PROGRAMMAZIONE
Posso entrare? An Ode To Naples
Trudie Styler, Italia, 2023, 107' - v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Napoli: città di cultura e creatività ma anche di caos e abbandono criminale. Con il suo sguardo di straniera appassionata della città, in due anni di assidua frequentazione Trudie Styler (regista, attrice nonchè moglie del cantante Sting) ha raccolto la sfida di un documentario in grado di narrare i contrasti della bellezza e del dolore, della luce e dell’oscurità che caratterizzano una città unica al mondo. Lasciando che sia la gente del capoluogo partenopeo a raccontare la propria storia, rivela un mondo in cui convivono generosità e crudeltà, luci e ombre. Un ritratto sfaccettato e corale nelle voci di don Antonio Loffredo, parroco ribelle e illuminato del quartiere Sanità, dell’attore Francesco Di Leva, fondatore del Teatro NEST a San Giovanni a Teduccio, dello scrittore Roberto Saviano e dell’artista Jorit, senza dimenticare le “forti guerriere” che combattono per le donne, i castagnari e Antonio, veterano delle Quattro Giornate di Napoli durante la seconda guerra mondiale. E con Sting che esegue “Fragile” per i detenuti del carcere di Secondigliano.
PROGRAMMAZIONE
Sick Of Myself
Kristoffer Borgli, Norvegia, 2022, 95' - v.o. sott. ita
INGRESSO (VM 14): 6€ intero / 5€ ridotto
Sick of myself si muove fra i generi, toccando commedia, dramma e anche body horror; facendoci riflettere sulla deriva autoreferenziale e delirante del nostro desiderio di notorietà.
Il film racconta la storia di Signe e Thomas (Kristine Kujath Thorp ed Eirik Sæther), una coppia che vive una relazione solida, ma segnata dalla competizione dell’uno nei confronti dell’altra. Il loro legame diventa davvero tossico, però, quando Thomas raggiunge il successo come artista contemporaneo. La cosa fa sentire Signe messa in ombra e scatena in lei una malsana competizione. Quest’ultima, infatti, cerca disperatamente di riconquistare il suo status provando a diventare una persona nuova e decisa, con l’intento di attirare non solo l’attenzione del suo fidanzato, ma anche quella dei loro amici. La donna mette quindi in atto un piano malvagio per reclamare l’attenzione, sfociando nell’assurdo e nel machiavellico.
Il film è vietato ai minori di 14 anni.
LUIS BUÑUEL – SOGNO E SON DESTO
Bella di giorno
di Luis Buñuel, Francia e Italia, 1967, 89’ - v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Séverine, la giovane moglie di un chirurgo di successo, è affetta da seri problemi relazionali e fatica a entrare in contatto con il marito. Per superare le sue fobie e la sua frigidità, la donna decide di iniziare a prostituirsi. Leone d’oro alla 28ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Bella di giorno è uno dei maggiori successi della carriera di Bunuel. Con arguzia e confidenza, l’autore mette in scena il rapporto tra la protagonista e la propria sessualità, celebrando la libertà e la promiscuità, che nella poetica dell’autore diventano virtù.
PROGRAMMAZIONE
Posso entrare? An Ode To Naples
Trudie Styler, Italia, 2023, 107' - v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Napoli: città di cultura e creatività ma anche di caos e abbandono criminale. Con il suo sguardo di straniera appassionata della città, in due anni di assidua frequentazione Trudie Styler (regista, attrice nonchè moglie del cantante Sting) ha raccolto la sfida di un documentario in grado di narrare i contrasti della bellezza e del dolore, della luce e dell’oscurità che caratterizzano una città unica al mondo. Lasciando che sia la gente del capoluogo partenopeo a raccontare la propria storia, rivela un mondo in cui convivono generosità e crudeltà, luci e ombre. Un ritratto sfaccettato e corale nelle voci di don Antonio Loffredo, parroco ribelle e illuminato del quartiere Sanità, dell’attore Francesco Di Leva, fondatore del Teatro NEST a San Giovanni a Teduccio, dello scrittore Roberto Saviano e dell’artista Jorit, senza dimenticare le “forti guerriere” che combattono per le donne, i castagnari e Antonio, veterano delle Quattro Giornate di Napoli durante la seconda guerra mondiale. E con Sting che esegue “Fragile” per i detenuti del carcere di Secondigliano.
PROGRAMMAZIONE
Sick Of Myself
Kristoffer Borgli, Norvegia, 2022, 95' - v.o. sott. ita
INGRESSO (VM 14): 6€ intero / 5€ ridotto
Sick of myself si muove fra i generi, toccando commedia, dramma e anche body horror; facendoci riflettere sulla deriva autoreferenziale e delirante del nostro desiderio di notorietà.
Il film racconta la storia di Signe e Thomas (Kristine Kujath Thorp ed Eirik Sæther), una coppia che vive una relazione solida, ma segnata dalla competizione dell’uno nei confronti dell’altra. Il loro legame diventa davvero tossico, però, quando Thomas raggiunge il successo come artista contemporaneo. La cosa fa sentire Signe messa in ombra e scatena in lei una malsana competizione. Quest’ultima, infatti, cerca disperatamente di riconquistare il suo status provando a diventare una persona nuova e decisa, con l’intento di attirare non solo l’attenzione del suo fidanzato, ma anche quella dei loro amici. La donna mette quindi in atto un piano malvagio per reclamare l’attenzione, sfociando nell’assurdo e nel machiavellico.
Il film è vietato ai minori di 14 anni.
PROGRAMMAZIONE
Sick Of Myself
Kristoffer Borgli, Norvegia, 2022, 95' - v.o. sott. ita
INGRESSO (VM 14): 6€ intero / 5€ ridotto
Sick of myself si muove fra i generi, toccando commedia, dramma e anche body horror; facendoci riflettere sulla deriva autoreferenziale e delirante del nostro desiderio di notorietà.
Il film racconta la storia di Signe e Thomas (Kristine Kujath Thorp ed Eirik Sæther), una coppia che vive una relazione solida, ma segnata dalla competizione dell’uno nei confronti dell’altra. Il loro legame diventa davvero tossico, però, quando Thomas raggiunge il successo come artista contemporaneo. La cosa fa sentire Signe messa in ombra e scatena in lei una malsana competizione. Quest’ultima, infatti, cerca disperatamente di riconquistare il suo status provando a diventare una persona nuova e decisa, con l’intento di attirare non solo l’attenzione del suo fidanzato, ma anche quella dei loro amici. La donna mette quindi in atto un piano malvagio per reclamare l’attenzione, sfociando nell’assurdo e nel machiavellico.
Il film è vietato ai minori di 14 anni.
EVENTO SPECIALE
Gods Of Mexico
Helmut Dosantos, Messico, USA, 2022, 96' - v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Ambientato nel Messico rurale, il documentario esplora le differenti modalità di resistenza alla modernizzazione, ritraendo la gran diversità delle comunità native e afro-discendenti di tutto il paese. È un omaggio all’essere umano, al suo lavoro quotidiano e a coloro che lottano per preservare la propria identità culturale. Una “Atlantide perduta”, dove innumerevoli possibilità di esistenza continuano a resistere all’ombra della modernizzazione, contro quel tipo di progresso che – marciando a tutta velocità – allontana ogni considerazione critica sulla direzione e sui valori da seguire.
Grazie a Entre dos Mundos – Festival del cinema ibero-americano di Firenze, il documentario Gods of Mexico, presentato a numerosi festival internazionali, sarà in sala a La Compagnia per un’unica proiezione alla presenza del regista Helmut Dosantos.
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
The Pixelated Revolution – A non-academic lecture
di Rabih Mroué (2012, 60’)
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
Nel 2011, durante le prime fasi della rivoluzione siriana, l’artista libanese Rabih Mroué ha iniziato a raccogliere le immagini pubblicate sui social dai manifestanti che protestavano contro il regime di Bashar al-Assad. Mroué si interroga sul rapporto tra l’atto di documentazione del “qui e ora” con la morte e il modo in cui tale rapporto viene percepito dal resto del mondo che osserva. Muovendosi tra arti visive, teatro e ricerca storica, l’artista riflette criticamente sull’estetica della violenza.
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
Nummer Achttien – the breath of life – Focus On Guido van der Werve
Paesi Bassi, 2023, 94’, v.o. olandese, inglese, tedesco – sott. inglese, olandese, italiano
INGRESSO SERALE: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
A seguito di un grave incidente stradale l’artista rimane in coma per un mese. Il film racconta la sua miracolosa riabilitazione intrecciando scene dell’infanzia dalle quali emergono i difficili rapporti con i genitori. Diversi elementi compongono il film e rimandano a lavori precedenti dell’artista: le pellicole in 8 mm e i dipinti realizzati dal padre, un coro e un’orchestra, una bambina dai capelli rossi che impersonifica l’artista, la casa di famiglia a Papendrecht, la sua casa in Finlandia e il centro medico di Berlino dove è rimasto per mesi dopo l’incidente.
Prima italiana alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
Robert Irwin: A Desert of Pure Feeling
di Jennifer Lane, Stati Uniti, 2022, 94’, v.o. inglese – sott. italiano
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
Il film ripercorre la lunga carriera dell’artista californiano Robert Irwin, scomparso il 25 ottobre 2023, noto per le sue installazioni site specific, interventi effimeri che giocano con la percezione dello spazio e della luce. Il film, che utilizza materiali d’archivio e interviste inedite che mostrano le celebri installazioni dell’artista, segue la realizzazione di un’imponente installazione permanente per la Chinati Foundation di Marfa nel deserto del Texas: un’ode radicale agli elementi evanescenti della luce e dello spazio.
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
Nummer acht, everything is going to be alright – Focus On Guido van der Werve
di Guido van der Werve, 16 mm trasferito in HD, 2007, sonoro, 10’10”
INGRESSO POMERIDIANO: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
Nel Golfo finlandese di Botnia, uno dei limiti estremi della terra, l’artista è ripreso mentre cammina su una distesa di ghiaccio di fronte a un’enorme nave rompighiaccio. Non c’è musica ma solo i tonfi sordi della nave che percorre la sua traiettoria. Nell’ampia ripresa van der Werve sembra fragile e minuscolo, sempre in procinto di essere inghiottito dall’immensa nave dietro di lui.
Alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
Nummer Veertien, Home – Focus On Guido van der Werve
di Guido van der Werve, video 4k, 2012, sonoro, 54’
INGRESSO POMERIDIANO: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
ll cimitero di Père Lachaise è il luogo in cui è sepolto il corpo di Frédéric Chopin tranne il suo cuore che la sorella, per esaudire l’ultimo desiderio del compositore, portò di nascosto in una chiesa di Varsavia. L’artista intraprende un viaggio dalla Polonia alla Francia come se fosse un triathlon. Il film è un requiem composto da tre movimenti e dodici atti, nel quale si intrecciano tre narrazioni: il viaggio compiuto come una maratona Ironman, un irreale ritorno nella sua casa natale in Olanda ed alcune scene ispirate al viaggio di Alessandro Magno dalla Macedonia a Babilonia.
Alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
Capital
di Basma al-Sharif, Egitto, Italia, Germania, 2023, 17’, v.o. italiano, arabo, francese – sott. inglese, italiano
INGRESSO POMERIDIANO: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
Una donna si eccita al telefono ascoltando una seducente voce maschile che promuove la vendita di nuovi appartamenti e un ventriloquo, interpretato dall’artista Diego Marcon, racconta delle freddure. A queste scene si alternano degli spot pubblicitari per complessi residenziali di lusso. Il titolo Capital fa riferimento al colossale progetto di una nuova capitale egiziana pianificata fin dagli anni ‘70. Permeato da un registro satirico, il film mette in relazione il cinema di propaganda fascista dei “telefoni bianchi” con le nuove costruzioni urbanistiche in Egitto.
Alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
Bloodlines
di Amie Siegel, Stati Uniti, Regno Unito, 2022, sonoro, 82'
INGRESSO UNICO SERALE: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
Bloodlines segue la movimentazione dei dipinti dell’artista britannico George Stubbs (1724 – 1806) dalle loro case in tenute private aristocratiche di campagna e istituzioni in tutto il Regno Unito, a una mostra a lui dedicata in una galleria pubblica, e il loro successivo ritorno. Mentre il film si sviluppa, Siegel traccia connessioni tra i suoi soggetti e quelli dei dipinti. Persone, proprietà, animali e oggetti si muovono tra il reale e il rappresentato creando uno specchio di stirpi umane, equine e artistiche, e mettendo in evidenza sia i rapporti di proprietà che i costrutti della stessa creazione di immagini. Offrendo una finestra sul mondo del patrimonio culturale, Bloodlines mette in luce le strutture di proprietà culturale, lavoro e ricchezza ereditaria che continuano a plasmare la società britannica di oggi. Bloodlines è una commissione della National Galleries of Scotland.
Prima italiana alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL’ARTE 2023
Canyon – Katharina Grosse
di Heinz Peter Schwerfel, Francia, 2023, 16’20’’, v.o. francese, tedesco – sott. inglese, italiano
INGRESSO UNICO SERALE: 6€ INTERO/5€ RIDOTTO - INGRESSO GRATUITO UNDER 30
L’artista tedesca Katharina Grosse (Friburgo 1961) è nota per le sue grandi installazioni site-specific che creano ambienti immersivi per i quali utilizza vernici acriliche dai colori accesi. Fra queste Canyon, inaugurata nell’ottobre 2022 alla Fondation Louis Vuitton di Parigi, è un’imponente installazione sospesa, un painting object capace di far diventare la pittura un’esperienza spaziale. Il film segue l’artista nell’ideazione e nella realizzazione dell’opera mentre spiega le motivazioni del suo lavoro.
Prima italiana alla presenza dell’autore
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Cabbage
di Holly Márie Parnell, Irlanda, Regno Unito e Canada, 2023, 25′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Riformulando il linguaggio e rimettendo al centro ciò che viene tenuto ai margini, illuminando le relazioni di cura al suo centro, discutendo di quella sottile violenza che la logica burocratica e abilista che non riesce a cogliere le sfumature di una vita vissuta pienamente anche nella non verbalità, Cabbage dà spazio alla parola potente di una persona che, priva di movimento, comunica tramite una tecnologia di tracciamento oculare e insieme alle riflessioni di una madre che ridiscute il concetto di libertà e dignità fuori da quel paradigma. Concentrandosi sulla poesia minima di questa comunicazione potente e silenziosa, il film denuncia i tagli ai servizi per disabili che costringono la famiglia a spostarsi dal Canada all’Irlanda e richiede allo spettatore di sintonizzarsi su una comunicazione che è fatta di ascolti e di ricerca, di echi e di esplorazioni comuni, dove abita una grande spazialità emotiva.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Calls From Moscow
di Luis Alejandro Yero Cuba, Germania e Norvegia, 2023, 60′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Rinchiuso all’interno di un appartamento a Mosca, un gruppo di giovani trascorre le proprie giornate a effettuare chiamate di ogni tipo: conversazioni con i propri cari lontani, consulenze, avvisi per migranti. Sono esuli cubani appartenenti alla comunità LGBTIQ+. La Russia è l’unico paese europeo in cui possono viaggiare senza visto, e tanti ragazzi lasciano L’Avana alla ricerca di una nuova vita. Ma la realtà è ben diversa da quella che si aspettavano.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
The Buriti Flower
di João Salaviza e Renée Nader Messora, Portogallo e Brasile, 2023, 124′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Girato nell’arco di 15 mesi all’interno di vari villaggi del territorio Krahô, nel Brasile centrale, The Buriti Flower nasce da anni di lavoro di João Salaviza e Renée Nader Messora con le comunità al centro del film. La prossimità, la creazione condivisa e la militanza sono le basi di una narrazione collettiva che racconta 80 anni di resistenza indigena alle minacce dei cupé (i colonizzatori). In questa storia passato e presente sono connessi da una lotta che si ripete circolarmente: i piani temporali si sovrappongono, memoria e resistenza diventano declinazioni di uno stesso gesto che si apre al futuro. Con un linguaggio filmico anfibio, a suo agio nel terreno del reale contemporaneo come nell’evocazione al presente della memoria, The Buriti Flower si costruisce nella tensione tra una nascita e il ricordo di un massacro per raccontare una lotta che attraversa le generazioni e che resiste contro una violenza dalle mille forme difendendo un territorio e una possibilità di futuro.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Horse Money
di Pedro Costa, Portogallo, 2014, 104′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Ventura, l’uomo di Juventude en marcha che vagava tra i resti del quartiere di Fontainhas, torna in questo film. Come accade spesso ai personaggi di Pedro Costa, Ventura torna perché il cinema del regista portoghese è sempre più un cinema sul tempo come ferita, come malattia che agisce sui corpi, che accompagnano il tempo del cinema, di film in film. È così per Ventura che emerge da uno spazio indistinto, per ritrovarsi in un centro per malattie mentali. È dunque qui che ha inizio un viaggio fatto di racconti e visioni, di immagini del passato e fantasmi che non smettono di ritornare. Cosa percepisce Ventura? Il proprio tempo presente nell’asettico istituto psichiatrico o il passato, la rivoluzione dei garofani, la violenza di quegli anni? E cosa distingue quella violenza dall’interrogatorio freddo e fuori campo del medico? Ciò che resta è ciò che è più pregnante: il volto e il corpo di Ventura, che di film in film invecchia e porta con sé il segno impietoso del tempo.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Kissing Gorbaciov
di Andrea Paco Mariani e Luigi D’Alife, Italia, 2023, 97′
INGRESSO UNICO SERALE: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
CCCP in the USSR. Si potrebbe sintetizzare così la portata storica di Kissing Gorbaciov, documento di una stagione folle della musica italiana. Negli anni ‘80, che in superficie significavano edonismo e reaganiano, scorrevano fiumi di creatività controcorrente: una band, quella di Ferretti e Zamboni, di Annarella e di Fatur, che inneggiava a una Unione Sovietica dell’anima, a un ideale scisso dalla realtà. Il documentario di Mariani e D’Alife racconta di uno scambio culturale impossibile, tra Puglia e Russia, del viaggio di CCCP e Litfiba nel cuore di un Paese allo sbando, smarrito tra crisi e volontà tardiva di un cambiamento. Sono gli anni della Perestrojka e dell’ennesima illusione destinata a infrangersi. Ma per un breve e pazzo momento, quando i CCCP sconcertano, tutto sembra essere al posto giusto. Ritrovare Ferretti e soci insieme a raccontare quell’epoca, è qualcosa che va al di là della semplice testimonianza: è la scheggia di un futuro passato mai realizzato ma che ancora può rivelarci molto.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
The Daughters Of Fire
di Pedro Costa, Portogallo, 2023, 9′
INGRESSO GRATUITO
In uno spazio astratto, tre donne, isolate tra loro, cantano il proprio dolore. Un motivo struggente, di sofferenza e solitudine. I loro volti interrogano lo sguardo di chi osserva. Hanno lasciato la propria casa e si trovano in un paese straniero. Ma perché sono partite? Perché quel canto lacerante? Lo scenario cambia e la notte cede il posto alle immagini di un paesaggio bellissimo e devastato. Sono scene girate nel 1951 a Fogo, isola vulcanica di Capo Verde, all’indomani di una delle tante eruzioni. La coltre di cenere ricopre il territorio, alcune persone, sopravvissuti o fantasmi, si avvicinano alla macchina da presa. Un cortometraggio straordinario che mostra la potenza trasfigurante del cinema di Pedro Costa, la dimensione visionaria delle sue immagini, capaci di mostrare il reale della sofferenza degli ultimi, mediante la potenza del canto e della musica che si pongono come segno di un legame profondo tra gli esseri umani.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Masterclass Pedro Costa
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Twice Colonized
di Lin Alluna, Danimarca, Canada e Groenlandia, 2023, 92′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
La prima stesura delle memorie della avvocatessa Inuit Aaju Peter inizia con la domanda: “È possibile cambiare il mondo e riparare le proprie ferite allo stesso tempo?”. Un ritratto vivido e rivelatore di una figura rinomata nei circoli per i diritti degli indigeni, nota per la sua tenace tenacia e i suoi discorsi infuocati in difesa dello stile di vita degli Inuit, pronunciati in piccole classi e in occasione di conferenze internazionali ma ancora alla ricerca di una risoluzione personale e di un modo di riparare il trauma bruciante della colonizzazione. Alla morte del figlio, il film segue Aaju mentre intraprende un viaggio personale per assicurare alla giustizia i suoi colonizzatori in Canada e in Danimarca. Capace di catturare la fragilità e la forza della complessa personalità dell’avvocatessa, Twice Colonized offre un ritratto denso di sfumature di una militante indigena nel mondo contemporaneo, dimostrando che la liberazione dal fantasma della colonizzazione investe tutte le sfere, portando il personale e il politico a incontrarsi e scontrarsi in modi inaspettati.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Bene! Vita di Carmelo, la macchina attoriale
di Samuele Rossi, Italia, 2023, 54′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Su un palcoscenico scarno e poco illuminato, Filippo Timi recita estratti da “Sono apparso alla Madonna” il testo autobiografico scritto da Carmelo Bene e pubblicato nel 1983. Iconoclasta, geniale, scandaloso, provocatore, ambiguo. Considerato da molti il più grande attore del ‘900 italiano, è stato un personaggio inafferrabile e non categorizzabile ma è sempre rimasto fedele a un unico grande imperativo: essere fino in fondo l’arte alla quale aveva scelto di consacrarsi – il teatro. Ritratto di un artista geniale e sovversivo, realizzato ripercorrendone vita e carriera attraverso le sue stesse parole e quelle di chi ha lavorato con lui e l’ha conosciuto: da Lydia Mancinelli, indimenticabile protagonista di Nostra signora dei turchi, a Raffaella Baracchi, ultima moglie dell’artista, e Salomè, figlia e curatrice della fondazione a lui dedicata. Contro il cinema, contro tutto e tutti e persino contro se stesso: un Bene perduto che emoziona profondamente ritrovare.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Kokomo City
di D. Smith, USA, 2023, 73′
INGRESSO UNICO POMERIDIANO: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Opera unica, rara e illuminante, capace di dare volto e voce ad una comunità spesso emarginata, Kokomo City svela, con uno sguardo crudo, ma pieno di vita e ironia, le storie intime di quattro transessuali neri. Daniella Carter, Koko Da Doll, Liyah Mitchell e Dominique Silver, sex workers che vivono tra New York e Atlanta, parlano senza tabù della propria professione e identità, aprendosi senza pregiudizi su questioni che riguardano il sesso, il razzismo, l’identità trans e la comunità nera. Girato in un bianco e nero contrastato e caldo che sottolinea la bellezza dei protagonisti, il lungometraggio di debutto della cantatutrice e produttrice musicale transgender D. Smith, è incisivo e sorprendente e ci apre a un mondo di racconti sui tanti clienti che non riescono a essere onesti con se stessi, svelando profonde verità sulle complicate relazioni dei protagonisti con amici, familiari e donne cisgender, sull’eredità della cultura dello schiavismo e le tante ferite ancora aperte.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Orlando, My Political Biography
di Paul B. Preciado, Francia, 2023, 98′
INGRESSO UNICO SERALE: 7€ INTERO/5€ RIDOTTO
Alla proposta di girare un documentario sulla propria vita, il filosofo Paul B.Preciado dichiara che la sua biografia è già stata scritta circa un secolo fa da Virginia Woolf, nel suo Orlando. Parte così la ricerca di un possibile interprete, che scaturisce in un film collettivo, in cui troviamo una moltitudine di Orlando, che uno ad uno sfilano davanti alla telecamera, pronti a rimettere in scena una biografia già scritta che non smette di accadere, come una fertile variazione sul tema calata nel nostro presente. Preciado confeziona un film insieme elegante ed estroso, il cui cuore pulsante rimane la parola e la sua capacità trasformativa. In un discorso culturale e politico contemporaneo che spesso sui corpi e le sue forme si impantana e con un certo grado di violenza cerca nella biologia la conferma ultima di un’identità, il film ci ricorda che la parola – proprio in quanto non è carne ma materia effimera – sa nominare ciò che eccede, ciò che sfugge, ciò che è incessantemente in movimento, rivelandosi custode ultima del riconoscimento a cui ogni corpo anela.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Progetto Dive
INGRESSO GRATUITO
6 corti realizzati da studenti di scuole delle province di Firenze e Pistoia durante il progetto DIVE (Diversity in Visual-Essays)
BLU
ELIMINARE LE DIFFERENZE. GIOCHIAMO?
GRANDI PER UN GIORNO
I RAGAZZI DEL GRAMSCI
NOTE DIVERSE
RITORNO ALL’ISOLA CHE NON C’È
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Ever Since, I Have Been Flying
di Aylin Gökmen, Svizzera, 2023, 18′
INGRESSO LIBERO
PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO - CONCORSO INTERNAZIONALE
Vakıf, un sessantenne curdo cresciuto in una tribù nomade tra le montagne della Turchia sudorientale, ricorda i momenti della sua giovinezza che hanno segnato la sua vita. Ci riporta all’infanzia idilliaca con la madre, al primo amore trovato in un campo di cotone e perso nei boschi, ai maltrattamenti subiti per mano della polizia, in un luogo freddo e buio. Nel suggestivo corto di Aylin Gökmen, volti, paesaggi e parole si fondono per dare vita a una testimonianza sofferta: quella di un uomo i cui ricordi si tingono nel tempo di un valore ancestrale e la cui persistenza gli è d’aiuto per sopravvivere ai duri momenti della prigionia. La tenerezza del cotone che si stacca da uno stelo e il sapore di un bacio al melograno accompagnano la narrazione verso un finale aperto e liberatorio in cui l’oscurità e il dolore per tutto ciò che si è perduto si spalancano con leggerezza a una nuova luce.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Stand out of my sunlight
di Messaline Raverdy Belgio, 2023, 50′
INGRESSO LIBERO
PREMIO MIGLIOR MEDIOMETRAGGIO - CONCORSO INTERNAZIONALE
Joseph è un anziano signore che deve lasciare la propria casa. Per anni, ha viaggiato per la città con il suo carretto, accumulando pile di carte delle più disparate, collezionando oggetti di ogni tipo, trasformando così il suo appartamento in un caos labirintico, su cui lo sguardo della camera procede a una distanza ravvicinata, pescando di volta in volta dalla risma, in un succedersi di dettagli, inquadrature fuori fuoco e digressioni analogiche. Esplorare lo spazio caleidoscopico della sua abitazione vuol dire anche entrare nelle pieghe più intime della mente e dell’anima di un uomo singolare, per realizzare un ritratto che viaggia lungo il secolo scorso, in cui la storia personale tracima nella Storia più grande di un Novecento sbiadito. Cosa rimane delle nostre vite se non i resti che ci lasciamo dietro? E se il punto fosse proprio accettare che a rimanere non sia nulla? Che la vita non sia altro che ciò che abbiamo attraversato con fatica e gioia?
64° FESTIVAL DEI POPOLI
The Buriti Flower
di João Salaviza e Renée Nader Messora Portogallo e Brasile, 2023, 124′
INGRESSO LIBERO
PREMIO MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO - CONCORSO INTERNAZIONALE
Girato nell’arco di 15 mesi all’interno di vari villaggi del territorio Krahô, nel Brasile centrale, The Buriti Flower nasce da anni di lavoro di João Salaviza e Renée Nader Messora con le comunità al centro del film. La prossimità, la creazione condivisa e la militanza sono le basi di una narrazione collettiva che racconta 80 anni di resistenza indigena alle minacce dei cupé (i colonizzatori). In questa storia passato e presente sono connessi da una lotta che si ripete circolarmente: i piani temporali si sovrappongono, memoria e resistenza diventano declinazioni di uno stesso gesto che si apre al futuro. Con un linguaggio filmico anfibio, a suo agio nel terreno del reale contemporaneo come nell’evocazione al presente della memoria, The Buriti Flower si costruisce nella tensione tra una nascita e il ricordo di un massacro per raccontare una lotta che attraversa le generazioni e che resiste contro una violenza dalle mille forme difendendo un territorio e una possibilità di futuro.
64° FESTIVAL DEI POPOLI
Peter Doherty: Stranger In My Own Skin
di Katia deVidas, Francia, 2023, 93'
INGRESSO UNICO: 15€
Film + Live Acustico
Ascesa, caduta e resurrezione del leader bohemién di Libertines e Babyshambles in un ritratto a cuore aperto.