore, sulla vita che la circonda e sul potere politico della felicità.
Alla fine degli anni 80 la regista comprende che l’unico linguaggio ammesso nell’industria cinematografica è quello del cinema americano. Il suo desiderio di fare storie la porta quindi a confrontarsi anche con il musical con acuta ironia: la stessa regista ha scritto i testi delle canzoni dedicandosi completamente al sound design dell’intero film.
Restaurato in 4K nel 2024 da Cinémathèque royale de Belgique in collaborazione con Fondazione Chantal Akerman presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, a partire dal negativo originale 35mm e dal mix audio originale. Con il sostegno di Centre du Cinéma et de l’Audiovisuel de la Fédération Wallonie-Bruxelles, Leora Barish, Henry Bean, Ostrovsky Family Fund (OFF), SWA. Restauro supervisionato da Luc Benhamou.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
If you are Happy
di Phoebe Arnstein (Regno Unito, 2023, 19’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il film successivo)
Presenta Sentiero Critic Lab
Una riflessione sulle difficoltà e le pressioni legate alla neo maternità ma anche sull’importanza della condivisione emotiva.
Un omaggio tragicomico a tutte quelle donne che anche nei momenti più difficili si son dette “anche questo passerà”.
Nòt Film Fest 2024 (Miglior Corto), Sentiero Film Factory 2024 (Miglior Sceneggiature), Short Out Festival 2024 (Miglior corto internazionale) Alice Nella Città 2023 (Premio Premiere per il Miglior Corto)
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Septembre Says
di Ariane Labed (Irlanda, Regno Unito, Germania, 2024, 100’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il corto precedente)
Le sorelle July e September sono molto unite, ma molto diverse: September è protettiva e diffidente; July, aperta e curiosa. Ma quando accetta la protezione della sorella maggiore, deve anche accettare le regole dei suoi giochi. Le ragazze fanno giochi audaci e spesso irresponsabili, che portano la madre allo stremo delle forze. Un incidente a scuola le costringe a rifugiarsi con la madre in una casa isolata sulla costa irlandese, dove una serie di eventi surreali fa sì che il loro legame si trasformi in modi che July non può comprendere.
Ariane Labed adatta il romanzo di Daisy Johnson, Sisters, affrontando temi di grande universalità, sottile linea che separa la cura dalla distruzione: la sorellanza, i legami familiari, il desiderio, il potere – il tutto visto attraverso gli occhi di una ragazza di 15 anni.
Dopo aver recitato nei film della “Weird Wave” greca di Athina Rachel Tsangari (Attenberg, 2011) e del marito Yorgos Lanthimos (The Lobster, 2015), Labed si cimenta nella regia, in uno dei migliori esordi alla regia del 2024 presentato in anteprima al Certain Regard a Cannes.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Familiar Touch
di Sarah Friedland (Stati Uniti, 2024, 91’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Evento in collaborazione con Auser-Toscana e con i settori regionali coinvolti per riflettere e informare sul tema dell’invecchiamento attivo
Una donna ottantenne nel passaggio alla vita in una casa di cura affronta il rapporto conflittuale con sé stessa e le persone che la assistono, tra il mutare della sua memoria, dei suoi desideri e della percezione della propria età.
Familiar Touch è un film di (tarda) formazione che racconta di come tutti siamo sempre in crescita. La regista Sarah Friedland, dopo un’esperienza personale che l’ha toccata nel profondo, affronta un tema che spesso è respingente al cinema mostrando una grande serenità di sguardo e d’intenti.
Miglior Opera Prima, Premio per la Miglior Regia e per la Miglior interpretazione Femminile a Venezia 81 – Orizzonti
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Janet Planet
di Annie Baker (Stati Uniti, 2023, 110’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Il pianeta di cui parla il titolo è quello di Janet, una splendida Julianne Nicholson nei panni di una mamma single e agopunturista intorno a cui la piccola Lacy orbita. Non c’è nulla di sbagliato o insolito nell’adorazione che la ragazza prova per lei, è qualcosa di piuttosto comune a quell’età. Lacy vuole semplicemente avere sua madre tutta per sé, senza condividerla con nessuno.
Janet Planet segna l’esordio cinematografico con A24 di Annie Baker, autrice teatrale di fama internazionale che ha riscosso particolare successo sulla scena nell’Off Broadway vincendo diversi Obie Award oltre al Premio Pulitzer per la drammaturgia nel 2014 per The Flick.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Coreografie del corpo: il ruolo dell’Intimacy Coordinator nell’industria cinematografica
Incontro
INGRESSO GRATUITO su prenotazione a info@cinemalacompagnia.it
Nel 2016 il movimento #MeToo ha scosso il mondo del cinema. Sul set è emersa la necessità di comprendere e rispettare i limiti imposti dalle attrici e dagli attori durante le riprese a contenuto intimo e sessuale. L’intimacy coordinator è la figura professionale che mitiga i rischi che si corrono provando o girando una scena con contenuti intimi e sensibili, tutelando attrici, attori e troupe, promuovendo spazi di lavoro trasparenti, equi ed inclusivi basati sulla cultura del consenso e mettendosi al servizio dello storytelling e della visione registica: un lavoro che parte dall’esame della sceneggiatura e che accompagna il casting e l’intera preparazione del film.
Un incontro per comprendere l’importanza di questa figura professionale sul set, in teatro (dove prende il nome di intimacy director) e nelle fasi pre e post-produzione analizzando delle scene dal nuovo film di Noémie Merlant The Balconettes insieme a Roberta Geremicca (Intimacy Coordinator).
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Duse, the Greatest
di Sonia Bergamasco (Italia, 2024, 98’ – v.o. italiano)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Presenta la regista
A cent’anni dalla scomparsa di Eleonora Duse, Sonia Bergamasco ci accompagna in un’investigazione sulla donna che ha cambiato il mestiere dell’attore per sempre ispirando intere generazioni di attrici e di attori. Come può una donna di cui rimangono unicamente un film muto e qualche foto essere ancora così influente? Uno sguardo su La Divina oltre il mito.
Seguendo il percorso di Eleonora Duse, il film si interroga sul mestiere dell’attrice oggi: che cos’è diventato? Qual è il suo spazio nell’immaginario collettivo contemporaneo?
Il film arriva in anteprima toscana al festival dopo la presentazione all’interno della Festa del Cinema di Roma 2024
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
An Urban Allegory (Allégorie Citadine)
di Alice Rohrwacher e JR (Francia, 2024, 21’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il film successivo)
Partendo da una riflessione sul Mito della Caverna di Platone i registi si interrogano sul ruolo delle immagini, nel cinema e nell’arte contemporanea: illusioni, certo, che possono diventare strumento di lotta e liberazione del pensiero. Che cosa potrebbe accadere se uno dei prigionieri riuscisse a liberarsi dalle catene e fuggire dalla grotta?
Presentato Fuori Concorso a Venezia 81
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
The Balconettes (Le femmes au balcon)
di Noémie Merlant (Francia, 2024, 103’- v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il corto precedente)
Presenta la co-sceneggiatrice Céline Sciamma
Tre donne, in un appartamento a Marsiglia, nel mezzo di un’ondata di caldo. Tre caratteri molto diversi ma uniti da una forte amicizia e una spensierata voglia di vivere, nonostante le difficoltà, il caldo e un mondo che sembra inesorabilmente ostile alle donne. Di fronte, il loro misterioso vicino, oggetto delle loro fantasie…
Un pastiche di generi che mescola commedia, dramma e horror con alcuni elementi soprannaturali. Una coraggiosa – ma anche giocosa – denuncia di diverse forme di abuso che affronta il tema della violenza sessuale e sessista, nonché un bellissima celebrazione dell’amicizia femminile e del femminismo, senza sovrastrutture.
Opera seconda di Noémie Merlant scritta in collaborazione con Céline Sciamma, il film è stato presentato in anteprima fuori concorso nella Selezione Ufficiale del Festival di Cannes 2024.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Holy Cow (Vingt Dieux )
di Louise Courvoisier (Francia, 2024, 90’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Per l’impulsivo Anthony i giorni di spensieratezza, di avventure di una notte, di bevute in paese con gli amici finiscono bruscamente con la morte accidentale del padre. Responsabile della sorellina Claire, senza soldi e una famiglia a cui appoggiarsi, è costretto a vendere le attrezzature del piccolo caseificio del padre, ma viene a conoscenza di un concorso che assegna 30.000 euro al miglior formaggio Comté.
Holy Cow ha un appeal che va al di là della semplice moda del cinema francese. È un coming-of-age che mette insieme dramma e commedia con una freschezza unica. L’adolescenza, la cultura nelle zone rurali, la coscienza del lavoro, la comprensione del senso di responsabilità, famiglia, amicizia e amore: tutti ingredienti molto semplici ma sapientemente bilanciati, che evitano gli stereotipi e fanno di questo primo lungometraggio un successo.
Vincitore del premio Certain Regard – Youth Award al 77° Festival di Cannes
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Mistress Dispeller
di Elizabeth Lo (Cina, Stati Uniti, 2024, 94’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Nel disperato tentativo di salvare il proprio matrimonio, una donna assume una mediatrice matrimoniale perché, sotto copertura, intervenga per far fallire la relazione extraconiugale del marito. Con un accesso sorprendentemente intimo a questo dramma familiare della Cina contemporanea, il documentario segue la vita dei tre protagonisti.
Elizabeth Lo ha impiegato più di due anni per trovare i giusti protagonisti disposti a condividere il proprio privato davanti alla sua macchina da presa. Il risultato è un doc, che viaggia tra dramma e commedia, che ci ricorda quanto la narrazione dell’amore sul grande schermo sia completamente diversa da quella che viviamo nella realtà.
Presentato in concorso a Venezia 81 nella sezione Orizzonti
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Not a Pretty Picture
di Martha Coolidge (Stati Uniti, 1975, 83’ – v.o. sott. ita)
Anteprima nazionale presentata da Céline Sciamma
Martha Coolidge approda al lungometraggio con un ibrido che continua ancora oggi a sollevare domande provocatorie sulla violenza sessuale e sull’etica della sua rappresentazione sullo schermo. Il risultato di questo mix tra documentario e fiction fa di questo film uno degli esperimenti di metacinema più audaci del secolo.
Il film è basato su un’esperienza vissuta personalmente dalla regista. Mentre interpretano la sceneggiatura, i membri del cast riflettono sul loro rapporto con gli aggressori, sui sentimenti che nascono nel rivivere – mettendo in scena – quei momenti e i loro atteggiamenti riguardo al consenso, al trauma e al senso di colpa.
Copia concessa dall’Academy Film Archive. Restaurata digitalmente in 4K nel 2022 partendo dai negativi originali in 16mm dall’Academy Film Archive e dalla The Film foundation. Progetto finanziato dalla Hobson/Lucas Family Foundation. Una copia Janus Films
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Things That My Best Friend Lost
di Marta Innocenti (Italia, 2024, 15’ - v.o. sott eng)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il film successivo)
Una notte buia si svela attraverso i colori accesi e i suoni metallici di una festa illegale. Attraverso una serie di vocali sempre più deliranti rivolte a una figura lontana, il protagonista confessa i suoi turbamenti e le sue gioie. Quello di Andrea è un grido d’aiuto solitario: nella nostra epoca siamo davvero capaci di connetterci o rimaniamo soli anche quando siamo insieme?
Miglior Cortometraggio alla SIC 39 – Festival del Cinema di Venezia
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Teaches of Peaches
di Philipp Fussenegger and Judy Landkammer (Germania, 2’24, 102’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il corto precedente)
L’artista e musicista Peaches è un’icona femminista che lascia ancora un segno indelebilecultura popolare internazionale. Con un mix di materiale d’archivio, interviste e filmati del tour dell’anniversario dell’album The Teaches of Peaches i registi ci regalano uno sguardo intimo sulla sua attività musicale e il suo impegno sociale.
Con la sua arte e la sua musica Peaches sfida le norme sociali, smantellando gli stereotipi di genere e le strutture del potere patriarcale. La sfida più grande per i registi è stata quella di creare un documentario che fosse a metà tra un film da tournée e una biografia, usando un linguaggio visivo che fluisse come l’energia creativa di Peaches. Un’esperienza audiovisiva che non solo cattura le sue mille sfaccettature artistiche, ma racconta anche l’intero cosmo queer, femminista, intersezionale e sex-positive.
Il film è stato presentato in anteprima mondiale nel 2024 nella sezione Panorama del 74° Festival di Berlino
+ a seguire | DJ SET
A cura di Andrea Del Torchio
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Black Box Diaries
di Shiori Ito (Giappone, Regno Unito, Stati Uniti, 2024, 102′ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Nel maggio 2017 la ventottenne giornalista Shiori Ito accusa di stupro il più anziano collega e biografo dell’allora Primo Ministro Shinzo Abe. In una società in cui parlarne apertamente è considerato indecoroso, la sua conferenza stampa scuote l’opinione pubblica. Nel giro di pochi giorni, Shiori si trova al centro del dibattito politico. Minacce di morte, cyberbullismo e lettere minatorie trascinano Shiori in una spirale di paura e solitudine. Quando infine si presenta in tribunale, la difesa le scatena contro una guerra senza quartiere. Determinata a dare l’esempio ad altre vittime, Shiori porta avanti il suo caso: pubblica un libro autobiografico e realizza questo film diretto da lei stessa con filmati privati della sua terribile esperienza.
Black Box Diaries cattura il suo tumultuoso, straziante e infine trionfale viaggio, rivelando il prezzo umano e sociale da pagare quando si subisce l’attacco congiunto di politica, media e social network. Nel ruolo di vittima e allo stesso tempo di reporter che indaga sul proprio caso, Shiori ha combattuto per un epocale cambiamento sociale, e per sopravvivere.
Il film, presentato quest’anno al Sundance Film Festival, è un’anteprima di Mondovisioni 2025, la rassegna di Cineagenzia con Internazionale che lo distribuirà nei cinema italiani il prossimo anno
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
L’occhio della gallina
di Antonietta De Lillo (Italia, 2024, 93’ – v.o. sott. ing)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Presenta la regista
Dopo vent’anni di carriera e aver realizzato il suo miglior film, apprezzato dalla critica e dal grande pubblico, una eclatante ingiustizia ha sbarrato la strada alla regista Antonietta De Lillo, relegandola ai margini del sistema-cinema e impedendole di realizzare un nuovo film.
La regista parte dall’analisi della sua storia personale per parlare di un tema più ampi e universale: la gestione del potere e la marginalizzazione culturale. Un viaggio interiore e artistico che la regista intraprende per sottolineare la potenza del cinema e dell’arte come strumento di resistenza e cura, veicolo di cambiamento e di opposizione.
Il film è stato presentato a Venezia 81 all’interno della 21° edizione delle Giornate Degli Autori.
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Reinas
di Klaudia Reynicke (Svizzera, Perù, 2024, 104’- v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo
Il caos sociale e politico che ha sconvolto il Perù negli anni Novanta, costringe due sorelle a lasciare per sempre la loro casa. Fra il bisogno di fuggire dall’insicurezza di un paese alla deriva e la paura di abbandonare le proprie rassicuranti abitudini, devono fare i conti con il diventare grandi.
Coming-of-age parzialmente autobiografico e costruito sui ricordi di una generazione, Reinas si nutre letteralmente dell’atmosfera degli anni che mette in scena. Con apparente leggerezza, il film cattura ricordi, sensazioni, musiche, persino odori che sembrano essere stati congelati nel tempo aspettando solo il momento giusto per rinascere.
Presentato in prima mondiale in concorso World Cinema Dramatic al Sundance 2024 e selezionato alla 74° Festival di Berlino nella sezione Generation
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
Tape 001: Grace
di Lisa Mazzei e Leonardo Fiori (Italia, 2023, 2’ – v.o. sott. ing)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il film successivo)
Presentano la regista Lisa Mazzei e il regista Leonardo Fiori, modera Sentiero Critic Lab
La storia di una notturna in skateboard. Le immagini dei tre protagonisti si fondono con la voce narrazione di Grace. Un mix dal sapore sci-fi che rende omaggio e attinge all’immaginario degli anni ’90 non solo nel titolo ma anche nelle riprese con camcorder.
Selezione ufficiale di Fashion Film Festival Milano 2023, Berlin Fashion Film Festival 2023, Sarajevo Fashion Film Festival 2023 e CANIFF 2024
FESTIVAL DI CINEMA E DONNE 2024
I Saw The Tv Glow
di Jane Schoenbrun (Stati Uniti, 2024, 100’ – v.o. sott. ita)
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto / 4€ ridottissimo (in combinazione con il corto precedente)
Owen è un ragazzo in piena crisi adolescenziale. Grazie a Maddy, una sua compagna, resta affascinato da una serie TV trasmessa solo di notte. I due iniziano a frequentarsi, legati dalla stessa passione per lo show, dando il via a un viaggio mentale, a tratti spaventoso, che si dipana degli anni e che li porterà a dissociarsi dalla realtà.
Fascinazione e ossessione per il prodotto mass mediale come fuga, disagio scolastico e identitario, incomprensibilità tra generazioni, abusi familiari, con al centro la riflessione sul tema autobiografico della transizione di genere. Sono davvero tanti i temi importanti al centro di I Saw the tv glow che la regista Jane Schoenbrun (al suo secondo film) affronta in maniera molto personale portando il classico racconto di formazione su binari “lynchiani”, arrivando a toccare corde anche molto profonde e paurose.
Presentato in concorso al Sundance Film Festival, prodotto dalla neonata casa di produzione di Emma Stone la Fruit Tree, insieme alla celebre A24