Florence Korea Film Fest 2018
Chronicle of a blood merchant
di Ha Jung-woo, Corea del Sud, 124 min.
1953. Heo Sam-gwan desidera sposare la bella Heo Ok-ran benchè lei sia già promessa a un uomo più ricco di lui. Per riuscire nell’impresa, con il consiglio di suo zio, decide di vendere il proprio sangue così da fare un bel po’ di soldi e dimostrare di essere insalute e quindi destinato a essere un buon lavoratore. Anni dopo Heo Sam-gwan si gode la famiglia che ha costruito con fatica fino al momento in cui inizia a sospettare che l’amato primogenito non sia davvero suo figlio.
1953. Heo Sam-gwan wants to marry the beautiful Heo Ok-ran though she is already promised to a richer man. To succeed in this challenge, with the advice of his uncle, he decides to sell his blood so as to make a lot of money and prove to be in health and therefore destined to be a good worker. Years later, Heo Sam-gwan enjoys the family he had built up with hard work until he begins to suspect that his beloved first-born is not really his son.
Florence Korea Film Fest 2018
Mothers
di Lee Dong-eun, Corea del Sud, 119 min
Hyo-jin ha 30 anni quando perde il marito in un tragico incidente. Due anni dopo è costretta inaspettatamente a formare una nuova famiglia insieme a Jong-uk, il figlio nato dall’unione del marito e della sua ex-moglie. La nonna del ragazzo, infatti, non può più prendersi cura di lui perché le è stato diagnosticato l’Alzheimer. Hyo-jin e Jong-uk riusciranno a vivere insieme, superando l’imbarazzo iniziale, instaurando un vero e proprio rapporto madre-figlio?
Hyo-jin is 30 when she loses her husband in a tragic accident. Two years later she is unexpectedly forced to form a new family together with Jong-uk, the son born from the marriage of her husband and his ex-wife. In fact, the boy’s grandmother can no longer take care of him because she has been diagnosed with Alzheimer’s. Will Hyo-jin and Jong-uk be able to live together, overcoming the initial embarrassment and establishing a real mother-child relationship?
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
The Handmaiden
di Park Chan-wook, Corea del Sud, 144 min.
Durante la colonizzazione nipponica in Corea (1930), la giovane ragazza Sokee è assunta come cameriera nella ricca casa dell’ereditiera Hideko. Quest’ultima vive pressoché isolata dal mondo in un enorme palazzo sotto il controllo del satiriasico, tirannico e ricco zio. Il vero intento di Sokee è avvalersi dell’aiuto di un truffatore, un finto conte giapponese, per impadronirsi così della dote di Hideko… ma un turbinio di passioni e impulsi primordiali scompagineranno le carte.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
The Suspect
di Won Sin-yeon, Corea del Sud, 137 min.
L’omicidio di un anziano dirigente mette in moto una caccia all’uomo; le colpe ricadono su Ji Dong-cheol (Gong Yoo), ex spia nordcoreana che ha fatto del Seoul la sua nuova casa. Prima che l’intelligence sudcoreana possa raggiungerlo deve arruolare un altro esiliato nordcoreano (Kim Sung-kyun) per trovare la sua famiglia perduta.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
Ordinary Person
di Kim Bong-han, Coread del Sud, 121 min.
1987: la Corea del Sud è attraversata dall’ondata di proteste di coloro che chiedono al governo più democrazia. Kang Sung-jin è un poliziotto dai modi bruschi ma che svolge scrupolosamente il proprio lavoro, tanto da essere notato dai servizi segreti che iniziano a offrirgli molti soldi per la risoluzione di un caso che vede un uomo accusato, senza reali prove, di una serie di efferati crimini. Kang Sung-jin, che lavora duro per mantenere la sua famiglia, non si lascia sfuggire l’opportunità. Ma quale sarà il prezzo da pagare?
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
A Taxi Driver
di Jang Hun, Corea del Sud, 137 min.
Seoul, 1980. Kim Man-seob si divide tra il suo lavoro di tassista e l’educazione della figlia a cui, da quando è rimasto vedovo, deve provvedere da solo. Un giorno, credendo di poter intascare una ricca mancia, fa salire sul suo taxi un repoter tedesco per accompagnarlo a Gwang-ju per filmare la protesta studentesca contro la dittatura perpetrata dal generale Chun Doo-hwan. Arrivati quasi a destinazione i due uomini trovano diversi posti di blocco che impediscono l’accesso alla zona. Quella che doveva essere una semplice corsa in taxi diventerà per Kim Man-seob un’esperienza dopo la quale non sarà più lo stesso.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
A Single Rider
di Lee Zoo-young, Corea del Sud, 97 min.
Jae-hoon è un importante dirigente finanziario, che a causa del fallimento della banca si trova a fare i conti con la propria esistenza. Dopo una profonda crisi depressiva decide di recarsi in Australia dove vivono sua moglie e suo figlio. Al suo arrivo però Jae-hoon si accorge che la vita dei suoi cari è andata avanti senza di lui. Durante il suo soggiorno incontra casualmente Ji-Na, una ragazza coreana che ha bisogno di aiuto.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
Microhabitat
di Jeon Go-woon, Corea del Sud, 102 min.
Mi-so si guadagna da vivere facendo la domestica, e le uniche gioie della sua vita sono il whisky, le sigarette e il suo ragazzo. La crisi sopraggiunge nel momento in cui il prezzo delle sigarette e dell’affitto aumenta, costringendo Mi-so a sacrificare la sua abitazione in affitto, pur di non abbandonare i suoi vizi. Così, inizia a vagare tra le case dei suoi vecchi amici, sparsi per Seoul, approfondendo la loro quotidianità e le loro relazioni. Riuscirà Mi-so a trovare una stabilità?
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
The Day After
di Hong Sang-soo, Corea del Sud, 92 min.
Bong-wan, direttore di una casa editrice ha una relazione con una sua assistente Chang-sook. Quando la relazione finisce e la ragazza parte lui assume al suo posto A-reum; durante il suo primo giorno di lavoro però la moglie di Bong-wan irrompe in ufficio la aggredisce credendola l’amante di suo marito. La ragazza vorrebbe licenziarsi ma Bong-wan interviene e la prega di continuare ad essere la sua assistente, lei accetta ma poco dopo ritorna Chang-sook per rivendicare il suo posto di lavoro e il suo uomo.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
The Mimic
di Huh Jung, Corea del Sud, 100 min.
Hee-yeon e la sua famiglia, dopo la sparizione del figlio, lasciano Seoul e si trasferiscono nel paese natale della madre del marito, sperando di ritrovare un po’ di serenità e di migliorare le condizioni di salute dell’anziana signora. Una serie di inquietanti eventi sembra ostacolare l’inserimento della famiglia nella nuova casa: il cadavere di una donna viene ritrovato in un edificio abbondonato nel vicino bosco e poco dopo una misteriosa bambina bussa alla porta di Hee-yeon la quale, per attutire il vuoto lasciato dal figlio, la accoglie nella sua casa.
Alla presenza del regista
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
Heart Blackened
di Jung Ji-woo, Corea del Sud, 125 min.
Im Mi-ra, figlia dell’influente uomo d’affari Im Tae-san, è accusata dell’omicidio della affascinante nuova compagna del padre, la famosa cantante Yuna. A difendere la ragazza che, malgrado le prove sembrino essere schiaccianti, afferma di non ricordare nulla, la brillante avvocatessa Hee-jeong, determinata a fare chiarezza su un caso che fin da subito si presenta estremamente delicato e pericoloso, poiché vede coinvolto uno degli uomini più ricchi e potenti del paese.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
My Dear Enemy
di Lee Yoon-ki, Corea del Sud, 123 min.
Senza lavoro e al verde, Hee-su dà la caccia al suo ex, Byeong-woon, che da un anno le deve $3,500. Lo scova in una sala corse dove sembra passi le giornate. Sorpreso dall’apparizione di Hee-su e imbarazzato dalla sua insistenza per un immediato saldo del debito, Byeong-woon ammette di non avere i soldi. Nonostante l’ostilità della donna, è contento di rivederla. Ottimista, maestro nell’arte di arrangiarsi e colmo di charm, in specie con le donne, Byeong-woon promette di ripagarla entro la giornata facendo il giro degli amici per raccogliere la somma. Sospettosa, Hee-su insiste nell’accompagnarlo. Così inizia un giorno speciale pieno di memorie riemerse, toccanti rivelazioni e lezioni sul valore dell’amicizia e della fiducia.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
Poongsan
di Juhn Jai-hong, Corea del Sud, 121 min.
Poongsan ha il non invidiabile compito di sfidare la morte valicando il confine tra Corea del Nord e Corea del Sud per consegnare i messaggi che le famiglie separate si inviano. Quando gli agenti del governo sud-coreano gli chiedono di far espatriare clandestinamente dal Nord al Sud In-Oak, amante di un disertore di della Corea del Nord, adempie al suo dovere ed accetta il rischio. Ma Poongsan e la ragazza, uniti dal pericolo, iniziano a conoscersi, e finiscono per innamorarsi. Non appena arrivati a destinazione però Poongsan viene inseguito, imprigionato e torturato, mentre In-Oak sperimenta come il suo antico amore sia cambiato ed inasprito dal passare degli anni.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
Room No. 7
di Lee Yong-seung, Corea del Sud, 139 min.
Tae-jung lavora per una bizzarra attività commerciale: un noleggio di dvd con annesse camere dove gli avventori possono trattenersi qualche ora per fare sesso. Visto che gli affari vanno male il giovane è però costretto a vendere droga per pagare dei debiti contratti. Quando decide di utilizzare una delle camere per nascondere la merce, si accorgerà che anche il suo principale Doo-sik, proprietario del video-noleggiomotel, ansioso di vendere la poco redditizia attività, vi sta nascondendo un segreto ancora più scottante…
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
Oulime – La bellezza della Corea
Spettacolo di danza e musica tradizionale coreana.
Oulime, gruppo di musicisti coreani in Europa, ci presenta un concerto di musica e danza traziodizionale, che vede protagonisti 4 strumenti; Daegeum, Gayageum, Haegeum e Janggu. Il concerto prevede l’esecuzione di numerosi brani caratteristici della Corea, tra le quali vari versioni dell’ Arirang, canzone tradizionale coreana, considerata inno non ufficiale della Corea e nominata dall’UNESCO ‘Patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità’.
Ingresso 5€
per info: eventi@koreafilmfest.com
PROGRAMMAZIONE
Rumble – Il grande spirito del rock
Catherine Bainbridge, Alfonso Maiorana, Canada 2017, 103'
SII FIERO DI ESSERE UN INDIANO, MA ATTENTO A CHI LO RACCONTI
Che ruolo hanno avuto i nativi americani nella storia della musica popolare? Due registi canadesi, Catherine Bainbridge e Alfonso Maiorana, ricostruiscono le vite di alcune delle figure più rilevanti della scena rock legate da una comune appartenenza alle tradizioni dei “pellerossa”. Da Jimi Hendrix, nelle cui vene scorreva sangue Cherokee, a Link Wray senza il quale probabilmente non avremmo avuto il garage rock, il punk e, soprattutto, il titolo del documentario. Super premiato in America – Miglior documentario canadese e Miglior documentario a Hot Docs e World Cinema Award al Sundance – ha stupito anche il pubblico italiano del Biografilm che gli ha conferito il Biografic Music Award.
Rumble non racconta solo la storia di rockstar che hanno parentele con qualche tribù di nativi americani – tra questi Jimi Hendrix e il bluesman Charley Patton – ma prova a tracciare un percorso che valorizzi il contributo degli indiani d’America all’evoluzione della musica statunitense. Fino ad affascinanti quanto improbabili tentativi di riscontrare queste origini nel blues di New Orleans. (Emanuele Sacchi, Mymovies.it)
C'ERA UNA VOLTA
Alice nel paese delle meraviglie
di Clyde Geronimi, Wilfred Jackson, Hamilton Luske, USA, 1951, durata: 75 min.
In Inghilterra nella seconda metà dell’Ottocento, Alice, ragazzina curiosa, è distesa su un prato mentre la sorella maggiore le legge la lezione di storia. La bambina si addormenta e sogna di cadere in una buca. Entra così in un mondo fantastico in cui fa la conoscenza di personaggi curiosi.
PROGRAMMAZIONE
Rumble – Il grande spirito del rock
Catherine Bainbridge, Alfonso Maiorana, Canada 2017, 103'
SII FIERO DI ESSERE UN INDIANO, MA ATTENTO A CHI LO RACCONTI
Che ruolo hanno avuto i nativi americani nella storia della musica popolare? Due registi canadesi, Catherine Bainbridge e Alfonso Maiorana, ricostruiscono le vite di alcune delle figure più rilevanti della scena rock legate da una comune appartenenza alle tradizioni dei “pellerossa”. Da Jimi Hendrix, nelle cui vene scorreva sangue Cherokee, a Link Wray senza il quale probabilmente non avremmo avuto il garage rock, il punk e, soprattutto, il titolo del documentario. Super premiato in America – Miglior documentario canadese e Miglior documentario a Hot Docs e World Cinema Award al Sundance – ha stupito anche il pubblico italiano del Biografilm che gli ha conferito il Biografic Music Award.
Rumble non racconta solo la storia di rockstar che hanno parentele con qualche tribù di nativi americani – tra questi Jimi Hendrix e il bluesman Charley Patton – ma prova a tracciare un percorso che valorizzi il contributo degli indiani d’America all’evoluzione della musica statunitense. Fino ad affascinanti quanto improbabili tentativi di riscontrare queste origini nel blues di New Orleans. (Emanuele Sacchi, Mymovies.it)
PROGRAMMAZIONE
Rumble – Il grande spirito del rock
Catherine Bainbridge, Alfonso Maiorana, Canada 2017, 103'
SII FIERO DI ESSERE UN INDIANO, MA ATTENTO A CHI LO RACCONTI
Che ruolo hanno avuto i nativi americani nella storia della musica popolare? Due registi canadesi, Catherine Bainbridge e Alfonso Maiorana, ricostruiscono le vite di alcune delle figure più rilevanti della scena rock legate da una comune appartenenza alle tradizioni dei “pellerossa”. Da Jimi Hendrix, nelle cui vene scorreva sangue Cherokee, a Link Wray senza il quale probabilmente non avremmo avuto il garage rock, il punk e, soprattutto, il titolo del documentario. Super premiato in America – Miglior documentario canadese e Miglior documentario a Hot Docs e World Cinema Award al Sundance – ha stupito anche il pubblico italiano del Biografilm che gli ha conferito il Biografic Music Award.
Rumble non racconta solo la storia di rockstar che hanno parentele con qualche tribù di nativi americani – tra questi Jimi Hendrix e il bluesman Charley Patton – ma prova a tracciare un percorso che valorizzi il contributo degli indiani d’America all’evoluzione della musica statunitense. Fino ad affascinanti quanto improbabili tentativi di riscontrare queste origini nel blues di New Orleans. (Emanuele Sacchi, Mymovies.it)
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
As One
di Moon Hyun-sung, Corea del Sud, 127 min.
Per far fronte alla crisi internazionale tra le due Coree, durante un summit le due parti giungono all’accordo di unificare la nazionale di Tennis da tavolo in un’unica nazione, KOREA, per i mondiali di Chiba nel 1991. Tratto dalla storia vera di questa temporanea unificazione il film racconta il rapporto tra le due sportive (Ha Ji-won e Bae-doo-na) e i loro team.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
The Chaser
di Na Hong-jin, Corea del Sud, 123 min.
Le ragazze di Jung-ho, protettore con una carriera di poliziotto alle spalle, iniziano a sparire dalla circolazione una ad una. Messo alle strette, Jung-ho contatta Mi-jin, una delle ultime ancora reperibili, e la invia da un cliente misterioso. Una serie di coincidenze e l’incapacità di rintracciare la ragazza insospettiscono Jung-ho, che si mette sulle tracce della coppia. Da qui ha origine una caccia sempre sul filo del rasoio, con colpi di scena ed incontri inaspettati all’insegna dell’alta tensione.
FLORENCE KOREA FILM FEST 2018
Glass Garden
di Shin Su-won, Corea del Sud, 116 min.
Jae-yeon è una giovane e promettente ricercatrice scientifica che vive una vita ritirata in cui c’è spazio solo per lo studio e per il suo amore per il direttore del laboratorio in cui lavora. Quando scopre che tutta la sua ricerca sta per essere compromessa la ragazza fugge in una casa isolata immersa in una foresta.
Alla presenza del regista