PROGRAMMAZIONE
Do Not Expect Too Much from the End of the World
di Radu Jude, Romania, Lussemburgo, Francia, Croazia, 2023, 163'
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Angela è un’assistente di produzione impegnata nella ricerca di persone che hanno subito gravi infortuni sul posto di lavoro da intervistare per un documentario commissionato da una multinazionale con il pretesto di sensibilizzare i propri dipendenti sull’argomento. Sempre in macchina su e giù per Bucarest, divisa senza sosta tra interviste, riunioni e social network, deve anche affrontare l’intenzione di un’azienda edile di voler appropriarsi del terreno del cimitero in cui è sepolta sua nonna per costruire un condominio di lusso. Sullo sfondo, la nuova Romania post totalitaria divisa tra tecnologia e capitalismo e le loro idiosincrasie.
Film segmentato e anarchico, Do Not Expect Too Much From The End Of The World è una commedia satirica che mescola cinema del passato e del presente, riprese in pellicola e filtri Instagram, bianco e nero e colori sgargianti. Definito dallo stesso regista come «un film di superfici» è proprio in questo giocare con le forme in modo semplice e diretto che trova la sua forza, tra incastri e contraddizioni capaci di trasformare il gioco stesso del cinema (realizzato, narrato, rubato) nella più disarmante critica sociale.
MICHELANGELO ANTONIONI - FRATTURE NELLA MODERNITÀ
Zabriskie Point
di Michelangelo Antonioni, USA, 1970, 110’ – v.o. eng sott. ita
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Zabriskie Point è ambientato nell’omonima località, situata nel deserto della California. Qui si incontrano Mark, un giovane contestatore implicato nella morte di un agente di polizia, e Daria, una segretaria d’azienda che passava di lì durante un viaggio di piacere.
PROGRAMMAZIONE
Do Not Expect Too Much from the End of the World
di Radu Jude, Romania, Lussemburgo, Francia, Croazia, 2023, 163'
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Angela è un’assistente di produzione impegnata nella ricerca di persone che hanno subito gravi infortuni sul posto di lavoro da intervistare per un documentario commissionato da una multinazionale con il pretesto di sensibilizzare i propri dipendenti sull’argomento. Sempre in macchina su e giù per Bucarest, divisa senza sosta tra interviste, riunioni e social network, deve anche affrontare l’intenzione di un’azienda edile di voler appropriarsi del terreno del cimitero in cui è sepolta sua nonna per costruire un condominio di lusso. Sullo sfondo, la nuova Romania post totalitaria divisa tra tecnologia e capitalismo e le loro idiosincrasie.
Film segmentato e anarchico, Do Not Expect Too Much From The End Of The World è una commedia satirica che mescola cinema del passato e del presente, riprese in pellicola e filtri Instagram, bianco e nero e colori sgargianti. Definito dallo stesso regista come «un film di superfici» è proprio in questo giocare con le forme in modo semplice e diretto che trova la sua forza, tra incastri e contraddizioni capaci di trasformare il gioco stesso del cinema (realizzato, narrato, rubato) nella più disarmante critica sociale.
PROGRAMMAZIONE
Do Not Expect Too Much from the End of the World
di Radu Jude, Romania, Lussemburgo, Francia, Croazia, 2023, 163'
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Angela è un’assistente di produzione impegnata nella ricerca di persone che hanno subito gravi infortuni sul posto di lavoro da intervistare per un documentario commissionato da una multinazionale con il pretesto di sensibilizzare i propri dipendenti sull’argomento. Sempre in macchina su e giù per Bucarest, divisa senza sosta tra interviste, riunioni e social network, deve anche affrontare l’intenzione di un’azienda edile di voler appropriarsi del terreno del cimitero in cui è sepolta sua nonna per costruire un condominio di lusso. Sullo sfondo, la nuova Romania post totalitaria divisa tra tecnologia e capitalismo e le loro idiosincrasie.
Film segmentato e anarchico, Do Not Expect Too Much From The End Of The World è una commedia satirica che mescola cinema del passato e del presente, riprese in pellicola e filtri Instagram, bianco e nero e colori sgargianti. Definito dallo stesso regista come «un film di superfici» è proprio in questo giocare con le forme in modo semplice e diretto che trova la sua forza, tra incastri e contraddizioni capaci di trasformare il gioco stesso del cinema (realizzato, narrato, rubato) nella più disarmante critica sociale.
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Edge of Life
di John Menick, 2024, 40' - v.o. inglese, sott. italiano
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Prima mondiale
L’artista e filmaker americano parla con un computer senziente della possibilità dell’immortalità digitale. Una sorta di Test di Turing al contrario: il computer interroga l’artista per scopi che possono includere o meno la clonazione della sua coscienza. Attraverso un testo narrato e un montaggio di immagini di science fiction, computer graphics, film della storia del cinema, ricerche biologiche e folkloriche, Edge of Life è una strana indagine su come il digitale trasforma i confini del vivente.
Live performance di John Menick
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Ernest Cole: Lost and Found
di Raoul Peck, Francia, Stati Uniti, 2024, 106' - v.o. inglese, sott. italiano
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto
Racconto della vita del fotografo sudafricano Ernest Cole, primo artista a denunciare con coraggio gli orrori dell’apartheid, il film indaga le sfide che egli ha affrontato, sia come artista che come uomo nero, in un mondo profondamente razzista.
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Arte Povera, Appunti per la Storia
di Andrea Bettinetti, Italia, 2023, 80' - v.o. italiano, sott. inglese
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - pomeridiano
Un film sulla forza dissacrante di un movimento e di un gruppo di giovani artisti che hanno inciso profondamente sul panorama dell’arte contemporanea non solo italiana. Tra iconici capolavori, filmati originali dell’epoca e interviste ai suoi protagonisti, prende vita un incredibile resoconto dell’Arte Povera e del suo linguaggio innovativo.
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
The Book of Flowers
di Agnieszka Polska, Romania, 2023, 9' - v.o. inglese, sott. italiano, inglese
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - pomeridiano
Storia alternativa dell’ecologia umana-vegetale, in cui per millenni le specie floreali e gli esseri umani hanno vissuto in stretta simbiosi. Il film, che unisce animazioni digitali generate dall’intelligenza artificiale e immagini filmate in 16 mm in un montaggio tra sequenze statiche e animate di fiori in time-lapse, riflette sulla nozione di ambiente sia come costrutto organico che sociale.
Prima italiana alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Club Bunker
di M+M, Germania, 2023, 7' - sonoro
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - pomeridiano
Il duo M+M torna allo Schermo dell’arte con il secondo episodio di una trilogia in cui protagoniste sono le mantidi religiose. Esse si muovono in un ambiente in miniatura perfettamente ricostruito simile ad un bunker in cui risuona un pericolo di cui non si conosce la natura.
Prima italiana alla presenza degli artisti
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Those Sweet Murky Waters
di Driant Zeneli, Albania, 2023, 13' - v.o. albanese, sott. italiano, inglese
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - pomeridiano
L’ittiologa Sabiha Kasimati, prima donna scienziata in Albania, arrestata dal regime comunista nel 1951, fu giustiziata pochi giorni dopo senza processo e gettata in una fossa comune insieme ad altri 21 intellettuali. Attraverso l’arte, la memoria, l’ecologia e la tecnologia, Zeneli rende omaggio ad una donna che ha scelto di sfidare la politica, gli stereotipi sociali e persino la morte, in nome della scienza e della libertà.
Prima italiana alla presenza dell’artista
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Mangrovia
di Low Jack e Invernomuto, Francia, 2024, 9' - v.o. francese, sott. italiano, inglese
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - pomeridiano
Il film è girato in Martinica, nel cuore della foresta tropicale di mangrovie, tra terra e mare. Una ballerina, la coreografa Rayna, figura di spicco del movimento dancehall delle Antille francesi, muovendosi in paesaggi paludosi, esegue la head top, postura in equilibrio sulla sommità della testa. Il suo corpo rigido cade a terra stabilendo una forma di dialogo con gli elementi naturali circostanti.
Prima italiana alla presenza degli artisti
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Alone
di Garrett Bradley, Stati Uniti, 2017, 13' - v.o. inglese, sott. italiano
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - serale
Nelle sue installazioni, cortometraggi e film, Bradley colloca costantemente i suoi soggetti in luoghi specifici, spesso a New Orleans, città dove vive, e questi diventano spazi di confronto tra narrazioni personali e contesti storici e politici più ampi. In Alone, ritratto di una madre single a New Orleans il cui partner è stato incarcerato in una struttura che vieta le visite di persona, Bradley interrompe le gerarchie convenzionali del documentario d’osservazione, posizionandosi come confidente, sostenitrice e complice.
Prima italiana alla presenza dell’artista in collaborazione con The Recovery Plan, Firenze
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
AKA
di Garrett Bradley, Stati Uniti, 2019, 8' - v.o. inglese, sott. italiano
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - serale
AKA, prima opera di una trilogia sulle relazioni tra donne, si concentra su madri e figlie in famiglie mixed-race o con diverse tonalità di pelle. Questo cortometraggio sperimentale di Bradley nasce da conversazioni con le sue protagoniste femminili che esplorano temi quali razza, mobilità sociale e la relazione tra donne bianche e donne nere. Il termine “color struck” modella gli effetti prismatici del film, contribuendo alla sua atmosfera onirica. Questi dialoghi hanno influenzato la coreografia e le location del film, riflettendo le visioni dei suoi soggetti.
Prima italiana
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Safe (Excerpt)
di Garrett Bradley, Stati Uniti, 2022, 3' - sonoro
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - serale
Safe (2022) è il secondo film di una trilogia che esplora la sovrapposizione tra la vita interiore ed esterna delle donne. Dopo AKA (2019), dedicato alle relazioni intergenerazionali, Safe approfondisce i mondi interiori, rappresentandoli come vividi e paralleli al mondo esterno. Con protagoniste Donna Crump e Aloné Watts, il film cattura la natura ineffabile delle emozioni, trattandole come uno spazio radicale della vita delle persone nere. Questo estratto è stato proiettato a un simposio organizzato da Hilton Als al Brooklyn Museum.
Prima italiana
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Naomi Osaka: Ascesa
di Garrett Bradley, Stati Uniti, 2021, 38' - v.o. inglese, sott. italiano
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - serale
Primo episodio di tre della docuserie Netflix, Naomi Osaka: Ascesa è uno sguardo intimo sulla vita della tennista giapponese Naomi Osaka, la sportiva più pagata del mondo, che ha vinto quattro Grand Slams a soli 23 anni. Lontana dalla retorica dei tradizionali film sportivi, Bradley mostra Osaka sia nei momenti di successo che in momenti più opachi e complessi, sottolineando la sua onestà e la sua riflessione su temi profondi come identità e politica di genere.
LO SCHERMO DELL'ARTE 2024
Radical Women
di Isabel Nascimento Silva, Brasile, 2023, 71' - v.o. inglese, portoghese, sott. inglese, italiano
INGRESSO: 6€ intero / 5€ ridotto - serale
Nel 2017, la mostra Radical Women all’Hammer Museum di Los Angels è stata la prima indagine sulle pratiche radicali e femministe di artiste in America Latina e di artiste latine negli Stati Uniti, che hanno realizzato opere fondamentali tra gli anni ’60 e ’80. Undici di loro si incontrano nel film per parlare del loro lavoro aprendo un nuovo capitolo nella storia dell’arte del XX secolo.
Prima italiana
65° FESTIVAL DEI POPOLI
A Free Man: The Life of Erno Fisch
di Judit Elek, Ungheria, Francia, 1998, 107'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
La vita di un uomo raccontata da lui stesso. Erno Fisch ha più di 90 anni, è un anziano sopravvissuto allo sterminio degli ebrei nel villaggio di Sziget, che Judit Elek ha filmato diverse volte nel suo percorso registico. Il suo racconto, che si snoda attraverso una serie di interviste fatte nel corso del tempo, è lucido e preciso. Le sue parole narrano la vita della comunità ebraica nel piccolo paese ungherese, ma anche la sua esperienza a Vienna, dove alloggerà nella casa della nipote di Franz Schubert. Le parole scorrono mentre, gradualmente, si fa strada la consapevolezza del Novecento come secolo della guerra, della lotta, dei massacri. Erno Fisch si salva dal rastrellamento rifugiandosi nei boschi. La sua è l’unica voce sopravvissuta. Una voce che si riflette in immagini d’archivio che, in tremolante bianco e nero, mostrano i corpi e i volti di uomini, donne e bambini della comunità ebraica: ultima traccia di esistenze spazzate via dalla barbarie
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Fuga
di Mary Jiménez, Bénédicte Liénard, Belgio, Paesi Bassi, Francia, 2024, 100'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
Un ragazzo discende lungo il fiume su una barca. Il suo volto è triste. Accanto a lui una bara bianca. Il ragazzo sta accompagnando il corpo di una ragazza trans per darle sepoltura nel villaggio peruviano in cui è nata: questo viaggio di ritorno diventa occasione di incontri e di memorie. Lungo il tragitto alcune persone gli raccontano delle storie. Memorie di eventi tragici, legati alla guerra civile che, per due decenni, ha martoriato il paese. Memorie dei massacri perpetrati dalle milizie in conflitto verso coloro che vivevano liberamente la propria sessualità. Il film è un racconto collettivo sulla persecuzione omofoba nei confronti delle persone LGBTQ+ durante gli ultimi decenni del XX secolo. Un racconto che diventa narrazione filmica secondo uno stile che accompagna da tempo il lavoro di Bénédicte Liénard e Mary Jiménez nel quale, attraverso la forma della ‘finzione poetica’, esistenze empiriche assumono carattere universale, diventano cinema.
Alla presenza delle registe
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Cyborg Generation
di Miguel Morillo Vega, Spagna, 2024, 64'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
Il musicista spagnolo Kai Landre (18 anni) non cerca solo nuove strade per creare la sua musica, ma vuole anche esplorare le possibilità del proprio io. Il suo legame con lo spazio va al di là di quello consueto ed è intento a sviluppare un organo cibernetico che gli permetta di percepire i suoni dell’universo: raggi cosmici trasformati in onde udibili. I suoi esperimenti lo mettono in contatto con una comunità che condivide i suoi stessi obiettivi e che cerca di espandere le nozioni di identità e di coscienza, fino a fargli concepire l’idea di assimilare la macchina che ha creato. Ma quale prezzo hanno questi sogni? Partendo dal ritratto di un giovane artista fuori dagli schemi, il film di Morillo Vega è un ‘documentario fantascientifico’ sul nostro presente e su vari temi legati alla fluidità, di cui esplora i confini etici e legali, rimanendo sempre vicino ai corpi, anche laddove la realtà sembra dissolversi nel virtuale.
In collaborazione con Scuola Normale Superiore
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Going Underground
di Lisa Bosi, Italia, 2024, 75'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico serale
Ci ha provato Brizzi, in Bastogne, a raccontare la Bologna a cavallo tra anni ’70 e ’80. Un’epoca di tumulti, di violenza, di ideali e ideologie. Di droga, troppa, e di buona musica, che non è mai troppa. Going Underground di Lisa Bosi racconta di tutto questo, ossia dei Gaznevada, band fulcro di una scena musicale punk nell’anima, ancor prima che nelle sonorità; espressione artistica di un’onda trasversale di ribellione alla norma che abbracciava arti eterogenee, come i fumetti di Andrea Pazienza e Filippo Scozzari, sodali del gruppo e protagonisti di quella rivoluzione dei costumi. Il film evita la biografia in senso stretto per un approccio inusuale, affine allo spirito dei Gaznevada, che affronta anche il dramma dell'eroina e il suo lascito di morte, fino a giungere al disorientamento degli anni 90, in cui una costola del gruppo torna nuovamente in classifica grazie alla dance dei Datura.
Alla presenza della regista e dei Gaznevada
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Natale Fuori Orario
di Gianfranco Firriolo, Italia, 2024, 85'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto
Natale 2047, il Mago, il Gigante e il Cantante, alle soglie della fine del mondo, decidono di tornare al club “stazione” che li ha visti protagonisti per tanti show natalizi, il “Fuori Orario” di Taneto, in provincia di Reggio Emilia, e rinnovare per l’ultima volta il loro antico patto di amicizia. Sopra al tetto, in una teca crio-conservante, viaggia, tornando verso casa, la loro più amata reliquia: lo storico gestore del Club in stato di ibernazione da 25 anni, Frankie la Luce, detto Franchino. Tra ironia e malinconia, finzione e documentario – con le immagini dei tanti concerti tenuti da Vinicio Capossela al “Fuori Orario” –, il regista Gianfranco Firriolo e il cantautore tornano a collaborare (dopo il precedente La faccia della terra) in un anomalo e originalissimo ibrido tra road movie e film-concerto, elogio del potere aggregante della musica e, contemporaneamente, riflessione sullo scorrere del tempo. Il tutto impreziosito dalla straordinaria fotografia invernale di Luca Bigazzi.
Alla presenza di Vinicio Capossela
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Parole Tremanti
di Giovanni Cioni, Italia, 2024, 72'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
Le colline toscane, la memoria della guerra, gli sfollati, i prigionieri, i deportati. Sono le loro voci e i loro volti quelli che scandiscono un racconto che crea un corto circuito generazionale. Quei racconti e quelle storie, infatti, sono il punto di partenza per una scrittura che nasce da un laboratorio cinematografico condotto in una scuola media del Mugello. Sulla base di quelle storie i ragazzi mettono in scena altre storie, da loro immaginate. Ecco che allora il film diventa un dialogo tra gli eventi vissuti dai personaggi intervistati e quelli re-immaginati dai ragazzi che, in una sorta di spazio reale e, al contempo, onirico mettono in scena quella distanza, quello spazio-tempo che è da sempre il problema della conservazione della memoria. Tante storie si intrecciano tra loro in questo film, tanti sguardi si incrociano e apprendono, con l’energia dell’immaginazione, a parlarsi, a conoscersi, a creare un ponte tra tempi tra loro lontanissimi.
Alla presenza del regista
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Vergemolino
di Francesco Pacini, Italia, 2023, 66'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
Ogni anno a Vergemoli, un paesino tra le montagne della Garfagnana, si tiene il “Boccabugia”, festival di poesia improvvisata. Come tante altre piccole località, Vergemoli fa i conti con il progressivo spopolamento ma, nonostante ciò, da decenni, a centinaia si riuniscono per assistere alla divertente manifestazione che permette a tutti di essere poeti per un giorno. A presentare la kermesse, Paolo Ruffini che ne è uno dei principali artefici e che sta valutando se valga la pena acquistare uno dei ruderi da ristrutturare. Il documentario illustra i preparativi e la realizzazione della 50esima edizione del "Boccabugia" ma si tratta di un pretesto per raccontare il legame tra Ruffini, i vergemolini e un mondo fuori dal tempo in cui il senso di comunità è ancora molto forte. Tra scherzi, cene e rimpatriate, alla frenesia della preparazione di un evento unico e alla sua storica ricorrenza si aggiunge un motivo in più per festeggiare: dopo dieci anni nasce un nuovo vergemolino!
Alla presenza del regista e di Paolo Ruffini
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Il Complotto di Tirana
di Manfredi Lucibello, Italia, 2024, 71'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico serale
“Non capita anche a voi di sentirvi truffati?”. La domanda torna puntualmente nell’irriverente documentario di Manfredi Lucibello sull’arte contemporanea e le sue derive. Il complotto di Tirana parte, infatti, dal racconto di una grande truffa, consumatasi nella capitale albanese nel 2001 quando, per la prima volta nella travagliata storia recente del paese, l’arte contemporanea fa capolino con il grande evento della Biennale di Tirana, curata da Giancarlo Politi, critico e fondatore di Flash Art Italia. Politi invita, tra gli altri, il fotografo Oliviero Toscani come curatore di una sezione. Ma, dietro ai quattro artisti invitati da Toscani, si cela un'operazione molto più interessante del previsto, che, come una matrioska, si snoda da Tirana fino alla cittadina ligure di Cogoleto. L’arte è finzione, tendiamo a dimenticarlo, e nella finzione trovano spazio le invenzioni più acute, le zone grigie più fertili. Forse è proprio nelle falle del sistema che si scopre la sua vera natura.
Alla presenza del regista
65° FESTIVAL DEI POPOLI
The Rise of Espresso
di Enrico Ventrice, 58'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
Il racconto corale di come gli emigranti italiani siano stati i primi grandi ambasciatori del caffè espresso nel mondo. Da Firenze a New York, passando per le piantagioni del Brasile.
In collaborazione con Accademia del Caffé Espresso
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Soundtrack to a Coup d’Etat
di Johan Grimonprez, Belgio, Francia, Paesi Bassi, 2024, 150'
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
1960: sedici Paesi africani vengono ammessi alle Nazioni Unite, scatenando un terremoto politico. Per mantenere il controllo sulle ricchezze dell’ex Congo belga, Re Baldovino trova un alleato nell’amministrazione Eisenhower, che teme di perdere l’accesso alle forniture di uranio, vitale per la produzione di bombe atomiche. In veste di ambasciatore, il jazzista Louis Armstrong si trasforma inconsapevolmente nel paravento per il primo colpo di Stato post-coloniale in Africa, mentre altri artisti come Nina Simone, Duke Ellington e Dizzy Gillespie si trovano di fronte a un gravoso dilemma: come rappresentare un paese in cui vige ancora la segregazione razziale? La guerra fredda raggiunge l’apice quando il leader sovietico Nikita Kruscev denuncia all'Assemblea Generale la complicità delle Nazioni Unite nella destituzione di Lumumba. Un magistrale racconto a più voci e a ritmo sincopato su come è stata minata l’autodeterminazione africana negli anni ’60.
In collaborazione con The Recovery Plan
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Repliche dei film vincitori del 65° Festival dei Popoli
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
Replica film vincitori del Concorso Italiano e del Concorso Internazionale Discoveries
Vincitore Concorso Italiano
65° FESTIVAL DEI POPOLI
Repliche dei film vincitori del 65° Festival dei Popoli
INGRESSO: €8 intero, €6 ridotto - unico pomeridiano
Replica film vincitore del Concorso Internazionale Lungometraggi